Il Sogno della Crisalide torna dal 20 Settembre in radio e sulle piattaforme con un brano potente e toccante, intitolato “Più Forte” (Gallia Music), un inno alla capacità di ascoltare e superare le proprie difese interiori. Il singolo, registrato presso NHQ Studios di Corlo (FE) e prodotto da Manuele Fusaroli, Michele Guberti (Massaga Produzioni) e Matteo Del Vecchio, si snoda su una melodia nostalgica, dalle sfumature doo-wop anni ’50, che richiama atmosfere vintage e retrò, ma che affronta un tema quanto mai attuale: il bisogno di abbattere i muri che ci costruiamo intorno per proteggerci dalle ferite emotive.
“Sentire” è la parola chiave che attraversa tutto il brano, esplorando il duplice significato di ascoltare con le orecchie e sentire col cuore. Il Sogno della Crisalide ci invita, infatti, a riflettere su quanto spesso ci chiudiamo alla vita per paura di soffrire e su come, invece, ci sia una forza nascosta in noi che ci permette di abbattere quelle barriere, per essere davvero “più forti”.
Il brano porta con sé una produzione musicale raffinata e senza tempo, dove sonorità autenticamente vintage si fondono con una voce che sa raccontare emozioni profonde e complesse, toccando le corde dell’anima dell’ascoltatore.
Ciao Vladimiro! E’ uscito da poco il vostro ultimo singolo “Più forte”. Di cosa parla questo brano? Com’è nato?
Tutti i miei brani sono idee che mi vengono in mente, metto su computer, passo ai musicisti e ci lavoriamo insieme, questo è nato proprio chitarra in mano. Inizialmente non era nata con quest’atmosfera, poi ci ha lavorato il mio chitarrista Andrea del Vecchio e ha fatto questo bell’arrangiamento. E’ un brano che parla della difficoltà di esprimere, provare e recepire i sentimenti. Giocando sul doppio senso della parola “sentire”, che in buona sostanza si sente con le orecchie e si sente col cuore. Giocando su questo è come se pensassi a due persone che cercano di entrare una in relazione con l’altro, alzando non più soltanto il tono della voce, quanto quello delle proprie emozioni.
Avete fatto tanta musica, nel 2015 c’è stato questo brano dedicato a Stefano Cucchi: “Colpa della fame” e avete avuto anche tanti riconoscimenti… Com’è stata questa esperienza?
E’ stata molto forte sia la fase della scrittura che quella successiva, toccante in cui Ilaria chiedeva giustizia per suo fratello. Il brano è nato dopo una delle tante sentenze di assoluzione in un processo in cui Ilaria ha dovuto combattere per la giustizia che chiedeva per il fratello contro quella sentenza che asseriva che Stefano Cucchi fosse morto di fame e di freddo, ho scritto quindi questo brano nel 2013 è uscito poi 2 anni dopo e la situazione non aveva ancora colpito l’attenzione di tutti, era la tipica storia del ragazzo di borgata con un passato difficile e poi viene a mancare in circostanze misteriose. All’epoca eravamo ancora in pochi a carpire che c’era qualcosa che non andava , io ho vissuto quella sensazione di ingiustizia così profondamente anche perchè il mio vissuto avendo fatto militanza politica ed essendomi trovato io spesso in situazioni poco professionali da parte delle forze dell’ordine, l’ho vissuta quasi direttamente. Poi Stefano aveva la mia stessa età, l’arresto avvenne proprio sotto casa dei miei, e poi ho vinto il premio Augusto Daolio nel 2015 come miglior testo.
Rispetto al vostro primo album “Vie d’uscita”, cosa è cambiato musicalmente?
E’ cambiato un pò tutto: dall’approccio cantautorale acustico a qualcosa di più elettronico, new wawe, punk, con questo ritorno al vintage… l’altro elemento è il filo comune della visione nostalgica, del recuperare qualcosa del passato, un flusso. E inoltre anche la modalità di scrittura è cambiata perchè è più ironica e distaccata
Ci sarà anche proprio un album che conterrà tutti questi singoli
Si, oltre quelli che sono già usciti ne uscirà un altro a novembre e tra novembre e dicembre uscirà l’album che si chiamerà “Indietro tutti”
Avete dei live in programma?
Domenica 29 al largo Venio una sorta di Festival in cui ci saranno altre due band dell’etichetta Gallia Music, Claudio e anche Tonino Carotone. Chi è da quelle parti ingresso gratuito!
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BIOGRAFIA – IL SOGNO DELLA CRISALIDE
Il Sogno della Crisalide nasce nel 2013 da poche idee, ma confuse, di Vladimiro Modolo, autore di musiche e testi. Deve il suo nome ad una rivista di psicologia e cultura intitolata “Il sogno della farfalla” dove il termine “Crisalide” rappresenta invece l’evoluzione continua della natura umana.
Inizialmente, il suo sound si lega alla scena cantautorale di fine prima decade del nuovo millennio. Suona in tutti i principali locali di Roma. I citofoni. Ma non tutti gli aprono. Qualcuno si. Tra questi il Circolo degli Artisti, Wishlist Club, Init, Locanda Atlantide. Introduce con Garbo (ma non Greta) artisti tra cui Edda, Non Voglio che Clara, I sei ottavi.
L’11 Settembre 2015, esce, in anteprima su repubblica.it il brano ‘colpa della fame’, ispirato alla vicenda di Stefano Cucchi con cui vince il premio nazionale Augusto Daolio come miglior testo. Partecipa ai primi tre memorial Stefano Cucchi condividendo il palco con artisti del calibro di Giancane, Muro del Canto e Mannarino.
Un ormai lontanissimo 22 Marzo 2017, è uscito il primo disco intitolato ‘Vie d’uscita’. Ad Ottobre 2020, in piena pandemia, per nulla intimorito, pubblica il singolo “Migliori di così?” con cui affronta il tema delicato dell’essere umano costretto a vivere in cattività a causa del Coronavirus.
Si dedica poi anima e corpo alla realizzazione della sua seconda enorme fatica discografica, caratterizzata da un sound più elettronico, atmosfere vintage e testi impegnati ma sbarazzini. Alla produzione del disco, registrato presso il Natural Head Quarter studio di Ferrara, ha collaborato Manuele Fusaroli, produttore tra gli altri di Zen Circus, Nada, Luca Carboni e Teatro degli Orrori.
Il 10 Novembre è uscito il suo nuovo singolo “Le tue scuse”, brano dedicato alla fuga dei cervelli all’estero, presentato in pompa magna a Largo Venue a Roma, la settimana successiva. Presenta il brano anche all’interno della kermesse di Casa Sanremo 2024.
L’uscita dell’album, edito Gallia Music, è prevista per l’autunno 2024 anticipato dai singoli “Ipocondria” e “Più forte”.