Il rilancio degli X-Men, operato da Jonathan Hickman, ha visto la popolazione mutante radunarsi sull’isola di Krakoa, dando forma ad una comunità utopica, a metà tra il pacifismo armato e l’inclusivismo selettivo. La svolta radicale impressa dall’autore statunitense sta avendo dei riverberi nel mondo Marvel, provocando una serie di risposte da parte dell’ ”establishment umano”. La Russia ha già dato diversi segnali di insofferenza, che trovano un apice nel numero 3 di Wolverine, uscito in USA. Per chi volesse conservare intatta la sorpresa fino a quando la storia non arriverà anche nel nostro paese quindi, qui c’è un grosso
ALLARME SPOILER
Quanto raccontato in Wolverine #3 (scritto da Ben Percy e disegnato da Adam Kubert) suggerisce che la Russia dell’Universo marvel stia lavorando ad una armata di mutanti, come risposta personale alle politiche di Krakoa, nonché alla sua stessa esistenza. Nella storia del MU la Russia ha considerato i mutanti come risorse, soprattutto in ambito militare, e ha imparato a limitare e sfruttare i loro poteri; oltre che schermarsi dallo sguardo di Cerebro. Come quest’ultima capacità sia stata sviluppata resta un mistero. Le precedenti tecnologie antimutanti russe erano manipolazioni di progetti sottratti a Forge, il quale non risulta avere nulla a che fare con la tecnologia di Cerebro.
Se fin’ora il conflitto fra Krakoa e Russia si è mantenuto sotto pelle, a livello di azioni di commando, soprattutto ad opera dei Marauders, dopo questo giro di boa la stiuazione potrebbe variare. Xavier potrebbe prendere in considerazione l’utilizzo di risorse militari e d’intelligence fin’ora trascurate.
Una investigazione ad ampio spettro sulle attività antimutanti del paese potrebbe mettere al centro il ruolo di Piotr “Colosso” Rasputin, l’X-men russo più famoso. Ma potrebbe anche, come sembra ipotizzare qualcuno, portare alla “resurrezione”, nel tipico stile Krakoa immaginato da Hickman, della squadra degli “X-Men russi”.
Meglio conosciuti come gli Exiles, fecero la loro comparsa su X-Factor Annual del 1986, quando appunto il team degli uomini x agiva sotto la sigla di X Factor. Chiamati anche Siberforce, sono stati un gruppo mutante clandestino, guidato da Padre Alexei Garnoff, omologhi russi degli X-Men e apparsi diverse volte nel corso degli anni su alcune testate Marvel.
Che sia il momento di rivederli al centro della scena?