Recenti analisi genetiche hanno confermato che Dogxim è il primo ibrido documentato tra un cane domestico e una volpe Pampas, presentando un totale di 76 cromosomi. Questo straordinario ritrovamento avvenuto in Brasile ha catturato l’attenzione degli scienziati, aprendo nuove vie di ricerca sull’ibridazione tra specie domestiche e selvatiche.
Dogxim, un esemplare femmina, è stata portata al veterinario dell’Universidade Federal do Rio Grande do Sul dopo un incidente stradale. Sin dal primo incontro, il personale veterinario ha notato caratteristiche peculiari: le orecchie appuntite e il muso allungato richiamavano la volpe, mentre alcuni comportamenti erano tipici dei cani domestici. I test genetici hanno confermato la sua origine ibrida.
L’aspetto di Dogxim era un’affascinante fusione di tratti fisici: orecchie grandi e a punta, una pelliccia spessa e ruvida e un muso distintivo delle volpi Pampas. Il suo comportamento era altrettanto singolare: pur mostrando curiosità, era prudente e non aggressiva come un animale selvatico, né completamente docile come un cane.
Nonostante la sua interazione con gli esseri umani, Dogxim manteneva intatti alcuni istinti predatori tipici delle volpi, prediligendo piccoli roditori nella sua dieta. Questa combinazione di tratti selvatici e domestici ha rappresentato un raro esempio di come la natura possa sorprendere.
La scoperta di Dogxim ha fornito una rara opportunità di indagare l’ibridazione tra specie domestiche e selvatiche. Gli scienziati brasiliani hanno evidenziato che la convivenza tra animali domestici e fauna selvatica potrebbe portare alla nascita di altri ibridi rari, sottolineando l’importanza di un monitoraggio attento.
Sebbene Dogxim non sia più tra noi, il suo contributo scientifico rimane significativo. La comunità zoologica e di ricerca considera la sua storia come un modello per comprendere come i geni domestici e selvatici possano interagire, con importanti implicazioni per la conservazione della fauna.




