Quel pazzo grafomane di Warren Ellis colpisce ancora, con una serie uscita in USA nel 2018 per Image comics, e pubblicata in Italia da SaldaPress. Accompagnato ai disegni da Declan Shalvey, il fumettista britannico dà vita ad un inquietante universo contemporaneo, a cavallo tra l’accelerazione tecnologica e l’oscurità esoterica. Il volume 1 di Injection raccoglie il primo ciclo di 15 episodi, nei quali il lettore viene lentamente introdotto all’interno di un reame narrativo le cui regole sono in rapido mutamento. Gran parte del fascino narrativo di questa prima run è dunque rappresentato dalla progressiva scoperta delle nuove regole, e della loro origine: in una sorta di ascensione all’Inferno, più la lettura progredisce più la realtà diegetica si fa instabile e inquietante. Un po’ come nel primo Matrix, per intenderci. Proverò quindi a dare meno particolari possibili, ma prima di proseguire, per evitare qualsiasi “inoculazione” di dati indesiderati lancio il consueto:
ALLARME SPOILER
Tornando a noi, l’antefatto da cui parte Injection è riassumibile in una domanda: cosa accade quando mettete in una stanza cinque geni fuori dagli schemi, con risorse illimitate e senza restrizioni, con l’unico compito di “innovare il XXI secolo”? Risposta: un sacco di cose interessanti, ma soprattutto un esagerato numero di disastri. La geniale idea per favorire il mutamento che viene fuori dal think tank infatti è quella di “inoculare” la tecnologia informatica con la magia… Ciò che ne deriva è un aumento esponenziale della gamma di possibilità del reale, che fa da sfondo perfetto alle azioni dei cinque protagonisti. In questo modo l’idea di Ellis è quella di raccontare la singolarità tecnologica nel momento del suo dipanarsi: un mondo in cui le conseguenze dell’agire umano, della sua ricerca di innovazione e conoscenza, sono finalmente fuggite ad ogni possibilità di controllo da parte della stessa umanità, causando condizioni ambientali imprevedibili e potenzialmente incompatibili con la sopravvivenza della stessa specie umana.
In questo modo Horror esoterico e thriller tecnologico si fondono, dando vita ad una narrazione reticolare, fluida e imprevedibile, che rappresenta una visione estremizzata e terrificante degli aspetti più sfuggenti del contemporaneo. Il riferimento sembra essere la baumaniana società liquida: un ambiente che si evolve troppo velocemente perché l’individuo possa ricostruire dei punti di riferimento fermi. Non è un caso che i cinque siano costruiti, secondo lo stesso autore, sulla base altrettante figure archetipiche: Dottore, Hacker (artigiano/costruttore), Investigatore, Mago/Filosofo, Soldato/Spia. Cinque aspetti eroici, cinque silhouette individuali difficili da ridurre alla sintesi di una squadra, eppure condannate a re-incontrarsi dalle conseguenze delle proprie azioni. Essi sono in qualche modo cinque aspetti dell’eccedenza eroica, declinati ovviamente in termini attuali, chiamati a fronteggiare una minaccia extra-umana a sua volta attualizzata: un mostro ancora una volta evocato dalla colpa dell’uomo (nella migliore tradizione dell’horror) nel momento presente, visto letteralmente come punto di intersezione fra passato e futuro. La texture dichiarata su cui le cinque figure sono costruite (mediante una sorta di “inoculazione” dei rispettivi archetipi) è dichiaratamente il buon Dottore della serie Doctor Who. Chi più di lui d’altronde potrebbe offrire la base per una variazione attuale sul tema dell’eroe? Il dottore stesso è concepito come una sorta di incarnazione fluida, una maschera senza persona, un titolo senza nome, sul quale sovrascrivere infinite variazioni di identità, attraverso impercettibili slittamenti stilistici. La domanda eponima della serie (Dottore chi?) rinvia apertamente e programmaticamente ad una impossibile definizione di identità, che il protagonista sfugge, crea, ridiscute costantemente, facendosi beffe di chi ancora ipostatizza la contingenza dei limiti spaziotemporali in cui è inscritta la propria esistenza. Così dietro la maschera del Dottore può nascondersi (o piuttosto rivelarsi) di volta in volta “il guerriero”, “il mago”, “il grande dectective” o il costruttore ecc. Così i cinque di Injection sono altrettante versioni “fuori controllo” di una singola figura (l’eroe contemporaneo) che, incarnate in cinque personalità differenti hanno la possibilità di incontrarsi e interagire fra loro, con dinamiche emotive e relazionali assolutamente interessanti. Che poi, detto volgarmente, è il fascino di un team-up ben congeniato…
Gli eroi di Ellis possono essere letti come aspetti dell’uomo contemporaneo, chiamato a sfide inaspettate dalla accelerazione impressa al mondo dalla sua stessa ansia di innovazione. La struttura narrativa elaborata da Ellis prende così sostanzialmente l’aspetto di un fitto intreccio reticolare, con episodi semi-autonomi ma collegati come nodi e i cinque personaggi quali altrettanti “aghi” guida. Proseguendo autonomamente le proprie vicende personali, a partire dall’evento X dell’inoculazione, i cinque continuano a intersecarsi, costruendo un arazzo complesso e vagamente pollokciano, sullo sfondo scuro del Nuovo Mondo in emersione.
Injection – Edizione Deluxe Libro Uno
Casa editrice: SaldaPress
Autori: Warren Ellis, Declan Shalvey
Prezzo: 18×27,5, C, 400 pp., a colori, 49,90€