Negli anni 90 le boyband furono un fenomeno planetario. Spuntavano come funghi create a tavolino da maestri del mestiere. Giovani bellocci in grado di cantare e ballare e via verso il successo.
Take That, Westlife e Boyzone tra le più conosciute.
I Boyzone sono stati un gruppo di pop irlandese attivo per lo più negli anni 90 sfornando complessivamente ben 11 album.
Cinque ragazzi carini che ebbero la fortuna di essere selezionati per far parte di una band pop tutta al maschile. I componenti dei Boyzone erano Ronan Keating, Stephen Gately, Shane Lynch, Keith Duffy e Mikey Graham che a partire dal 1993 furono i nuovi idoli “teen” mondiali.
Successo e ricchezza portarono questi giovani sul tetto del mondo.
Poi lo scioglimento e il declino, i fans crescono e cambiano gusti musicali (le boyband non hanno mai saputo evolversi musicalmente!).
Stephen Gately fu uno dei componenti della band. Voce principale con Ronan Keating, ad ottobre di quest’anno avrebbe compiuto 46 anni. Invece il destino ha voluto che la sua vita venisse spezzata nel 2009 per un edema polmonare. La notizia lasciò di stucco tantissimi ammiratori.
Steve era un ragazzo bello e talentuoso nato a Dublino. Quarto di cinque fratelli veniva da una famiglia del ceto medio irlandese. Da sempre appassionato di canto, dopo aver preso parte ad alcuni musical riuscì a superare il provino e divenne uno dei Boyzone.
Fu uno dei primi artisti nel 1999 -ancor prima dello scioglimento del gruppo- a fare coming out dichiarandosi gay. All’epoca aveva una relazione con Eloy De Jong ex componente di una boyband olandese. Sposò poi con rito civile, nel 2006, il nuovo compagno Andrew Cowles. All’epoca non era all’ordine del giorno una cosa del genere, chiaro che destò scalpore. Ma Stephen ebbe coraggio. I fans non lo abbandonarono, lui continuò a cantare nei musical e pubblicò l’unico suo unico disco solista dal titolo:New Beginning da cui furono estratti tre singoli.
Una nuova fase della sua vita stava per cominciare.
Invece il destino decise diversamente.
Gately aveva in programma parecchie novità: il lancio del greatest hits dei Boyzone: Back Again.. No matter what per il quale girarono un video musicale in cui lui aveva come partner un ragazzo. Cosa assolutamente scandalosa all’ epoca.
In più stava ultimando il suo primo romanzo fantasy che non vide mai la luce. E per il ritorno dei Boyzone, fissato per il 2010 Stephen aveva già inciso 2 canzoni con il resto della band (che poi continuarono ad incidere il disco in quattro).
Tutto per lui rimase sospeso.
I giornali dell’epoca fecero varie illazioni su Stephen e sulla sua morte improvvisa accennando ad un possibile uso massiccio di droghe e sollevando dubbi sul “discutibile” stile di vita di un omosessuale.
Il referto del medico diede per certo il decesso per un edema polmonare.
Ha fatto cantare orde di ragazzini con le sue hit, concerti sold out e numeri alti in hit parade.
Chissà oggi Stephen dove sarebbe…