Il genere battle royale, tanto in voga in questi ultimi anni grazie a Fortnite, per la gioia di streamer divenuti divi e bambini idolatranti, non solo sta alimentando il discutibile mercato delle loot box in un mercato di videogames che assomiglia sempre di più ad un casinò globale, ma sta snaturando giochi che con questo tipo di modalità non hanno nulla a che fare.
Il gioco che si è dovuto piegare alle esigenze del mercato è Civilization VI che recentemente ha introdotto una modalità chiamata Red Death che non è altro che una Battle Royale.
Il problema è che questa modalità di gioco non c’entra davvero nulla con lo spirito del gioco, che è solo l’ultimo di una serie di videogame che si sono un po’ snaturati per andare incontro alla moda del periodo. Tetris e Super Mario (ma nell’ultimo caso non si tratta di un prodotto ufficiale) sono solo alcune delle vittime illustri.
La modalità chiamata Red Death è gratuita soltanto dal pc, ed è ambientata in un anello radioattivo che man mano si restringe attorno ai giocatori (da 2 a 12 n.d.r.). Dopo aver scelto una fazione, il compito dei giocatori sarà quello di difendere un’unità civile dalla cattura o la morte.
Rimane un po’ di amaro in bocca per gli appassionati della saga visto che in Civilization si deve costruire una società e una civiltà attraverso epoche storiche. Nella modalità Red Death non si costruisce niente, l’unico scopo è quello di distruggere gli avversari.