Laggiù qualcuno mi ama è un film di genere documentario sulla vita di Massimo Troisi, diretto da Mario Martone. Distribuito da Medusa Film e Vision Distribution, il film sarà disponibile nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 23 Febbraio 2023. Presentata al 73º Festival internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special, la pellicola ha una durata totale di 118 minuti. Utilizzando contenuti inediti ed una raccolta di testimonianze, il regista ci racconta la genialità ed il mito di Massimo Troisi, una figura che è rimasta sempre viva nell’immaginario del cinema italiano. Nel progetto di Martone ci vengono mostrate tante scene cinematografiche in cui Troisi viene messo in evidenza prima come regista e poi come attore comico. Oltre a scene famose estrapolate dai film del grande Massimo, sono presenti le interviste degli artisti che lo hanno ammirato; tra questi Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone, nonché diversi critici che si sono dedicati allo studio della sua figura, come Goffredo Fofi. Anna Pavignano, compagna di Troisi al momento della sua morte, oltre a collaborare alla scrittura della sceneggiatura, è stata incontrata da Martone al quale ha potuto raccontare e descrivere i processi creativi da cui scaturivano le opere del grande Massimo.
Genio e mito rivivono sul grande schermo, confermando che Troisi non è mai morto nell’immaginario collettivo. Non è un caso che il film esca al cinema proprio nei giorni in cui si celebra il 70° anniversario della sua nascita, che è il 19 Febbraio. Tutto iniziò in teatro, quando Massimo Troisi aveva solo quindici anni, prima in una piccola parrocchia e poi, nel 1970, con Lello Arena alla televisione, dando il via a quella che sarà una lunga collaborazione tra i due. È nel 1981, però, che Troisi passa al cinema, scoperto dal produttore Mauro Berardi, con Ricomincio da tre. Gli anni Novanta sono quelli degli ultimi film: Troisi firma la regia di Pensavo fosse amore… invece era un calesse, film del 1991, e si dedica al Postino, film del 1994, in cui è protagonista, co-regista e co-sceneggiatore; sarà il suo ultimo film, per il quale riceverà una candidatura postuma all’Oscar come Miglior Attore. Troisi e Martone hanno in comune la città d’origine, che è Napoli, un luogo magico che li accomuna nella cultura e nello spirito; è sicuramente anche grazie a questa affinità che il noto regista è riuscito a regalare al suo pubblico un documentario eccezionale e suggestivo, che sarà sicuramente molto apprezzato dagli amanti del noto attore partenopeo, purtroppo scomparso prematuramente alla giovane età di 41 anni…