Iniziamo subito con le presentazioni di rito!
Mi chiamo Alessandra, ho 22 anni e sono di Salò (In provincia di Brescia).
La mia vita è costantemente circondata dalle mie innumerevoli passioni e dai miei hobby. Non amo stare ferma se non per godermi un bel film ed ho la testa sempre impegnata in mille idee diverse che possono poi sfociare in bozze per libri, disegni e qualsiasi altra cosa possa venirmi in mente.
Nelle mie giornate quotidiane, oltre al lavoro, mi piace stare in mezzo alla natura: Non ho mai amato le grandi città e vivere in un posto come Salò rende tutto più tranquillo, visto il verde presente e lo splendido lago. Sono una grande appassionata d’arte, danza e musica. Per diversi anni ho girato con un gruppo tributi che, forse, pensandoci adesso, mi aveva già avvicinata al mondo del cosplay senza saperlo. Amo anche il mondo sottomarino, come riprova del mio non saper stare con i piedi per terra: Dai miei 9 anni mi dedico ogni estate alla subacquea, ho due brevetti e punto a diventare istruttrice, un giorno.
Non si smette mai di sognare.
Da quanto fai cosplay e quali hai realizzato fino ad oggi?
Faccio Cosplay da solo un anno e mezzo. Per ora son riuscita a portare il personaggio di Misa Amane da Death Note, Rize in versione gotica da Tokyo Ghoul, Alice Liddell dal videogioco Alice: Madness Return, Orihime Inoue da Bleach e Mary Jane Watson dai fumetti di Spiderman. Posso dire di star già lavorando ad un paio di altre idee.
Hai un nickname?
E’ una cosa buffa questa del Nickname per un cosplayer, io non ci avevo mai pensato.Forse perché no ne ho mai sentito il bisogno, ormai le persone hanno imparato a conoscermi e riconoscermi con il mio nome.
Pensandoci potrei utilizzare un soprannome che mi era stato dato da un amico: RedRose. Credo che rappresenti benissimo la mia persona e il mio carattere, un fiore delicato munito di spine.
Sei legata ad un tuo cosplay in maniera particolare?
Tra i vari cosplay che ho portato credo di aver sotto la mia ala protettiva Alice Liddell. Io e Alice abbiamo tante cose in comune, riesco a renderla bene sia a livello fisico che caratteriale (A detta dei miei amici, io sono molto più critica di loro su me stessa). Però, in tutta sincerità, il cosplay al quale sono più legata lo porterò forse alle prossime fiere, quello sarà sempre il mio preferito, per motivi strettamente personali e delicati.
Realizzi da sola i tuoi cosplay?
Non ho mai avuto una buona mano in sartoria, ho sempre preferito disegnare bozze e disegni, stare sulla carta con una matita o un pennello in mano.
Quindi al momento li faccio commissionare ma sono una gran rompi scatole: Interagisco tantissimo con le persone che lavorano ai miei cosplay e sono molto presente, si impara sempre qualcosa dagli altri.
Cosa pensi di chi ha fatto una scelta diversa dalla tua?
Io provo una profonda stima ed ammirazione per i ragazzi e le ragazze che ogni giorno passano ore del loro tempo per assemblare i loro cosplay, è una cosa che prima o poi farò anche io. Comprarli e commissionarli è semplice, ma costruire qualcosa da sé è una delle cose più belle che una persona possa fare: La creatività è un dono meraviglioso e il talento per poterla sviluppare può portare a risultati straordinari.
Hai un “dream cosplay”?
Assolutamente si e ne ho accennato giusto qualche domanda prima.
La storia che porta al mio Dream Cosplay è davvero lunga per esser scritta in un articolo e soprattutto è molto personale, basti pensare che iniziò ben 16 anni fa, quando iniziarono a raccontarmi storie sulla mitologia norrena, greca e romana.
Ed è proprio nella mitologia norrena che si trovano le origini del mio dream cosplay, passando poi ai fumetti Marvel e subito dopo ai Film: Loki, il dio dell’inganno. Ci stiamo lavorando proprio in questi mesi, è davvero un’emozione indescrivibile.
C’è qualche cosplay in cui “non ti vedresti proprio”?
Non riesco a vedermi in un cosplay che non mi esprima prima una storia, oppure in un personaggio che vedo davvero lontanissimo (in modo emotivo) da me. Per mie limitazioni date da insicurezza ed imbarazzo, non potrei nemmeno vedermi in un cosplay troppo aderente o che scopra troppo il mio corpo.
Secondo te è giusto guadagnare con il cosplay?
Non lo so, sono in questo mondo da troppo poco tempo per giudicare chi lo ha reso un lavoro. Io lo vivo come passione e come hobby, se qualcuno ha trovato il modo di unire la propria passione da Cosplayer al lavoro, non riesco a vederci nulla di male. A patto che a livello umano rimaniamo tutti uguali e nessuno s’innalzi su altri credendosi migliore. Ovviamente ogni cosa ha i suoi lati negativi, ma non sono un esperta a riguardo e come tale non posso esprimermi a pieno su determinati argomenti.
Ultimamente si parla molto degli “original”, secondo alcuni snaturano il senso del cosplay, tu come la pensi?
Snaturare il senso del Cosplay? Io ho sempre visto il far cosplay come hobby divertente basato sull’interpretazione di personaggi amati, perché dovrebbe essere sbagliato portare un personaggio che si è creato da sé e con il quale si è instaurato comunque un forte legame? Anzi, forse un legame anche più forte poiché sarebbe una vera e propria creatura del Cosplayer. Io sostengo gli Original, sono creativi, mi piacciono.
Secondo te che impatto hanno avuto i social network nella diffusione del cosplay?
Posso parlare solo per la mia esperienza personale e di come io ho vissuto il cosplay sui social network: Ottimo modo di farsi conoscere condividendo fotografie ed opinioni ma a livello di persone, queste vanno peggiorando anno dopo anno. Vedo tantissima gente pronta ad accanirsi sul primo poveretto/a che inciampa, solitamente dietro ad uno schermo, dove tutti diventano le persone più crudeli di questo mondo. Ho visto tanto odio, in parte lo riceverò io stessa, ma fa parte da sempre del mondo dei social media. Io immaginavo una community pronta ad aiutarsi l’un con l’altro.
A quali eventi hai partecipato fino ad ora?
Ho partecipato a tutti gli eventi Milanesi da quando ho iniziato a fare cosplay, come Cartoomics e Novegro.Spesso mi è capitato di partecipare ad eventi a Bologna, Mantova, Modena, Brescia, Lucca e quest’anno ho inaugurato il mio primo Rimini Comics. Ho ancora un sacco di fiere da scoprire.
Sei mai stata al Comicon di Napoli?
Non sono mai scesa fino a Napoli per il Comicon. Deve essere sicuramente un’avventura interessante e se mai avrò l’occasione vedrò di non mancare.
Progetti futuri?
Hai qualche aneddoto particolare che ti è successo in ambito cosplay che vuoi raccontarci?
Quando si fa cosplay si entra in un mondo ove si posson vedere le cose più assurde ma, nel mio caso, la cosa più strana che mi è capitata facendo cosplay è stata quella di innamorarmi.Era la prima volta che portavo un cosplay ad una fiera ed ero con un mio gruppo di amici e il mio ex ragazzo. Io e lui avevamo visto da relativamente poco l’Anime Death Note, ovviamente schierandoci dalle parti differenti: Lui fanatico team Kira ed io Team L. Quel giorno si divertiva a mettermi in imbarazzo con diversi Cosplayer e, tra le varie cose, decise di fotografarmi assieme ad un cosplayer dello stesso L, sperando di farmi fare l’ennesima figuraccia. Adesso io e quel cosplayer stiamo assieme da un anno.
Hai mai partecipato a qualche contest cosplay?
No, non ho mai partecipato perché non sono assolutamente competitiva e non mi piace mettermi in mostra. Anche se ho passato anni a ballare su un palco, non sono ancora pronta ad espormi così tanto.
Hai mai partecipato come giuria a qualche manifestazione?
Non ho nemmeno mai partecipato in giuria e non credo lo farò mai: Sono quasi l’ultima arrivata, non mi permetterei mai di giudicare chi in questo campo ci vive da molto più tempo.Per me tutti i cosplayer che mettono passione ed impegno in quel che fanno meriterebbero di vincere.
Ecco infine i contatti social di Alessandra:
Le foto appartengono ai relativi proprietari, se volete aggiunti nei credits o per qualsiasi info contattateci su cosplay@senzalinea.it