Per il terzo anno consecutivo, il “World Press Photo”, la mostra di fotogiornalismo più importante al mondo, fa tappa a Napoli, allestita nelle sale del “PAN”, (Palazzo delle Arti Napoli), fino al 16 dicembre 2018. L’esposizione presenta 135 foto che rappresentano istanti della realtà quotidiana, gli scatti vincitori, realizzati da 42 fotografi provenienti da tutto il mondo. Divisa in diverse sezioni, sono il medium visivo che focalizza l’attenzione sui grandi temi dell’esistenza: dalle guerre alle migrazioni, dai diritti alla povertà, dalla natura all’inquinamento.
Il secondo premio Reportage categoria Ambiente è stato assegnato all’italiano Luca Locatelli che ha immortalato le coltivazioni dell’Olanda. Grazie a pratiche agricole innovative, è il secondo esportatore di cibo del mondo, superato solo dagli Stati Uniti, la cui superficie è ben 270 volte più grande. Gran parte della ricerca in questo settore viene svolta dalla WUR (Wageningen University and Research), ampiamente riconosciuta come l’istituto di ricerca per l’agricoltura più prestigiosi del mondo.
Henk Kalkman controlla i pomodori in un’azienda che testa varie combinazioni luminose presso il Delphy Improvement Centre di Bleiswijk.
Il primo premio reportage, categoria Ambiente va a Kadir van Lohuizen. Oggi l’uomo produce più rifiuti di quanto non abbia mai fatto in passato. Secondo una ricerca della Banca Mondiale, il mondo genera 3,5 milioni di tonnellate di rifiuti solidi al giorno, dieci volte di più rispetto a quanto avveniva un secolo fa. La capacità delle discariche si sta esaurendo e il Forum Economico Mondiale riferisce che entro il 2050 gli oceani conterranno più plastica che pesci. Questo lavoro sui sistemi di gestione dei rifiuti in varie metropoli del mondo illustra come società diverse gestiscono, in modo più o meno efficiente, i loro rifiuti.
Plastica proveniente dal Bronx viene trasportata verso uno stabilimento di riciclo di Brooklyn, New York, Stati Uniti.
Il secondo premio Reportage, sezione Storie di attualità va a George Steinmetz. L’aumento dei redditi ha modificato la dieta cinese, spingendo al rialzo la domanda di carne, latticini e cibi lavorati. La Cina dispone di circa il 12% dei terreni arabili del pianeta e deve sfruttarli al meglio per nutrire una popolazione che rappresenta quasi il 19% di quella mondiale. Nuove tecnologie e riforme agricole danno soltanto una risposta parziale al problema, che diventa anche più complesso: non solo contadini e giovani vanno a lavorare nelle città, lasciando nelle campagne una popolazione rurale sempre più vecchia, ma i terreni vengono inquinati dalle industrie.
Un allevamento di “cetrioli di mare” condivide il porto di Yantai on un cantiere navale.
Md Masfiqur Akhtar Sohan si aggiudica il terzo premio foto singola, sezione Notizie generali. Il 9 settembre 2017, un gruppo di Rohingya presso il campo profughi di Leda a Cox’s Bazar, Bangladesh, osserva le case che bruciano appena oltre il confine, nel Myanmar. In seguito all’assalto a un posto di polizia del governo birmano, perpretato in agosto dai militanti dell’Esercito Arakan per la salvezza dei Rohingya (ARSA), i villaggi sono stati attaccati e le case incendiate, con il conseguente esodo di profughi verso il Bangladesh. Il governo del Myanmar ha accusato l’ARSA di essere responsabile degli attacchi ai villaggi. Ma secondo quanto riferito dagli stessi profughi e dall’organizzazione Human Rights Watch, che ha esaminato le immagini satellitari, gli incendi sono stati appiccati dalle forza di sicurezza birmana. A fine novembre oltre 350 villaggi erano stati distrutti, del tutto o in parte.
Terzo premio Reportage, sezione Notizie generali va all’italiano Francesco Pistilli. A causa della chiusura della cosiddetta rotta balcanica verso l’Unione Europea, miglia di profughi che tentavano di attraversare la Serbia per cominciare una nuova vita in Europa sono rimasti bloccati. Molti di loro hanno trascorso l’inverno gelido in depositi abbandonati che sorgono dietro la principale stazione ferroviaria di Belgrado. L’UNHCR ha ribadito che il numero di profughi in Serbia è salito da 2000 a giugno 2016 a oltre 7000 alla fine dello stesso anno. Circa l’85% è stato ospitato in strutture pubbliche, mentre buona parte degli esclusi dormiva per strada.
Due profughi afgani si lavano per strada.
Il primo premio Reportage sezione Spot News va a David Becker. 58 persone sono morte ferite quando Stephen Paddock ha aperto il fuoco sulla folla dei 22.000 spettatori di un concerto della rassegna di musica country Route 91 Harvest Festival, nei pressi dell’hotel Mandalay Bay Resort & Casino di Las Vegas, Nevada, Stati Uniti. Paddock ha sparato per dieci minuti da una suite del 32esimo piano dell’albergo. Dopo la sparatoria Paddock si è suicidato nella sua camera come “bump-stock” per riprodurre il funzionamento delle armi automatiche, in grado di sparare da 400 a 800 colpi al minuto. Paddock era incensurato e non è stato possibile stabilire il movente del massacro.
Il Secondo premio Reportage sezione Spot News è andato a Toby Melville. Il 22 marzo Khalid Masood, a bordo di un SUV noleggiato, si è lanciato sul marciapiede del ponte Westminster, vicino al palazzo del Parlamento inglese nel centro di Londra. Tre persone sono morte sul colpo mentre altre due sono decedute nei giorni successivi all’attentato; almeno 40 i feriti. Armato di coltelli, Masood ha poi abbandonato l’auto e tentato di entrare nell’edificio del Parlamento, colpendo mortalmente un poliziotto che cercava di fermarlo, prima di essere ucciso a sua volta da colpi di arma da fuoco. Nonostante l’ISIS abbia rivendicato l’attentato, la polizia che ha condotto le indagini non ha trovato alcuna prova di legame tra Masood e l’ISIS o Al Qaida.
Alcuni passanti consolano un uomo ferito disteso sul marciapiede.
Secondo premio foto singola sezione Storie d’attualità è stato premiato Giulio Di Sturco. Il 3 febbraio 2017, il dottor Suporn Watanyusakul mostra alla paziente Olivia Thomas la sua nuova vagina dopo un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale in un ospedale di Chonburi, nei pressi di Bangkok, Thailandia. Questo paese, altamente specializzato in chirurgia del transessualismo, occupa il primo posto al mondo come destinazione del turismo medico. Gli interventi sono molto meno costosi che in altri paesi e l’elevato numero di pazienti consente ai chirurghi di acquisire un alto grado di specializzazione. Anche l’uso di tecnologie e procedure innovative rende la Thailandia attraente per le persone affetta da disforia di genere.
La foto dell’anno, primo premio foto singola sezione spot news è stata aggiudicata a Ronaldo Schemidt. Il 3 maggio 2017, Josè Victor Salazar Balza prende fuoco durante i violenti scontri con la polizia nel corso di un manifestazione di protesta contro il presidente Nicolas Maduro a Caracas, Venezuela. Maduro aveva annunciato un piano di riforma del sistema democratico del Venezuela che prevedeva la formazione di una assemblea costituente per sostituire l’assemblea nazionale guidata dall’opposizione: un atto volto a consolidare i poteri legislativi del presidente stesso. I leader dell’opposizione hanno esortato la popolazione a organizzare proteste di massa per chiedere elezioni presidenziali anticipate. Gli scontri fra i manifestanti e la guarda nazionale venezuelana sono scoppiati il 3 maggio. I dimostranti, molti dei quali indossavano cappucci, maschere o maschere antigas, hanno appiccato incendi e scagliato pietre. Salazar ha preso fuoco quando il serbatoio di una motocicletta è esploso. E’ sopravvissuto all’incidente riportando ustioni di primo e secondo grado.
Primo premio Reportage sezione Natura ad Ami Vitale. Cuccioli di elefante orfani e abbandonati vengono riabilitati, per essere poi reintrodotti nel loro habitat naturale, presso il rifugio per elefanti di Reteti, nel nord del Kenya, gestito dalla comunità locale. Il rifugio sorge nell’ancestrale terra natìa della popolazione Samburu. In passato gli abitanti non erano molto interessati a salvare gli elefanti, che potevano rappresentare una minaccia per le persone e le proprietà, ma recentemente hanno iniziato a relazionarsi con questi animali in un modo nuovo.
I guardiani nutrono i cuccioli di elefante.
Neil Albridge ha vinto il primo premio foto singola sezione Ambiente grazie alla foto di un giovane esemplare di rinoceronte bianco meridionale, sedato e bendato, in procinto di essere rilasciato nell’ambiente naturale del Delta dell’Okavago, in Botswana, dopo il trasferimento dal Sudafrica deciso come misura protettiva contro il bracconaggio. Il rinoceronte bianco meridionale è classificato come specie “quasi minacciata” di estinzione. Il corno di rinoceronte ridotto in polvere è molto richiesto, soprattutto in Vietnam e in Cina, per le presunte proprietà medicinali, mentre altrove viene utilizzato come droga ricreativa. Il prezzo dei corni varia da 20 mila a 50 mila euro al kg. Il numero di rinoceronti catturati dai bracconieri in Sudafrica è passato da 13 esemplari nel 2007 alla cifra record di 1215 esemplari nel 2014 e, sebbene da allora i numeri siano scesi lievemente, le perdite sono ancora insostenibili. Il Botswana si impegna a salvare i rinoceronti provenienti dalle zone maggiormente colpite dal bracconaggio in Sudafrica, ripristinandone la popolazione nelle proprie riserve naturali.
Il secondo premio foto singola sezione Ambiente va a Thomas P. Peschak per la foto di un giovane albatro dalla testa grigia ferito in seguito ad un attacco di topi appartenenti a una specie invasiva che si nutre di pulcini e giovani esemplari di albatri vivi, sull’isola Marion, un territorio antartico sudafricano. I topi sono arrivati sull’isola all’inizio dell’Ottocento, portati da cacciatori di foche, e hanno convissuto con gli uccelli per quasi 200 anni. Nel 1991 il Sudafrica ha eliminato i gatti inselvatichiti dall’isola Marion, ma il piano successivo volto a debellare la popolazione di topi non è stato attuato. Il loro numero crescente, unitamente al calo delle risorse alimentari, ha spinto i topi, di dimensioni abnormi, ad attaccare gli albatri e i petrelli, che si rintanano in cunicoli. Recentemente è stato designato un responsabile della protezione civile ambientale per monitorare la popolazione di topi ed effettuare prove su larga scala con esche avvelenate.
Anna Boyiazis ha vinto il secondo premio reportage sezione Volti. Difficilmente le ragazze che vivono nell’arcipelago di Zanzibar imparano a nuotare, soprattutto a causa delle restrizioni della cultura islamica conservatrice e dell’assenza di costumi da bagno decorosi. Ma nel villaggio di Nungwi, all’estremità settentrionale di Zanzibar, il Progetto Panje (panje significa “pesce grande”), offre alle donne e alle giovani locali l’opportunità di imparare a nuotare indossando costumi da bagno che coprono tutto il corpo, così da poter entrare in acqua senza violare i principi culturali o religiosi.
Alunne della scuola elementare Kijini Primary School imparano a nuotare e ad eseguire salvataggi, al largo della spiaggia di Muyuni.