Tra le molteplici leggende che aleggiano su Napoli, uno dei racconti più struggenti ed, allo stesso tempo, tragici è quello tra Nisida e Posillipo.
Secondo la leggenda Posillipo era un giovane bello e gentile, con un animo sensibile. Era anche molto infelice per causa di un sentimento non corrisposto da Nisida. Ella era una fanciulla di rara bellezza, ma con un’anima fredda e altezzosa. Posillipo tentò in tutti i modi di addolcire il cuore di granito di Nisida, poi, preso dallo sconforto per questo amore impossibile e non corrisposto, decise di porre fine alla sua esistenza gettandosi in mare.
Il fato però aveva, un progetto diverso per il giovane che venne tramutato in uno splendido promontorio bagnato dalle acque del Golfo di Napoli, dove, le onde del mare si sarebbero infrante. Anche Nisida ebbe un destino analogo, la costrinse alla solitudine trasformandola nello “scoglio” posto dirimpetto al promontorio nel quale il giovane era stato tramutato.
Forse per la malvagità della persona dalla quale prende il nome Nisida è un luogo di prigionia e solitudine.
Oggi su Nisida c’è l’Istituto Penale dei minori e le attività svolte sono finalizzate alla rieducazione e all’inserimento dei ragazzi nella società, mentre il promontorio di Posillipo, viene identificato come il luogo dov’è possibile godere di una delle più belle viste panoramiche di Napoli.
Nisida e Posillipo sono destinati a fissarsi in eterno senza però riuscire mai a congiungersi, sono il simbolo di un amore mai nato.