Le scale che da via Foria portano a Capodimonte, sono una delle passeggiate più suggestive da fare, terminano a Capodimonte, da dove è possibile ammirare uno dei panorami più belli all’interno dell’omonimo Bosco.
Per fare questa suggestiva passeggiata, si parte dal tondo di Capodimonte che venne realizzato tra il 1832 e il 1836 dall’architetto Antonio Niccolini su commissione di Ferdinando I. Quando Carlo di Borbone scelse la collina come luogo ideale su cui costruire un palazzo reale che fungesse sia da riserva di caccia che da galleria d’arte per la collezione Farnese ereditata dalla madre Elisabetta, giungere a Capodimonte era alquanto difficile, soprattutto per i servi e i cavalli che accompagnavano gli aristocratici a palazzo. I lavori per costruire la reggia, proprio a causa di questa difficoltà, andarono a rilento. Solo con l’arrivo di Giuseppe Bonaparte e di Gioacchino Murat si riuscirà ad avvicinare Capodimonte al centro, favorendo l’urbanizzazione.
Fu così che venne costruito Corso Napoleone, una strada rettilinea che partiva dal centro, scavalcava il vallone della Sanità con un ponte e terminava in una piazza ellittica – il Tondo – da cui si diramavano una serie di tornanti fino alla reggia.
Dopo la Restaurazione, la strada cambiò nome in Via Santa Teresa degli Scalzi e in Corso Amedeo di Savoia dove Niccolini fece costruire un giardino di forma ellittica con fontane a vasca che doveva essere aggirato per poter seguire la strada verso la residenza reale.
Dopo qualche decennio fu aggiunto lo scalone monumentale in piperno che partendo dal Tondo permetteva un accesso pedonale più rapido al palazzo reale. I gradini di Capodimonte progettati dallo stesso architetto Niccolini formano oggi una splendida scalinata con diversi sedili e da un boschetto composto in parte da alberi secolari. La scala è arricchita da vasi egizi posti sui pilastri che ne segnano l’inizio e da due ghirlande