Annunciato durante lo scorso Napoli Comicon, il 27 dicembre arriva finalmente il volume unico IL RITORNO DELL’EMBLEMA DI ROTO. Spin-off de L’EMBLEMA DI ROTO firmato da Kamui Fujiwara, Chiaki Kawamata e Junji Koyanagi, il volume si propone evidentemente come preludio alla pubblicazione italiana della seconda stagione della serie originale, che comincerà il mese prossimo. Ambientata nel mondo di Dragon Quest, celebre saga videoludica di Yuji Horii, la serie arrivò per la prima volta nelle edicole italiane tra il marzo del ‘98 e il novembre del ‘99, raccolta da Star Comics in 21 volumi complessivi. Recentemente è stata riproposta, dalla stessa casa editrice, in una delle sue “Perfecr Edition”. Il volume contiene tre side stories inedite, incentrate su tre differenti protagonisti: il terzo discendente dei Roto, Aster; il re demoniaco Jagan, prima di rinascere come Aran; e il grande saggio Kadal.
All’epoca la serie riuscì a conquistare uno zoccolo duro di fan piuttosto fedeli, per una serie di indubbi meriti stilistici. Innanzi tutto la struttura di base, apparentemente molto semplice, che ricalca con fedeltà quella del mito eroico, e particolarmente congeniale ad uno shonen manga: un eroe predestinato dalla propria eredità ancestrale, deve compiere un viaggio per salvare il mondo dalla minaccia di un formidabile demone extradimensionale. Ad accompagnarlo, tre eroi legati alla sua missione da un antico patto. A questo plot è associato un efficace approfondimento dei personaggi, sempre raccontati con una certa e crescente complessità. La giovane età dei protagonisti (anche questa ovvia caratteristica degli shonen), dà la possibilità agli autori di descriverne la crescita, funzionalizzando le loro caratteristiche personali, paure, idiosincrasie e legami ad un intreccio discretamente elaborato. Il risultato è una sorta di “romanzo di formazione” fantasy (le virgolette sono d’obbligo), dal carattere piacevolmente corale.
Colpi di scena e combattimenti esplosivi sono messi al servizio di una narrazione dal carattere epico-mitico, nella quale la crescita e il difficile rapporto con la propria eredità è il trait d’union di personalità forti e divergenti. Particolarmente efficace e suggestivo è, per altro l’uso di alcuni topos del mito. Come ad esempio l’imposizione di un nome maledetto; l’evento del secondo battesimo nella luce come momento di redezione e riconciliazione, o il dialogo con i morti attraverso il fiume che separa il regno dei vivi da quello dei morti (comune a molte mitologie). Particolarmente suggestive dal punto di vista drammatico sono alcune invenzioni. Come nel personaggio di Jagan/Aran, l’idea del “sangue che scorre al contrario”, ribellandosi alla maledzione del nome e causando dolore (che è il modo con cui probabilmente un ragazzino dallo scarso vocabolario descriverebbe il rimorso). Il riferimento qui è quello ad una natura morale personale, che si ribella alla legge (non a caso nomos in greco) imposta da una educazione inconsciamente avvertita come iniqua. E se la dicotomia bene/male sottesa all’immagine è di una semplicità prevedibile in un prodotto per ragazzi (parte di un franchise di videogiochi, ricordiamolo), l’immagine in sé è un modo efficace di rappresentare la “doppiezza dell’essere umano”. Quel senso paradossale e inconciliabile di divaricazione etica ed emotiva, avvertito anche dal soldato Joker di Kubrick (Full Metal Jacket): quello che se ne andava in giro per il Vietnam con la scritta Born to Kill sull’elmetto e il simbolo della pace appuntato sul petto… O per dirla con Whitman: “certo che mi contraddico! Sono vasto, contengo moltitudini”.
Troppo in là con i paragoni e le speculazioni? Probabilmente sì, ma il pane sta lì apposta per essere complicato un po’. Resta, a parere di chi scrive, una gran bella storia, che vale la pena di recuperare. Sperando che dopo questo volume unico, il 2019 porti un sequel che sia vagamente all’altezza…
DRAGON QUEST SAGA: IL RITORNO DELL’EMBLEMA DI ROTO VOL. UNICO
Autori: K. Fujiwara, C. Kawamata, J. Koyanagi
Casa editrice: Star Comics
Prezzo: 14,5×21, B, col-b/n, pp. 224, con alette, € 7,00