L’impostazione editoriale di Senza Linea è sempre super partes, il giornale, infatti, ha come fine quello di fornire un servizio di informazione vario ed onesto, senza patteggiare o schierarsi per determinate fazioni, specie politiche. Tuttavia, quando si registrano vergognosi episodi di violenza è inevitabile prendere una posizione marcata, sedendosi, senza se e senza ma, dall’unica parte giusta, quella della civiltà. Negli ultimi tempi, come purtroppo abbiamo avuto modo di notare in tanti, i dibattiti e i linguaggi della politica si sono particolarmente inaspriti, con toni accesi, sui social e non solo. La cosa ancor più grave, però, è che dalla violenza verbale, spesse volte, si è passati addirittura a quella fisica. Ed è, questa, una constatazione che duole dato che la Politica ( quella con la maiuscola) dovrebbe essere, invero, la massima espressione intellettuale della nostra convivenza, terreno di interscambio, confronto e crescita.
A tal proposito, arriva da Napoli la notizia fresca dell’aggressione, denunciata, lo scorso 31 maggio, da un Consigliere municipale, Ciro Guida, nel rione Sanità. Come riportato dalle diverse fonti giornalistiche interessatesi del caso, il Consigliere pare sia stato colpito alla testa con una mazza da baseball da un ex Consigliere Municipale di destra, coadiuvato da suo padre. Se i fatti verranno accertati dagli inquirenti, si è trattato di un gesto che ben si presta ad essere definito “squadrista” e che evoca, non a caso, i peggiori momenti storici della vita democratica della nostra nazione.
Questo caso di barbarie, in aggiunta, sembra non sia neppure l’unico registratosi nell’arco dell’ultima settimana. Come appreso sul Corriere del Mezzogiorno, infatti, un’altra intimidazione si è avuta ad Agnano, ai danni, questa volta, di don Rosario Ferrara. Il padre è stato avvicinato da uno scooter con a bordo due uomini dal volto coperto, i quali, dopo essersi accertati della sua identità, hanno esploso quattro colpi di pistola contro la sua auto. Don Ferrara è noto, in zona e non solo, per i matrimoni gay che ha celebrato e celebra – cosa che la Chiesa ecumenica, alla quale appartiene, gli consente di fare – e pare che non sia da escludere che la minaccia subita abbia proprio questo aspetto come motivazione. Le autorità porteranno avanti le indagini, ma nel frattempo non possiamo che esprimere profondo sconcerto.
Può essere considerato normale tutto ciò? Siamo ancora sicuri di poterci definire un Paese civile?
Di certo, non possiamo restare inermi dinanzi a questa china pericolosa, ed allora, forse, si rende necessaria una nuova forma di Resistenza, una Resistenza della cultura e del rispetto contro il “ritorno alla clava” e il clima di sopraffazione e intolleranza che vogliono imporci.
Senza Linea, con la sua proposta e il suo impegno culturale, sul fronte della battaglia quotidiana c’è, e cogliamo l’occasione per esprimere massima solidarietà alle vittime.