Nata nel 1996 in Francia a Saint-Priest, Gaëlle Geniller, l’autrice trae la su ispirazione dall’ illustratore Joseph Christian Leyendecker , Erté ( uno dei massimi rappresentanti dell’art déco n.d.r.) , dal disegnatore di moda George Barbier e dalla stilista Elsa Schiaparelli.
Tra i fumetti, ammira le opere di Hubert , in particolare Miss Pas Touche . L ‘artista dichiara di essere molto vicina lotte dei movimenti LGBTQ.
Nel 2018, mentre lavorava al film di animazione Funan, che narra della sopravvivenza e la lotta di una giovane madre durante la rivoluzione degli Khmer rossi in Vietnam per trovare il figlio di 4 anni strappato alla sua famiglia dal regime, viene contattata dall’editore Delcourt. I suoi primi due lavori affrontano il tema della differenza: nel 2019 presenta I fiori del Grande Fratello , che attraverso la storia di un’adolescente affronta i temi dell ‘ accettazione di sé, della differenza, del delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Nel 2021, arriva Le Jardin, Parigi.
Parigi anni ’20 del XX secolo: Rose, è un giovane ballerino che si appresta a debuttare all’interno del cabaret Le Jardin. Come tutte le sue colleghe, Rose ha il nome di un fiore, il quale gli è stato affibbiato dalla madre, proprietaria del cabaret. Un cabaret che è per lui la casa, un luogo sicuro dove vive con la sua famiglia.
Rose manifesta la suo “femminilità” che ha assorbito dalle donne con cui è nato e cresciuto, coloro che per lui sono state sorelle, amiche, confidenti ed insegnanti che adesso lo spronano ad affrontare il pubblico. Si tratta di un momento cruciale per il giovane ragazzo: quasi una seconda nascita. Rose si presenta così com’è dinanzi a un pubblico di uomini abituato ad assistere alle performance di giovani e affascinanti fanciulle, e ovviamente da questo momento non tutto sarà “facile” come prima…
Le Jardin, Parigi è un fumetto incentrato sulla ricerca di se stessi al di fuori delle etichette, dei pregiudizi e dei confini imposti da chi è sempre pronto a prendersela con il “diverso”. Rose è biologicamente un uomo, in possesso di alcuni dei tratti caratteristici che si associano al genere maschile, ma si distacca ferocemente da quei canoni.
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