Tempo di novità. Debutta una nuova casa editrice, Le Commari Edizioni, nata poco prima dell’emergenza Covid 19 per volontà di quattro vecchi amici, tutti romani. E’ un’impresa a maggioranza femminile che sta portando avanti un progetto editoriale con un carattere ambientalista ed etico attraverso la piantumazione di essenze arboree con Treedom, la stampa solo su carta certificata PEFC e la pubblicazione di autori dimenticati e scrittori emergenti di qualità.
“Ogni volta che pubblicheremo un libro, pianteremo un albero. Tutti potranno seguire le varie fasi della crescita, l’albero sarà geolocalizzato e avrà una pagina online” spiegano le responsabili della casa editrice che vede amministratore Cristina Anichini, direttore editoriale Maria Corona Squitieri, responsabile marketing Simona Righi e alle relazioni esterne Stefano Quagliozzi.
Le Commari Edizioni, con sede in via Giulia, a Roma, ha scelto di non specializzarsi in un solo genere e pubblicherà titoli di narrativa, dal thriller all’avventura e dal giallo al romanzo rosa; letteratura e diari di viaggio e montagna e libri per ragazzi young adult.
La nuova casa editrice avrà una distribuzione indipendente e No Eap, cioè no editoria a pagamento.
I primi due titoli pubblicati sono “Incontri” di Leila Baiardo, scrittrice sarda scomparsa lo scorso 28 maggio a 93 anni, poco conosciuta ma considerata da alcuni seconda a Grazia Deledda. Il 18 agosto a Castelsardo, in provincia di Sassari, paese natio della scrittrice, la Baiani verrà ricordata in un serata speciale e in ottobre 2020 Le Commari Edizioni pubblicheranno il suo romanzo “Dies Illa”, con prefazione di Toni Maraini.
Per l’estate è uscito anche “L’enigma dell’ermellino” di una scrittrice esordiente romana che si firma con lo pseudonimo di C.C. Omell.
Incontri di Leila Baiardo
Il minuto libro di Leila Baiardo, Incontri, di sole 122 pagine, non è un romanzo ma quasi un diario personale dell’autrice. Le relazioni con personaggi famosi che ha incontrato, alcuni legati a lei da amicizia, altri frequentati per lavoro, sono ritratti insoliti. Grandi nomi della letteratura, della poesia, del mondo dello spettacolo, vengono ritratti minuziosamente dal punto di vista privato, facendo scoprire il lato umano sconosciuto.
Sembra quasi di guardare dal buco della serratura, cogliendo aspetti intimi inaspettati, sorprendenti. Descritti con precisione chirurgica e con sapienza, viene alla luce anche il carattere di Leila Baiardo. Sarda, determinata. Anticonvenzionale, in anni in cui tutti lo erano o cercavano di esserlo, lei lo è stata davvero. Il suo modo di scrivere è raro, pulito, senza arcaismi inutili, chiara, ironica, mai banale, empatica, e questo fa di lei una grande scrittrice. Incontri, come abbiamo detto, è un piccolo libro ma un grande spaccato di un Italia negli anni in cui la letteratura si respirava nelle strade, nei circoli, nelle case. Un omaggio a persone che nella sua vita hanno lasciato il segno, a volte con relazioni divertenti, come Paolo Poli o Mike Bongiorno o malinconiche come Alda Merini, Anna Maria Ortese.
La genialità di Federico Fellini, la sofferenza di Sandro Penna. La liaison con Fred Buscaglione, la disponibilità di Cesare Zavattini, l’esuberanza e la generosità di Claudio Villa. Incontri, un libro che, siamo sicuri, non lascerà indifferenti.
Prefazione di Elio Pecora.
Nota dell’autore al libro Incontri
Queste che seguono non sono indagini psicologiche, non sono giudizi, non sono censure, non sono incensamenti. Sono, sic et simpliciter, incontri o anche scontri. E nessuna notizia è presa da biografie o autobiografie.
Se qualche opinione sul personaggio appare tra le righe, ciò avviene senza il mio intervento e senza il mio consenso. È probabile che per la natura stessa dei fatti o per l’innata proprietà del mio linguaggio a volte sbrigativo, si possa o si voglia cadere in balia di qualsiasi interpretazione. E quindi ci si può anche ingannare.
Le persone di cui parlo sono comunque persone che ammiro, che rispetto e sulle quali, giuro, non ho mai detto una malignità. Se qualcosa del genere traspare, credetemi, non è voluta, non è perché io non desideri che il loro nome non resti per l’eternità. Come sarebbe possibile? Io l’eternità non so neppure immaginare cos’è.
I personaggi incontrati da Leila non sono state persone qualunque bensì: Anna Maria Ortese, Cesare Zavattini, Antonio Delfini, Federico Fellini, Topazia Alliata, Sandro Penna, Giulio Turcato, Alberto Moravia, Elsa Morante, Amelia Rosselli, Jolanda Insana, Alda Merini, Elio Pecora, Mike Bongiorno, Valentino Zeichen, Anna Proclamer, Fred Buscaglione, Claudio Villa, Paolo Poli, Carla Fracci, Silvano Bussotti, Franca Valeri.
L’enigma dell’ermellino di C.C. Omell
Durante una visita al museo, Andrea e Gaia, due ragazzi di undici e otto anni, finiscono in un buio deposito, dove incontrano una donna vestita in abiti rinascimentali. Si tratta di Cecilia Gallerani, la dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci, evasa dalla propria cornice perché allertata dall’assenza del suo animaletto. I bambini si offrono di aiutare la strana signora nella ricerca dell’ermellino scomparso, ma la storia ben presto si complicherà.
Passando di quadro in quadro, i due giovani galoppano attraverso capolavori della pittura, perdendosi in un mondo fatto di colore e disegni. I quadri di Arcimboldo, Van Gogh, Munch, Dalì e De Chirico sono ambienti vivi, popolati da personaggi che si muovono, respirano e che parlano! Modelli affascinanti e misteriosi, buoni e cattivi, generosi e infidi, sinceri e bugiardi, che metteranno alla prova la forza d’animo e le risorse emotive di Andrea e Gaia: due ragazzi cresciuti in un mondo di prevedibile e comoda razionalità, ora a contatto con l’imponderabile. Dovranno mettersi in gioco, investendo tutto il coraggio, la fantasia e l’umanità di cui sono capaci. Dovranno accettare quello che a prima vista sembra impossibile (ma è davvero impossibile?) e scontrarsi con eventi imprevisti: tempeste e maremoti di colori ad olio, congiure di quadri e battaglie cromatiche.