Muoversi verso una mobilità più sostenibile è uno degli obiettivi più importanti da raggiungere entro il 2030.
Sebbene in Italia la situazione relativa alla diffusione di veicoli elettrici sia ancora in fase iniziale, rispetto al resto d’Europa, molto si sta cercando di fare per raggiungere gli obiettivi previsti dall’agenda 2030: puoi approfondire tutte le voci dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile in questa pagina.
Ma non sono solo il Governo e gli organi istituzionali a muoversi in questa direzione: anche piccole imprese e startup italiane sembrano aver accolto la sfida di raggiungere un nuovo modello economico circolare, con progetti che coniugano innovazione e sostenibilità.
Proprio come E-ssece, una startup italiana di boat sharing elettrico, fondata da due giovanissimi imprenditori: puoi saperne di più leggendo questo interessante articolo di senzalinea.it.
Oppure come l’azienda RES, attivamente impegnata nella ricerca di soluzioni tecnologiche che riescano a conciliare tecnologia e tutela dell’ambiente: come puoi leggere in questo articolo, ha realizzato in Sardegna un impianto in grado di convertire l’anidride carbonica in gas metano.
Insomma, la buona notizia è proprio questa: se la questione ambientale chiama, persone e istituzioni sembrano rispondere decisi “Io ci sono”.
E per questo, la mobilità sostenibile non sembra così lontana: l’adozione di veicoli elettrici lentamente prende piede, spingendo anche verso una domanda sempre crescente di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, di cui si parlerà nei paragrafi seguenti.
Installazione colonnine di ricarica veicoli elettrici: perché è importante
Uno dei maggiori ostacoli alla diffusione dei veicoli elettrici in Italia è proprio la scarsa diffusione di stazioni e colonnine di ricarica per veicoli elettrici: la mancanza di una rete capillare, disincentiva gli automobilisti ad acquistare auto elettriche, perché il timore è proprio quello di investire cifre importanti in veicoli impossibili da utilizzare per affrontare lunghi percorsi, proprio a causa dell’impossibilità di ricaricarli all’occorrenza, come si fa con le tradizionali auto a benzina, diesel e metano.
Uno degli impegni del PNRR, come puoi leggere sul portale di Italia Domani, è proprio quello di aggiudicarsi entro dicembre 2024 tutti gli appalti pubblici per la 9055 stazioni di ricarica in aree urbane e 7500 sulle autostrade.
Ma le colonnine di ricarica elettrica possono essere installate anche privatamente a casa o nel proprio condominio: si chiamano Wallbox e rappresentano un investimento sicuramente interessante per tutti coloro che desiderano rendere davvero la loro mobilità più sostenibile.
Come vedrai nel prossimo paragrafo, si tratta di una soluzione molto più economica e accessibile di quel che pensi.
Wallbox: la colonnina di ricarica elettrica a casa tua
Le wallbox costituiscono un’importante soluzione per la ricarica dei veicoli elettrici direttamente a casa. Si tratta di dispositivi, generalmente installati sulle pareti di garage o parcheggi privati, che offrono un modo pratico e sicuro per caricare l’auto elettrica utilizzando l’impianto elettrico domestico o condominiale.
Le wallbox sono in grado di regolare la potenza di carica in base alle esigenze del veicolo, assicurando un processo di ricarica efficiente e affidabile.
La potenza della ricarica è calibrata in base alle esigenze del veicolo, garantendo un processo efficiente e sicuro. La scelta di una wallbox dipende dal modello del veicolo elettrico e spesso è preferibile acquistarla direttamente dal fornitore di energia o dal concessionario dell’auto.
I costi possono variare a seconda delle sue specifiche e funzionalità, con un prezzo medio che si aggira tra i 900 e i 1.500 euro per dispositivi con potenza fino a 7,4 kW. Tuttavia, è importante tenere presente che esistono incentivi statali e locali che possono contribuire a ridurre il costo di acquisto di questi dispositivi.
Installare una colonnina di ricarica in totale sicurezza: come fare?
Per installare una colonnina di ricarica per l’auto elettrica nella tua casa, devi affidarti al supporto di un tecnico autorizzato che si occuperà di collegare la Box di ricarica domestica all’impianto elettrico esistente, in modo da garantirti una procedura sicura e conforme alle normative vigenti.
Inoltre, dall’1 luglio 2021 è stata avviata un’iniziativa sperimentale da parte di ARERA per agevolare la ricarica dei veicoli elettrici nelle fasce orarie notturne e festive, consentendo ai consumatori un aumento gratuito della potenza del contatore fino a 6 kW.
Installare una colonnina di ricarica in condominio
L’installazione di colonnine di ricarica elettrica in un condominio richiede una pianificazione accurata e il rispetto di determinati requisiti. Secondo la legge 134/2012, per installare le colonnine è necessario ottenere il parere dell’assemblea condominiale, che deve essere approvato da una maggioranza rappresentativa di almeno la metà del valore dell’edificio, sia in prima che in seconda convocazione.
Tuttavia, la decisione dell’assemblea non è vincolante per tutti i condomini. Infatti, in caso di opposizione da parte di alcuni condomini, un singolo residente può decidere di procedere autonomamente con l’installazione, assumendosi personalmente i costi. Questo significa che i costi di installazione saranno divisi solo tra coloro che hanno richiesto la colonnina di ricarica, mentre le spese di consumo saranno ripartite proporzionalmente.
Restano fondamentali il rispetto delle normative di sicurezza e delle caratteristiche architettoniche dell’edificio, assicurando che l’installazione non metta in pericolo la sicurezza, non alteri il decoro o la destinazione d’uso degli spazi comuni.