Ogni estate eravamo terrorizzati dai cosiddetti “tormentoni estivi”, quelle canzonette ripetitive, prive di spessore e spagnoleggianti che ci uccidevano l’anima sulle spiagge, in radio, mentre facevamo le faccende domestiche o la barba. I colpevoli di questi tormentoni fino a un paio di anni fa erano però facilmente identificabili: Enrique Iglesias, Ricky Martin, e pochi altri. Dall’anno scorso ci troviamo di fronte a un fenomeno nuovo: il vecchio si mescola con il giovane per dare vita ad un ibrido raccapricciante.
Non abbiamo fatto in tempo a farci capaci del successo ottenuto da Fedez che ha coinvolto Orietta Berti e Achille Lauro nella sua Hit estiva (Mille), che ha segnato l’unica innovazione degna di nota, una canzone molto carina, originale e veramente “estiva”, ma con un messaggio di contenuto. Dicevo, non ci eravamo ancora acquietati dopo aver scoperto che a farci cantare e ballare era Orietta Berti, che accendiamo la tv, la radio, o semplicemente il telefono e ci ritroviamo di fronte un Gianni Morandi e un Jovanotti che si gettano in una canzonetta anni ’50 a velocità 1,5x: L’allegria.
Senza parole. Soprattutto sullo stacchetto iniziale.
Si ripropongono poi i soliti inflazionati Rocco Hunt e Ana Mena, con una continuum per me da due anni: non distinguo le singole canzoni. Diciamo che a mio avviso il “Volume 2” si chiama “Un bacio all’improvviso“. Baby K viene fuori addirittura con due pezzi, ma uno non poteva non farlo con Boomdabash, una canzone degna dei peggiori bar di Caracas. Ma assaporiamone il testo: “Se con te ballo un po’ cubano, brasiliano Argentino, colombiano, sud americano, jamaicano Basterà la musica per dirti che ti amo”. Il titolo? Mohicani. Devo aggiungere altro?
Il fondo non è ancora giunto, la voglia di mettere qualcosa da parte in vista del prossimo lockdown, che colpirà sempre le stesse categorie, spinge addirittura l’abbottonato Eros Ramazzotti a mescolarsi con la ripetitività di Rovazzi, e a creare un video a dir poco surreale con le guest star Gerry Scotti e Lillo. “La mia felicità“, un testo di spessore, nonchè recitazione perfetta di Ramazzotti che mentre arrostisce due salsicce sul barbeque manda a quel paese l’amico che lo chiama perchè è in vacanza. Bah. Godetelo appieno.
Ah non vi spaventate se la premessa è più lunga della canzone. E’ proprio così.
Soprassiedo su Elettra Lamborghini (che almeno gioca a carte scoperte: una che non sapeva chi fosse De Andrè per me può essere tranquillamente ignorata), Aka7even (di cui ignoro l’esistenza), i vari Annalisa e Irama, (vedi volume 2 anche per loro), perchè ne apprezzo la coerenza, come per Giusy Ferreri, Emma e Loredana Bertè per planare prima su Sangiovanni con questa “Malibu” che fa impazzire la gente. Io vi voglio svelarvi un segreto: musica e voce di m non sono una bella cosa. Però assicurano il successo evidentemente, visto che al n. 1 ovunque.
Volando su Fred De Palma e Anitta ad ali spiegate, strizzando l’occhio a J-Ax e Jake La Furia con Salsa (che almeno sono schietti e non hanno pretesa di serietà), devo necessariamente planare sugli imperatori di questa trashissima estate: Colapesce, Di Martino e Ornella Vanoni con “Toy Boy“. Ma siamo seri? No, ditemi che è uno scherzo. Dopo aver declinato le avanches dei due avvenenti giovani, l’affabile Ornella ci ripensa con un finissimo: “Ma provate a ritornare, Qualche cosa magari si può fare”. No Words.