La pandemia ha indotto anche i più reticenti ad accogliere un cane in casa, un po’ perché era un pretesto per uscire, un po’ perché era come avete un “animatore” in casa. Ovviamente, come sempre, si è ricorsi a cani di taglia contenuta, e dal 2020 è impazzata la moda dei Bouledogue Francesi perché considerato il cane perfetto per le famiglie, ma ci siamo chiesti se la combinazione tra questa splendida e complicata razza fosse armoniosa con il nostro sistema familiare?
A prescindere dalla razza, la cosa migliore da fare, se proprio non avete intenzione di adottare o rivolgervi ad un rescue è sicuramente non badare a spese e rivolgervi al più serio e competente degli allevatori e non al privato o al negoziante che, senza alcuna garanzia, vi offrirà il minor prezzo.
In particolare, i “bulli”, non sono cani di semplice gestione, perché per quanto siano simpatici, affettuosi e buffi sono anche molto cocciuti e nonostante adorino svolgere attività con il compagno bipede, non è detto che ubbidiscano, in particolare se non nutrono stima e rispetto.
Si tratta di un cane che tollera malissimo le altre temperature, pertanto il condizionatore è obbligatorio già dai primi caldi afidi.
Le rughe vanno pulite quotidianamente ed anche agli occhi va data particolare attenzione.
Non sono cani che possono fare attività “spinta” sia per eventuali problematiche cardiache tipiche che per la respirazione difficoltosa.
Non sono cani “economici”, sia a livello alimentare che di spese veterinarie e farmaceutiche, vi assicuro, sono estremamente impegnativi. Basti pensare che la maggior parte di loro, nella migliore delle ipotesi, ha intolleranze ed allergie o può dover essere operata al palato molle o agli occhi.
Se tutto questo non vi ha dissuaso, sappiate che non sono cani estremamente longevi e che anche se possono arrivare a 10, 11 anni già dai 6 iniziano ad essere considerati come “pazienti geriatrici”.