GeVi Napoli – Vanoli Cremona 91-88 (23-21; 49-45; 67-65)
Vince ancora la GeVi Napoli, che in un Palabarbuto pieno ed entusiasta batte la Vanoli Cremona ed ottiene il quarto successo consecutivo in campionato.
Sacripanti tiene in panchina il nuovo arrivato Lynch, e schiera nel quintetto iniziale Pargo, Rich, Lombardi, McDuffie e Parks; coach Galbiati risponde con Miller, Tinkle, Sanogo, Harros ed il baby talento Matteo Spagnolo.
Sono di Rich i primi tre canestri azzurri, tra cui una poderosa schiacciata: Napoli sceglie di correre, e arrivano canestri facili in transizione; l’alley-oop Pargo-Lombardi dopo una palla recuperata vale il 10-2, ed induce la panchina di Cremona a chiamare prestissimo timeout.
Parks si sblocca, bucando la zona proposta dalla Vanoli, e la tripla dall’angolo di Rich riporta la GeVi sul +8 (15-7); Cremona si riporta a contatto con due triple di Cournooh e due bei canestri di Miller, mentre la squadra di casa fallisce un paio di conclusioni comode: i canestri di Zerini e Sanogo fissano il finale di primo quarto sul 23-21.
McDuffie trova i primi due punti della sua partita, Velicka risponde alla tripla di Miller e Zerini segna col fallo per il 31-24; Cremona esaurisce in fretta il bonus, ma non ferma l’attacco di Napoli: la tripla di Marini regala per la prima volta la doppia cifra di vantaggio ai partenopei (36-26), inducendo Galbiati a una nuova sospensione.
Lynch trova i suoi primi due punti napoletani con il gancio del +12 (40-28), mentre Velicka, nonostante un tecnico per “flopping”, continua a caricare la difesa ospite di falli, capitalizzando dalla lunetta.
Pecchia con i liberi e le penetrazioni guida il controparziale di Cremona, che risale fino al 47-45: Rich dalla linea della carità fissa il punteggio sul 49-45 con cui si arriva all’intervallo lungo.
Napoli parte meglio a inizio ripresa, nonostante McDuffie si faccia fischiare tecnico per proteste dopo un canestro segnato; Sanogo fa anche peggio, commettendo in attacco il suo quarto personale, e il gioco da tre punti di Parks vale nuovamente il +9 (57-48).
La partita è molto spezzettata per via dei troppi fischi arbitrali, e Napoli non trova l’allungo decisivo pur sembrando in controllo: Cremona trova ancora una volta nel finale di quarto, con Cournooh ed Harris, i canestri che la riportano a contatto, e si arriva all’ultimo intervallo con la GeVi avanti solo di due lunghezze (67-65).
Il sorpasso ospite arriva a inizio dell’ultimo quarto con la tripla di Harris, che infila poco dopo anche quella del massimo vantaggio lombardo (69-73), costringendo Sacripanti al primo timeout della serata.
Come spesso accade, è la vecchia guardia a suonare la carica: Zerini ed Uglietti firmano il pareggio, ma è Velicka, dopo il canestro di Spagnolo, a riportare Napoli avanti con la tripla del 76-75.
Il Palabarbuto si fa sentire, come chiesto da Sacripanti alla vigilia, e viene quasi giù sul gioco da tre punti di Parks che vale nuovamente il +4 (79-75); la partita ora è vibrante ed equilibrata, con le due squadre che restano a contatto.
Parks e Rich segnano i canestri dell’allungo, e Velicka dall’angolo segna la tripla che issa la Gevi nuovamente sul +7 (89-82), mandando in delirio i tifosi azzurri; Cremona tenta l’ennesima rimonta, ma stavolta è tardi.
Pargo riscatta una prova incolore segnando i liberi che chiudono il match: Napoli vince 91-88, nonostante una gestione finale del match non impeccabile.
Per i partenopei 4 gli uomini in doppia cifra, con Parks miglior realizzatore azzurro con 18 punti ed un eccellente Zerini da 13 punti e 5 rimbalzi; a Cremona non è bastato uno stratosferico Pecchia, top scorer dell’incontro con 19 punti.
Napoli sale al terzo posto in classifica, seppur in condominio, ed ora il sogno final eight si fa davvero concreto.