La Corporazione dell’Arte della Seta è nata a Napoli ufficialmente nel 1477 affonda le origini nell’alto medioevo ma nasce come Consolato dell’Arte della Seta con tre consoli, ovvero un tessitore e due mercanti. Napoli dal 1580 al 1630 si impone come grande città produttiva di seta, guidata dai Consoli della Seta. Quest’antica arte fu importante dal punto di vista economico dal ’500 alla fine dell’800 a Napoli, infatti la Corporazione attraverso il sostegno del re di Napoli, Alfonso d’Aragona, raggiunse una notevole potenza; tant’è vero che si occuparono di abolire i dazi doganali permettendo così di esportare senza dover pagare.
Origini:
L’arte della seta a Napoli ha origini antiche, con tracce che risalgono al VI-VII secolo, introdotta dagli Ebrei
- La Corporazione:Fondata nel 1477, la Corporazione dell’arte della seta era un’istituzione che regolava e promuoveva la produzione e il commercio della seta a Napoli.
- Anni d’oro:Dal 1580 al 1630, Napoli visse un periodo di grande splendore come centro serico, grazie anche all’accordo della “Concordia” che imponeva che tutta la seta grezza del Regno passasse per il Consolato napoletano.
- Declino:L’arte della seta a Napoli subì un declino verso la fine dell’800, con l’avvento della rivoluzione industriale che portò alla perdita del primato.
La Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo:
- Luogo di culto e centro serico:La chiesa, situata in via San Biagio dei librai non è solo un luogo di culto, ma anche un simbolo della storia della seta a Napoli, essendo stata costruita dalla Corporazione.
- Un complesso:La chiesa fa parte di un complesso architettonico che comprende anche un conservatorio per le figlie degli artigiani della seta dove le ragazze ricevevano istruzione e avevano la possibilità di trovare marito con una dote


