Trama: Paradiso terrestre e terra martoriata, luogo di magia e di guerra, di spiriti e di generali: su una mappa che Gabriel García Márquez disegna con confini incerti, questa Colombia è segnata da cammini di stupore che uniscono Bogotá e Napoli, Cartagena e Mosca, Barranquilla e la Luna. Bisogna viaggiare lungo sentieri che costeggiano i luoghi della miseria endemica e del potere illusorio, così come della poesia e della baldoria infinita, antidoti alla solitudine dello scrittore e dei suoi personaggi.
La Colombia è guerra civile, miseria, repressione, lotta; è anche il tempo sospeso di Macondo, paese immaginario, forse, ma non immune dal disordine del mondo. E chi meglio di Gabriel García Márquez può cantarla? Un giornalista di formazione, ancorato alla realtà e al tempo stesso prodigioso e ribelle, immerso in un mondo di tradizione e di magia, che non è solo superstizione ma saggezza che arricchisce la realtà.
Alberto Bile Spadaccini segue Gabo nei suoi luoghi, senza forze di gravità e in un tempo imbizzarrito, e ci porta in viaggio tra reportage chimerici e crude finzioni, planando sui tetti di città furibonde abitate da bambine libere e patriarchi prigionieri, delinquenti felici e puttane tristi. Al ritorno, balleremo le canzoni del vallenato e parleremo lingue nuove, per raggiungere dalla stanzetta di Aracataca il mondo intero.
Giulio Perrone Editore
Recensione: Il lavoro svolto da Alberto Bile Spadaccini ha dell’incredibile. E’ un fan di Gabo e in questo lavoro, anzi, attraverso questo percorso, viaggi, collegamenti, riprese di passaggi, ha dimostrato quanto amore e dedizione rivolge al celeberrimo scrittore.
Una “guida turistica” che segue le tracce non solo dell’autore, ma anche dei numerosi personaggi che abitano i suoi libri. Si raccontano, grazie anche all’incontro con il fratello minore di Marquez, aneddoti quasi sconosciuti dello scrittore, si scoprono luoghi e ci si riallaccia ai brani in cui si narra di donne, uomini e terre che hanno reso così famoso Gabo. Si viaggia attraversando Aracataca, Barranquilla, Cartagena, Bogotà con piccoli riferimenti alla Napoli di Bile.
Si approfondisce la conoscenza di Marquez partendo dai suoi scritti adolescenziali; si passa per il giornalismo, per giungere al Premio Nobel. Scopriamo un mondo fatto d’incontri, chiacchiere, mangiate e politica.
Un lavoro impressionante, tra l’altro svolto da un giovane affamato di sapere, vivere, entrare totalmente in quella che è stata l’esistenza e l’essenza del suo scrittore preferito. Il report di un pellegrinaggio vero e proprio.
Devo ammettere che non avendo letto tutto Marquez qualche difficoltà l’ho avuta: mi mancavano pezzi, non riuscivo a sentirmi coinvolta, ma la colpa è solo mia.
Consiglio assolutamente questo libro a chi ha una buona/ottima conoscenza dei libri di Gabo, per assaporarne, di nuovo, in modo sentito, in una maniera del tutto nuova, il gusto del Caribe.
Alberto Bile Spadaccini. È autore di Libri a dorso d’asino (Dante & Descartes, 2016), Una Colombia (Polaris Editore, 2017) e Viaggio in Sinthonia (Polaris Editore, 2021). Traduttore letterario dallo spagnolo, ha un blog, www.ovunquevada.it, e collabora con varie riviste.
Scrive soprattutto di viaggio e di America Latina.