L’Ambystoma mexicanum è uno strano anfibio nativo del lago Xochimilco nei pressi di Città del Messico; si tratta di un curioso animaletto dalla pelle liscia, corpo tozzo e con una grossa bocca (il nome “ambystoma” ha proprio il significato di “bocca a coppa”) che sembra sorridere. Si tratta di un animale “neotenico”, ossia conserva le caratteristiche dello stato larvale nella crescita.
Il fatto, a differenza della maggior parte degli anfibi, di non completare la propria crescita e continuare a vivere quasi prettamente in acqua dipende da un gene che limita gli ormoni tiroidei, pertanto, artificialmente, gli si può indurre la “trasformazione” in salamandra con somministrazione di ormoni.
Solitamente gli esemplari in commercio sono di piccole dimensioni, ma possono arrivare a misurare 25 cm di lunghezza ed a vivere oltre i 25 anni gestiti in maniera idonea.
“L’Axolotl”, come è comunemente conosciuto, tra i tanti aspetti curiosi della sua esistenza ha quello di respirare in tanti modi differenti: con le branchie chiamate anche “rami” per la caratteristica forma, attraverso la respirazione cutanea (possiede un sottilissimo strato di pelle che consente gli scambi gassosi), attraverso la membrana bucco-faringea situata superiormente alla gola e con i polmoni “rudimentali”.
È provvisto di denti, ma primitivi e totalmente inutili per masticare o dilaniare, infatti, le prede vengono inghiottite intere con la grossa bocca; si tratta di animali prettamente carnivori che si nutrono di piccoli pesci ed insetti, preferiscono prede vive a quelle confezionate secche.
La motivazione che ha maggiormente spinto gli scienziati ad interessarsi a questo animale è che è in grado di rigenerare parti intere del suo corpo, compresi organi e tessuti. Addirittura è stato incredibilmente provato che siano in grado di riformare porzioni di cervello con tanto di connessioni sensoriali. La rigenerazione però è maggiore a basse temperature.
Questa specie, nonostante sia divenuta ambita come nuovo animale da compagnia tra gli acquariofili di tutto il mondo è in pericolo di estinzione e dal 1976 è stata inserita tra le specie protette dal CITES.
Sono particolarmente sensibili alle infezioni batteriche, si tratta comunque di animali estremamente delicati in cattività. Bisogna affidarsi ad un veterinario esperto in animali esotici e non convenzionali che ci segua nella corretta gestione perché ogni variazione di temperatura e di ph può far ammalare il nostro piccolo amico.