Se esistesse un premio per la migliore performance da club (anche se il Palapartenope non è propriamente un club), l’edizione del 2019 andrebbe di diritto a Clementino a.k.a. Iena White. Il rapper napoletano, che da sempre ha abituato i fan a performance di pura energia, ha dato il massimo di cui è dotato senza ombra di dubbio. Due ore e mezza di pura follia creativa, musicale e non.
Il “Tarantelle tour 2019”, così, dopo le date di Padova, Bologna, Milano, Roma, fa tappa in quel di Napoli chiudendo con i botti un anno ricco di successi, e con ancora la data di Bari (al Demodè) da recuperare. Un disco uscito nel maggio 2019 che ha sancito ormai la grandezza di un ragazzo che negli anni ha fatto una gavetta invidiabile e che, oggi, si vede ripagato di ogni sforzo. Sempre di più, infatti, sono i ragazzi che, oggi, si ispirano alla Iena bianca e questo solo grazie all’altissimo livello di qualità dimostrata in ogni singola composizione; diciamoci la verità: Clementino non si batte; non perché campano, bensì perché tra i migliori.
Una tecnica invidiabile, un’euforia fuori dal comune ed una concezione che va oltre quella del solito “concerto” o “evento”. Nulla di esclusivo, nulla di irripetibile ma tutto per tutti. Senza, forse, esserne davvero cosciente il nostro ha riportato al centro il concerto di “party”. E così che alle 21:00 si inizia con gli ospiti in opening act, Madame e Nicola Siciliano. La prima, veneta, sente il peso di un palazzetto in via di riempimento ma non si abbatte; alcuni la seguono, altri meno ma lei si diverte, si emoziona e tutto sommato porta il risultato a casa. Unico piccolo neo, magari, un po’ di problemi nell’audio che non fanno capire bene i passaggi delle sue strofe ma tant’è che non si ferma e finisce il suo set con il sorriso sulle labbra. Per il secondo, nostrano, invece, il giudizio non è proprio positivo: le canzoni non rendono, nemmeno le esegue affidandosi spesso al pubblico ed all’autotune. Dice di essere emozionato, e gli si crede, ma ciò non giustifica una scelta di esibizione alquanto discutibile. Evidentemente parliamo con un artista che ce l’ha fatta ma che avrebbe avuto proprio bisogno di qualche lezione in più a scuola. Fa nulla…tutta la platea è li per altro e invoca, sempre più spesso, quel nome…IENA.
Ore 22:15 la Iena sale sul palco e da quel momento non si capisce nulla più, nel vero senso della parola. Se artisti “dubbi” non riescono a fare uno stage diving, il rapper napoletano ne fa addirittura due. Ha letteralmente piegato il pubblico (molto compiacente) al suo volere e alle sue follie; e non gli si può dar torto…un Sold out in casa propria è sempre un momento importante e magico per un’artista. Sa come lavorare e sa come far divertire; un set lungo che copre ogni porzione di carriera accompagnato da grandi pietre miliari quali 99 Posse, NTO ed amici di nuova generazione come Peppe Soks, Tritolo Squad, Enzo Dong, e Rocco Hunt. Non contento apre il pubblico manco fosse Mosè con le acque d’Egitto per passarci in mezzo fino ad arrivare al banco mixer e continuare la performance lì; “chi sta in ultima fila, così, è come fosse nella prima. C’amma divertì tutt quant uajiu”.
Di seguito la scaletta eseguita:
- Intro
- Gandhi
- Mare di notte (dedicata a Giuseppe Di Chiara)
- Joint/Toxico/Fumo
- Dal Sud (feat Peppe Soks)
- Versi di te
- Rido (feat Tritolo Squad)
- Ragazzi fuori/La cosa più bella che ho
- Sempreverde
- Cos cos cos
- Babylon
- Don Raffaè
- Un palmo dal cielo
- Jdilla
- Ripetuclemente (feat 99 Posse)
- Quando sono lontano
- Intermezzo Raffo Art
- Dedicato a Pino Daniele
- E strad song e nostr (feat Enzo Dong)
- Smoke bong
- O’mar e sol/Capocannonieri/Maledetto sud (feat Rocco Hunt)
- Come fa/Infamous
- Il ballo dei macellai/P’ t’avè (feat NTO’)
- Daft Punk Dj set
- Luna/Chimica/Milionario
- O’ Vient/La luce
- Tarantelle
C’è stato molto di più di quanto non si legga o non si racconti in quei momenti; c’è stato un’artista che ha voluto “rendere omaggio alla sua città”, ed il pubblico ha gradito ampiamente ogni singolo frammento o segmento di spettacolo; basti pensare, come già detto prima agli stage diving o all’idea di unire musica ed arte attraverso una breve esibizione di Raffo Art (artista grafico di lunga data) durante la sua esibizione. Onnipresenti ospiti della serata (anche se solo nei ricordi di tutti) sono stati Pino Daniele e Giuseppe Di Chiara detto “Peppone”.
C’è poco da aggiungere ad una performance così brillante e di alti livelli. Unico consiglio che sento di darvi è quello di andare a vedere questo artista quanto prima possibile perchè la sede live è sicuramente la parte migliore del suo repertorio.