Ultimo appuntamento di Epifonie. I suoni e l’incanto in Sala Assoli con Adrián de Alfonso
Con il live Fm Performance pubblico e artisti immersi in un flusso di suoni
Il 24 novembre 2024, alle ore 21, Adrián de Alfonso, uno degli artisti più innovativi della scena musicale sperimentale internazionale, sarà il protagonista del terzo e ultimo appuntamento di Epifonie. I suoni, l’incanto, la rassegna curata da Wakeupandream in collaborazione con Casa del Contemporaneo. Il concerto si terrà nell’intimo spazio di Sala Assoli, in vico Lungo Teatro Nuovo 110, nel cuore dei Quartieri Spagnoli di Napoli. Il live, intitolato Fm Performance, presenterà dal vivo il materiale del suo nuovo album Viator (8 novembre 2024, Maple Death), il primo a suo nome, in un formato interattivo e coinvolgente che renderà il pubblico protagonista attivo della performance. Costo del biglietto 14 euro. Info e prenotazioni a 3454679142; via e-mail www.salaassoli.it o www.wakeupandream.net
Adrián de Alfonso, conosciuto per le sue precedenti sperimentazioni musicali come Don The Tiger, propone con Viator una fusione di tradizione e innovazione, attingendo a flamenco, bolero, tango e altri generi della musica popolare mediterranea, che vengono trasformati attraverso l’uso di tecnologie moderne come le onde FM, il campionamento e la musique concrète. Il risultato è un album che spazia tra il primitivismo e l’avanguardia, con sonorità tanto intime quanto sperimentali. Durante la performance a Napoli, l’artista interagirà con il pubblico distribuendo radioline FM, che diventeranno gli strumenti attraverso cui ogni spettatore contribuirà attivamente alla creazione del paesaggio sonoro, rendendo ogni esibizione unica e irripetibile. L’ambientazione della Sala Assoli, priva di sedute fisse, si trasformerà in uno spazio dinamico e orizzontale, dove il pubblico e l’artista saranno immersi in un flusso di suoni, rifrazioni e interferenze.
«Con Fm Performance, voglio creare un’esperienza che sia profondamente sensoriale e partecipativa», afferma Adrián de Alfonso. «Non si tratta solo di un concerto, ma di un incontro, di una scoperta collettiva tra i suoni e le persone, dove ognuno, con la sua radiolina, diventa parte integrante del processo creativo. Ogni esibizione è unica, in continua evoluzione, proprio come la musica che suono. È un’esperienza che può cambiare a ogni ascolto e questo è ciò che la rende speciale».