I sogni degli altri sono insindacabili e le tragedie mai da compatire.
Dal freddo Canada un‘anonima ragazza vola verso Los Angeles per rincorrere il suo sogno. Hollywood, la mecca del cinema, non è solo per chi aspira ad essere diretta da Martin Scorzese, c’è anche una porta sul retro, un lato b, un posto, la porno Valley dove esiste “l’altra Hollywood” . La ragazza anonima e un po bruttina, ha solo 19 anni e si chiama Lara Roxx. Vuole essere una famosa pornostar.
Non è una debuttante, in realtà aveva già lavorato in alcune dozzinali produzioni laggiù in Canada, ma sa che se vuole fare soldi deve andare in America.
Non tutte le ragazzine vogliono fare le ballerine o salvare il mondo.
E’un luogo comune pensare che tutte le aspiranti pornostar hanno problemi di droga, hanno subito abusi o vengono da contesti familiari difficili. Lara però ricalca fedelmente questi cliché, ma..tant’è! Questo è il suo obiettivo e lei lo insegue.
Il cinema porno non è una chimera come quello “normale” e di ragazze nuove da sfruttare ce n’è sempre bisogno.
Il suo agente le propone il primo film subito, lavorerà con Darren James, un attore di colore. Lara è felice, adora gli uomini di colore e Darren è una star del porno. È il primo film in America, un nuovo inizio di una sfavillante carriera.
Farsi convincere da produttori esperti è facile e Lara, pur di assecondarli accetta di girare una scena di doppia penetrazione anale anche se in privato non lo aveva mai fatto, lo fa per i soldi e perché vuole arrivare in vetta.
Tutto sembra andare per il meglio, finché il controllo delle analisi cliniche sugli attori non porta ad una verità scioccante. James risulta sieropositivo. Panico nel mondo del porno, le produzioni si fermano, partono i controlli a tappeto e la quarantena. Lara e altre due attrici, Miss Arroyo e Jessica Dee, sono le ultime ad aver lavorato con Darren e le prime ad essere sospettate di essere state contagiate.
Infatti le tre ragazze, due veterane e la debuttante Lara, sono state infettate.
Qui finisce la favola porno di Lara, fa scalpore la diciannovenne che contrae al primo film un male come l’HIV.
Il panico rientra, i quattro attori non lavoreranno più, Jessica Dee morirà nel 2012.
Lara non uscirà mai dal porno. È un’icona anche lei a suo modo, è l’esempio da non seguire. Il porno doveva lanciarla nell’olimpo delle star, invece l’ha risucchiata risputandola sola e malata. Lara resta al centro del’attenzione, pur non volendo diventa una star, la ragazza che contrae l’HIV su un set, la ragazza drogata che se l’è cercata. Il capro espiatorio di tutto quello che è sporco e sbagliato in quel mondo.
Ancora oggi, nei periodi in cui non sta troppo male fisicamente, divulga la sua storia come un memento per chi volesse intraprendere questa carriera.
Interessantissimo il documentario a lei dedicato: Inside Lara Roxx, di Mia Donovan.
A chi dare la colpa?