Trama: Noah Turner vede i mostri. Suo padre Harry li ha visti da giovane e, per celebrarli, ha costruito il Wandering Dark, una casa stregata che si è trasformata nel business dell’intera famiglia. Sua madre Margaret, da donna pragmatica qual è, si rifiuta di crederci, troppo concentrata a evitare che i figli vadano in pezzi. La sorella maggiore, la drammatica e vulnerabile Sydney, non ammette di vedere altro che il bagliore accattivante del riflettore del teatro, fino a quando questo non la inghiottirà, facendola sparire nel nulla. L’altra sorella, la brillante ma goffa Eunice, è logorata da una voce interiore che ogni giorno le ricorda la propria inadeguatezza e diversità e, pur di non farla vincere, Eunice compirà un gesto estremo. Noah Turner vede i mostri. Ma, a differenza degli altri membri della famiglia, sceglie di lasciarli entrare. Una decisione non priva di conseguenze, che comporterà anche un grande e definitivo sacrificio. Esempio perfetto di horror classico e romanzo di formazione,La casa degli incubi ci ricorda attraverso la storia e la metafora della famiglia Turner che i veri mostri sono le persone che ci vivono accanto, spesso anche noi stessi. Perché la vita sa rendere un mostro chiunque, ma si può sempre decidere di tornare indietro.
Sperling & Kupfer
Recensione: Un libro davvero particolare: le sfumature horror si mescolano a quelle fantasy. Una storia in cui i personaggi si trainano dietro un’ombra oscura, sono problematici, irrisolti: il padre, morto da tempo; la madre dalle caratteristiche sterili; Sidney vanesia; Eunice dotata di arguzia e di grande intelligenza, ma depressa ed instabile; Noah, l’io narrante, che vede mostri pelosi con cui intreccia amicizia.
Un vortice di situazioni che mette il lettore davanti ad un enigma: realtà o immaginazione? E’ tutto frutto della fantasia o davvero sta accadendo?
Persone che scompaiono misteriosamente, personaggi laidi o anaffettivi, salti temporali, dubbi su chi siano i veri mostri rendono la lettura piacevole, anche se in alcuni passaggi può apparire un po’ portata per le lunghe.
La parte finale del libro è spiazzante, scioglie qualsiasi nodo, porta a galla la verità mantenendo comunque qualche dubbio.
Una storia che posta sotto la giusta luce, ricorda che i veri mostri sono le persone che ci vivono accanto o proprio noi stessi, una mostruosità impartita dalla vita, da ciò che ci accade, ma tornare indietro è possibile.
Il silenzio, l’omertà, l’indifferenza sono i temi chiave della storia, essi avvolgono i personaggi con zampe pelose dotate di artigli, mantelli e zanne acuminate e li trascinano via, lontano da tutti.
Shaum Hamill è cresciuto ad Arlington, Texas, nutrendosi principalmente di narrativa horror e film di mostri. Ha studiato Letteratura inglese all’università del Texas e ha conseguito un Master in scrittura creativa allo Iowa Writers’ Workshop. Vive nei tenebrosi boschi dell’Alabama con la moglie, i suoceri e il suo cane. La casa degli incubi è il suo primo romanzo; conteso in asta negli Stati Uniti e in corso di pubblicazione in vari Paesi europei.