Questo è l’ incontro tra due artisti eccentrici.
Maestro e allieva, pittore e modella. Mito e mito.
Amanda Lear non si è fatta mancare nulla nella sua vita, tutto e niente inclusi segreti mal celati o le scomode verità.
Attrice, pittrice, cantante, scrittrice, e musa, musa del mito Salvador Dalì.
Da poco è uscita in Italia il libro La mia vita con Dalì, autore: Amanda Lear, casa ed Costa & Nolan. pp. 256 prima pubblicazione all’estero nel 1984, ma arriva nella grande distribuzione solo oggi.
Il libro racconta del loro primo incontro nel 1965 quando lei era solo una studentessa, e per quindici anni è stata la modella, confidente amante del pittore. Centrale nel libro è Il rapporto burrascoso con la di lui moglie Gaia, che la Lear descrive senza risparmiarci particolari e succosi aneddoti. Quindici anni in cui però Amanda non è stata mai succube del maestro, inseguendo la sua carriera.
Ad un certo punto – ce lo insegna la storia- i ruoli si invertono, “chi è l’ispirazione e chi l’ispirato?”, l’allieva ruba la scena al maestro e diventa a suo modo un mito. L’uno assorbe dall’ altro in un gioco senza fine. Uno scambio reciproco di energia e talento in forme e modalità diverse.
Amanda e Dalì erano fatti per incontrarsi, per vivere la loro storia non comune, per farla conoscere a noi, tra le pagine di questo avventuroso libro.
Questo sodalizio ha forgiato il carattere ed il temperamento “violentemente” artistico e fuori dagli schemi di Amanda. Lei senza l’ influenza di Dalì non sarebbe la stessa persona/personaggio che tutti conosciamo.
Il libro racconta una storia conosciuta, ma non nei dettagli.
Non vi racconterò gli aneddoti citai nel libro per non togliervi il gusto di una bella lettura, però vi anticipo che questa bio ci aiuterà a capire il Dalì privato “svelato” solo in parte nelle sue opere.
Amanda rimarrà invece ancora una volta un mistero.