Quando la vita frenetica e delirante inizia a starmi stretta mi ricavo qualche ora di “ricarica” in un posto che ritengo meraviglioso sia per la cornice che lo accoglie (a pochi passi dal Vesuvio che si affaccia su fantastici tramonti su Capri), sia per gli spettacolari cavalli che lo popolano, ma soprattutto per le splendide persone che lo frequentano: Il Centro Ippico Ranch Dallas.
La sua proprietaria, Candida Luccio, ci catapulterà in questa realtà introducendoci ad uno sport che, per quanto risulti essere uno dei più diffusi, ai non addetti ai lavori è ancora, ahimè, sconosciuto.
Come nasce la tua passione per i cavalli?
Devo dire che è nato tutto 30 anni fa grazie a mio marito, Carmine Cropano, che mi ha trasmesso il piacere e la passione di andare a cavallo lungo il percorso verso il Vesuvio e da li organizzare giri programmati, passeggiate ecc.; ma la vera svolta è avvenuta con l’affiliazione alla FISE (federazione italiana sport equestri) che ci ha aperto a numerose discipline (delle quali svolgiamo lezioni preparando adulti e bambini) tra cui la nostra specialità che ci ha portato molte soddisfazioni e risultati: l’Endurance.
Di che sport si tratta?
L’Endurance (il cui significato è Resistenza) consiste in corse di resistenza su percorsi di varia natura ed un chilometraggio che varia dai 2 ai 160 km a seconda delle categorie.
È una disciplina che mette alla prova la coppia cavallo-cavaliere, mantenendo prioritaria la salute del cavallo, infatti ogni 30–35 km l’animale viene sottoposto ad un’accurata visita veterinaria in cui vengono controllati: battito cardiaco, disidratazione, colore delle mucose, movimenti intestinali, respiro, lesioni e andatura, ovvero i parametri metabolici e meccanici che permettono di valutare se le condizioni del cavallo sono idonee per il prosieguo della competizione. Qualora uno o più di questi fosse fuori norma, il cavallo verrebbe “eliminato” dalla competizione.
Quali sono i pregi ed i difetti del cavallo?
Inizierò con quello che sembrerebbe un difetto: aspettarsi il tipo di affettuosità da un cavallo che avresti da un cane, è sbagliato; l’affetto non implica necessariamente un contatto è qualcosa di più “impalpabile” una connessione ancora più intima che implica stima e fiducia reciproca e profonda conoscenza; se mancano questi presupposti difficilmente un animale così sensibile accetterebbe un contatto o addirittura essere montato. Inoltre, proprio come un bambino, necessita di educazione (non coercitiva, ovvio), orari, abitudini, si perché sono estremamente “abitudinari”, ma questo non ci deve ingannare, rimangono comunque e sempre animali “liberi” nel profondo!
Come avrai capito, se dovessi descrivere un solo pregio, per me, sarebbe impossibile, per me è tutto un unico pregio!
Cosa aspettate, venite a conoscere questa splendida realtà!