In questi giorni si è molto parlato di persone appartenenti alla massoneria.
Ma cosa è la Massoneria?
La massoneria definita anche Arte Reale è un’associazione iniziatica e di fratellanza a base morale che si propone come patto etico-morale tra uomini liberi.
Anche a Napoli dal 1700 gli aristocratici si avvicinarono a questo movimento.Tra questi maggior fautore fu Raimondo di Sangro Grande Maestro e Principe di Sansevero, a lui si aggiunsero altri nobili come: Emanuele de Deo. la regina Maria Carolina d’Asburgo, moglie di Ferdinando di Borbone, (sotto il cui regno fiorirono le logge massoniche, ma che poi a seguito della Rivoluzione francese si cercarono di debellare), Gioacchino Murat che, oltre ad essere Re di Napoli fu Grande Maestro della Massoneria napoletana. In tempi più recenti invece, (nel 1911), aderì alla loggia anche Giovanni Napolitano,(papà dell’ex presidente della Repubblica). Da allora molti illustri personaggi della cultura napoletana hanno hanno aderito a questo movimento.
A Napoli esistono simboli e luoghi che raccontano la storia della Massoneria, come testimoniano i simboli nascosti nel Maschio Angioino, nella Chiesa di Sant’Eligio, in quella di san Giovanni a Mare o nella Chiesa di Spina Corona detta dell’Incoronata.
Un altro luogo celebre era la Villa Massonica settecentesca, appartenuta al commerciante tedesco Christian Heigelin ,barone di Eyben, che giunse a Napoli come ambasciatore di Danimarca presso la corte borbonica La villa,fu restaurata nel1760 dall’architetto Camillo Guerra.
Nel giardino della villa, disposto secondo la simbologia massonica, vi era un labirinto di vialetti alberati tra cui si trovava una stanza sepolcrale , una grotta con tempio sotterraneo, un teatro all’aperto, un boschetto a prato inglese, un campo da gioco della palla e un romitorio per i ritiri spirituali. La dimora si apriva su di un salone contornato da colonne bianche di marmo, il cui pavimento era formato da scacchi neri e bianchi.
.Il barone di Eyben nel 1761 venne iniziato alla massoneria a Napoli, nel Palazzo dello Spagnolo alla Sanità, nella loggia Rosa d’ordine Magno– dall’anagramma dei principe Raimondo de Sangro. Villa Heigelin ebbe numerosi visitatori illustri, come Luigi Capece Galeota, la regina Maria Carolina, la discepola di Cagliostro Elisa von der Recke e Johan Wolfgang Goethe, il duca alberto di Sassonia,la duchessa di Chartres, il generale Winspeare, Diego Naselli d’Aragona, il principe Pignatelli Strongoli e tanti altri famosi massoni europei presentati dalla regina, ella stessa massone.
La villa divenne il fulcro della Massoneria napoletana del’epoca.
Villa Heigelin venne colpita dai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale e oggi non ne esiste quasi più traccia. Ma il ricordo rimane, forte …
Secondo una leggenda Jacques de Molay, l’ultimo Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri Templari, prima di essere bruciato sul rogo, dispose che dalle ceneri dell’Ordine dei Templari dovesse nascere una nuova struttura esoterica divisa in quattro Logge metropolitane che ha per vertici: Napoli, Edimburgo, Parigi e Stoccolma,(il quadrato magico Massonico )