LFA Publisher ha annunciato un progetto fumettistico tutto italiano: Killer Loop’s, interamente ideato ed eseguito dai giovani Stefano Labbia (sceneggiatura) e Marco Proietto (disegni). La mini, in 4 volumi, riprende la tradizione nostrana del fumetto nero, intrecciandola con elementi provenienti sia dai comics super-eroistici statunitensi che dal manga nipponico. Per leggere il primo numero tocca aspettare ancora qualche mese, dato che l’uscita è prevista per inizio 2018. Intanto però ce lo siamo fatto raccontare dal suo ideatore. Ecco la nostra intervista a Stefano.
Cos’è Killer’s Loop?
È una serie in 4 volumi che narra le gesta di Kimberly, un uomo (anche se ha un “soprannome” da donna) dalla personalità ambivalente. Coinvolto nel crimine organizzato, cerca allo stesso tempo di spazzarlo via. Questo perché ha visto morire la sua sorellina (pre-adolescente) per mano di una gang. Ottenuta vendetta si ribattezza “Punitore” e diviene un killer prezzolato con una “morale” ed un’umanità. Inevitabilmente però il suo lavoro attira l’attenzione dei boss di turno…
Da dove arriva l’idea?
Ho sempre amato i comics americani, su tutti L’Uomo Ragno. I Cinecomic e alcuni “team-up” mi hanno fatto conoscere tutti i personaggi presenti nel Marvel Universe, tra cui il Punitore. Sono sempre stato un fan di Lupin III in aggiunta e, seppur per poco tempo, ho apprezzato City Hunter. Insomma, la storia era sulla punta della penna. È bastato appoggiarla sulla carta…
Come nasce la collaborazione fra Stefano Labbia e Marco Proietto?
Marco è un giovane illustratore romano che ho avuto modo di conoscere sul web, per alcuni suoi lavori. Assieme abbiamo deciso di affrontare il primo volume. Il suo stile è… particolare, molto tratteggiato.
Quali sono i tuoi autori di riferimento? E quelli di Marco?
Per quanto mi riguarda, come detto, sono cresciuto a pane e Marvel quindi ti dico, David Mazzucchelli, Mark Millar, Kurt Busiek hanno segnato la mia scrittura… Ma anche Roy Thomas di cui sto di recente apprezzando il suo lavoro su Conan il Barbaro. Ma la lista ovviamente non si ferma qui.
Marco Proietto: Io amo Sin City, tutto Frank Miller, dylan dog, tutto mckean, moebius, berserk, blame, ganz, pazienza, sergio toppi, Batman, Spawn…
Quali sono state le fonti di ispirazione per i personaggi?
Kimberly è un misto di ironia e sagacia tagliente, inserita sul tipico impianto noir/ gangster/action/pulp. È volutamente un ibrido. Alcuni addetti ai lavori ci hanno detto che secondo loro non esiste un prodotto del genere, e questo ovviamente ci fa molto contenti. Il protagonista vive in un mondo violento che potrebbe anche essere il nostro. E forse lo è… basta vedere un Tg in prima serata a caso! Compie la sua “missione impossibile”ossessivamente. È il suo unico appiglio sul baratro della disperazione… La sua abnegazione ti spiazza. Ho cercato di inserire molti colpi di scena, tenendo però sempre ferma la regola che chi muore non torna in vita. Anche i co-protagonisti (per alcuni dei quali ho pronti degli one-shot dedicati…) sono realisticamente assurdi.
Il tuo preferito?
Kanvas, l’assassina prezzolata de La Distale. Un misto tra Harley Quinn ed Elektra!
Cosa c’è da aspettarsi dalla serie?
La serie è pensata come una una giostra impazzita, fatta di sali-scendi continui e ripetuti… un caleidoscopio di emozioni. Il percorso di Kimberly è fatto di alti e bassi, lutti e nuove amicizie. Il progetto completo si compone dei quattro volumi della serie originale più un volume realizzato a più mani: dieci storie brevi per dieci disegnatori. Poi ci sarà un volume dedicato a Kanvas, un altro al team di Safe – ex spie bruciate al soldo dei governi e dei ricchi del pianeta… che altro? Un progetto chiamato “Killer Loop’S: Kaos”, che sarà un intero volume di storie brevi dedicate esclusivamente ai co-protagonisti dell’universo di Kimberly! Insomma c’è tanta carne sul fuoco!
Quali sono i vostri prossimi progetti?
Personalmente, a fine anno uscirà la mia prima raccolta di racconti per Il Faggio Edizioni (Bingo Bongo & altre storie). Sto vagliando alcune proposte editoriali arrivate per il mio primo romanzo (l’incipit è stato selezionato dallo scrittore Remo Bassini e lo trovate online sul sito de “Il Fatto Quotidiano”). Un’altra raccolta di racconti è pronta, così come la mia terza silloge poetica. Leroy Lambick è un’altra graphic novel che dovrebbe essere pubblicata all’estero. I disegni saranno a firma di Giovan Giuseppe Trani un giovane e bravissimo illustratore). In parallelo sto portando avanti altre due graphic, Kremisi e Super Santa,a cui tengo molto. Ci sono anche dei progetti teatrali e audiovisivi in ballo… Vedremo!