Dopo esserci focalizzati su alcuni raduni ed eventi cosplay, eccoci tornati alla consueta intervista settimanale. Direi di iniziare subito, dato che gli argomenti toccati sono parecchi!
Prima di tutto, come di consueto, iniziamo con le presentazioni!
Ciao a tutti, mi chiamo Diletta, ho 24 anni, sono una studentessa universitaria, frequento Mediazione Linguistica e Culturale (Inglese e Giapponese) e vengo da un piccolo paesino in provincia di Firenze. Cosa mi piace? Bè tutto ciò che è considerato “geek”! Sono un’appassionata sin da piccola della cultura giapponese, da sempre guardo un’infinità di anime (iniziai proprio dagli anni ’90) e leggo manga dall’età di 11 anni (il mio primo manga fu Mew Mew!). Inoltre sono un’inguaribile videogiocatrice, ho iniziato come tanti con Playstation 1, Nintendo64, Game Boy etc. fino ad arrivare al mio inseparabile computer! Prediligo come generi gli RPG (anche MMO) e gli FPS/TPS.
Come hai scelto il tuo nickname?
Ottima domanda! Il mio nickname Juniperus Auron l’ho adottato quando ho iniziato a giocare al pc ed è una fusione di 2 nomi; il primo “Juniperus” proviene dal latino “Juniperus Phoenicea” (tant’è che in alcuni giochi mi chiamo ancora così, “Auron” è arrivato dopo. es: Skyforge), che può sembrare figo e altisonante, ma non è altro che il nome latino tecnico del Ginepro Licio, ho sempre adorato il modo in cui suonano le parole in lingua latina. “Auron” invece è il nome del personaggio che più amo del mio videogioco preferito: Final Fantasy X, di cui ho anche un tatuaggio. Da fare attenzione che Juniperus si pronuncia con la i, quindi iuniperus, in molti si confondono e dicono Giuniperus!
Da quanto tempo fai cosplay e quali hai realizzato fino ad ora?
Faccio cosplay da circa 4 anni, ho iniziato con cosplay semplicissimi (il mio primo in assoluto fu Shiina da Angel Beats), mentre il primo cosplay che mi ha introdotto alla costruzione di armi, armature e accessori fu il secondo, Taokaka da Blazblue! Al momento non vanto un portfolio vasto, ma tra i miei prossimi progetti ci sono moltissimi personaggi che spero piaceranno alla community! La sfida più grande sicuramente è stata costruire lo spadone (God Arc) di Alisa da God Eater e un po’ anche la naginata realizzata per il cosplay di Ririchiyo Shirakiin da InuxBokuSS, un grande ringraziamento va anche a mio padre che da quando ho iniziato mi aiuta molto, per me il cosplay è importante anche per questo, è un’attività che ha permesso a me e a mio padre di instaurare un rapporto sicuramente più solido rispetto agli anni passati.
Ho visto che realizzi da sola i tuoi lavori, a quale sei più legata?
Sicuramente Alisa da God Eater è stato il cosplay che mi ha dato più soddisfazioni, è il primo che ho preso più seriamente degli altri e siccome ero fiera del risultato finale ho iniziato a frequentare più fiere rispetto a quelle classiche, per questo motivo ho iniziato a conoscere moltissime altre persone con la mia stessa passione e ho instaurato amicizie che spero andranno molto avanti nel tempo. Fare cosplay è anche questo, non si tratta solo di un costume, molte volte acquista significati molto più profondi. Per me Alisa racchiude dei ricordi speciali, che riguardano sia la famiglia che tutte le nuove amicizie che ho stretto. Senza contare tutta la fatica fatta nel realizzare quello spadone!
Quali sono i materiali che usi di più?
I materiali che solitamente uso di più per realizzare prop sono molto classici, polistirene, polistirolo, poliuretano, legno, chilometri di foam di qualunque spessore, gomma crepla, forex, vernici varie e Vinavil, letteralmente fiumi di Vinavil! Per chi invece ha budget più ampi, consiglio il Worbla, che è versatilissimo e molto intuitivo da utilizzare. Poi ci sono materiali minori che acquisto a seconda delle esigenze, dipende sempre da ciò che bisogna realizzare, ma alla base di un prop maker non possono mancare i materiali che ho appena elencato!
Qual è stato il lavoro più faticoso?
Mi verrebbe da dire la God Arc di Alisa che è stata sicuramente una mazzata , ma per la quantità di tempo direi che le armor giocano un bel ruolo. Non è solo prendere del foam e tagliarlo col taglierino, se vuoi fare un lavoro certosino parti prendendo un cartamodello direttamente dal tuo corpo, trasferirlo con le giuste misure su carta, dopodiché su foam e se non hai un Dremel (ragazzi il Dremel salva le vite) a scartavetrare ogni lato del pezzo a mano ci perdi veramente l’anima! Poi va inoltre termoformato e ancora altro, insomma ci sono un sacco di passaggi e se vuoi che il pezzo venga perfetto al 100% ci vuole del tempo!
Cosa pensi di chi decide di comprare o commissionare completamente i propri cosplay?
Non ci vedo niente di male, il cosplay prima di tutto è divertimento e interpretazione, finchè il costume non gareggia a livello competitivo chiunque può divertirsi mettendosi nei panni del proprio personaggio preferito! E io adoro questo clima perenne di festa che c’è in questa passione. Ricordiamoci che il cosplay è per tutti e così dovrà rimanere. L’unica cosa che mi sento di consigliare a chiunque stia leggendo è “provate”, non pensate di non essere in grado di creare qualcosa, a livello sartoriale purtroppo vanno frequentati dei corsi, ma per accessori o armature nessuno può insegnarvi, sono l’impegno e la dedizione le parole chiave, tutti sono partiti da zero con accessori orripilanti (me compresa) ma la costanza saprà ripagarvi. Magari avete comprato il costume ma l’arma ve la siete fatti da soli, anche se non è perfetta vi darà delle soddisfazioni uniche, provare per credere!
Qual è il tuo dream cosplay?
Non parliamone! C’è un personaggio che adoro alla follia di un videogioco semi-sconosciuto qua in Italia ma da riprodurre penso sia tra le armature più difficili che ho visto fino ad ora, si chiama Kusanagi (e no, non è Ghost in the Shell) ma al momento è un segreto, chi mi segue vedrà se prima o poi riuscirò a coronare il mio sogno!
In quale cosplay invece non vedresti proprio?
I costumi kawaii/gothic/loli! Sono molto carini e alcune ragazze che conosco ci stanno veramente bene, ma su di me proprio no, non esiste. Sono una ragazza molto alta (178cm) e i vestitini loli-kawaii mi stanno malissimo, non riuscirei neanche ad avere mai un atteggiamento di questo tipo. Io sono per i cosplay molto “badass” che a mio avviso su di me stanno meglio e lo preferisco pure come genere. Invidio tutte quelle cosplayer carinissime perché possono fare questo genere di cosplay con un’interpretazione splendida!
Giusto o sbagliato guadagnare con il cosplay?
A mio avviso credo che sia giusto. Però a mio avviso c’è una linea sottile che non va oltrepassata. Fare cosplay (quindi costumi, armature, armi etc) può essere un vero e proprio lavoro, perché in moltissimi casi un singolo costume per averlo completo al 100% può prendere anche un mese o più, guadagnare facendo ciò che si ama e che ci fa stare bene penso che sia la sensazione più gratificante al mondo. Ma per colpa di questo, si è anche formata una linea di pensiero che a me non piace, c’è chi entra in questa attività non per passione ma pensando di guadagnare i miliardi e diventare vip, ma la realtà delle cose è che chi fa cosplay i soldi prima di guadagnarli ce li mette. Fare un costume non è per niente economico, e purtroppo chi entra in questo mondo con questo tipo di ragionare, spesso pensa di far fortuna denigrando il lavoro e gli sforzi altrui, ho visto persone abbandonare questa passione proprio per questo motivo. Io al contrario, tendo ad aiutare chiunque me lo chieda. Guadagnare è più che giusto, purchè ci sia passione e soprattutto criterio!
A quali eventi hai partecipato fino ad ora?
Al momento ho ristretto la partecipazione alle fiere alla Toscana (dove vivo) perché sono molto più vicine e il mio budget viene speso per realizzare il costume e non anche per pernottamenti e viaggio. Ma in estate parteciperò ai Rimini Comics, quindi finalmente andrò fuori dalla Toscana. Da una parte sono molto fortunata perché la fiera più grande e famosa ce l’ho proprio qua dietro casa! Al momento ho partecipato a fiere come i Lucca Comics and Games (ci vado da quando sono piccola, c’erano giusto 3-4 tendoni e il palco era minuscolo!), la prima edizione dei Firenze Comics, La Festa dell’Unicorno, i CUSplay Pisa ed altre sempre nella zona toscana.
Qual è la tua fiera preferita?
Beh neanche a chiederlo i Lucca Comics! Hanno per me un ricordo molto speciale perché ci andavo con i miei nonni quando ero piccola, sono proprio loro ad avermi fatto appassionare alle fiere, inoltre è un evento molto grosso, c’è sempre tantissimo da fare e non ci si annoia mai, il livello dei cosplayer è molto alto, ogni anno rimango estasiata dai costumi che le persone riescono a creare. Adoro i Lucca, per me è un evento che non delude mai!
Quali sono i tuoi prossimi progetti? (Fiere e Cosplay)
Di cosplay in progetto ne ho a tonnellate! Non mi basta la mia vita per farli tutti. Al momento come work in progress ho Bishamon da Noragami (sto modificando le due pistole che porterò con il costume, questo è un lavoro relativamente semplice, solitamente cerco di mettere nell’arco di un periodo cosplay con poco lavoro da fare e cosplay con fin troppo lavoro, in modo tale da poter portare più personaggi anche in un arco ristretto di tempo, contando che prima di tutto devo studiare), Jecht genderbend da Final Fantasy X (sto ultimando l’armor per il braccio proprio in questi giorni), Mercy da Overwatch (al momento ho pronti solo i cartamodelli, aspetto di finire prima Jecht) e un original ispirato ad un personaggio di un anime, che spero di riuscire a portare a termine! Come fiere sicuramente i Rimini Comics di Luglio e i Lucca Comics, ma non mi dispiacerebbe un giorno poter partecipare a fiere come Romics o il Comicon!
Cosa consiglieresti a chi si sta avvicinando ora al mondo del Cosplay?
Potrà sembrare banale ma io vi dico DIVERTITEVI, l’anima del cosplay è proprio questa, gioia, spensieratezza e divertimento! Se sarete i primi a stare bene stringerete amicizie forti e durature. Inoltre non abbiate paura di buttarvi, nessuno è nato imparato, osate e create anche solo qualcosina del vostro costume, e se fallite non arrendetevi, le soddisfazioni più grandi derivano soprattutto da sudore e fallimenti (mi sento tantissimo Oogway, la tartaruga saggia di kung-fu panda ahahah). E come ultima cosa, siate umili e rispettosi, se qualcosa non vi riesce chiedete a chi ne sa di più, vi assicuro che ci sono moltissime persone come me pronte ad aiutarvi e a darvi qualunque tipo di consiglio! Non vedo l’ora di vedere tante facce nuove, quindi se ci state ancora pensando, cosa aspettate suvvia!
So che sei anche una gamer, puoi parlarci della tua passione e quali sono i tuoi giochi preferiti?
Eh già, sono un’appassionatissima videogiocatrice sin da quando ero piccola, tutti i bambini anni ’90 avranno iniziato con i titoloni dell’epoca, come i Pokémon (immancabili), Crash Bandicoot, Spyro, Medievil, Tekken, Final Fantasy e via dicendo (non posso elencarli tutti). Io ho iniziato proprio così, fino ad arrivare dove sono ora, il computer! Sono talmente nerd e inguaribile che ho assemblato il mio pc da gaming da sola, sono la classica ragazza che preferisce comprarsi una bella scheda video nuova che un paio di scarpe. Il mio gioco preferito è, e rimarrà per sempre, la saga di Final Fantasy, soprattutto il decimo capitolo, dopo questo titolo FF non è stato più lo stesso. Solitamente mi tengo alla larga dalle varie “gaming wars” che sono presenti in rete, io personalmente preferisco il pc perché in quanto a prestazioni lo trovo nettamente superiore alle console, senza contare che i pochi titoli esclusivi per le console non valgono la pena per me, il pc vanta free to play, indie e altri titoli che altre piattaforme non avranno mai (ma continuerò a rosicare per tutta la vita per Bloodborne!).
Ho iniziato giocando agli mmorpg e rpg (Wakfu, Skyforge, Revelation Online, Blade and Soul, Metin 2, Devil May Cry, Dishonored, Dark Souls etc) sia picchiaduro (Tekken, Mortal Kombat, Blazblue etc) che FPS/TPS (una lista infinita, dirò i principali, Battlefield Bad Company 2, Blacklight Retribution, Borderlands, Team Fortress 2, Warframe, Left 4 Dead 2, Ghost in the Shell online e adesso Overwatch!) fino ad arrivare a giochi più stupidi e divertenti da fare in compagnia dei miei amici (Speedrunners, Battleblock Theatre, Bloody Trapland etc). Adoro i videogiochi e adoro giocare in compagnia, alla fine è proprio questo ciò che ci sta alla base! E’ raro trovare ragazze che giocano e anche che se ne intendono, ma sono felice perché ultimamente ne sto vedendo molte di più.
E’ stata un’intervista molto lunga e spero che siate arrivati fino alla fine, lo so, sono un poco poco logorroica eh? Vi ringrazio per aver letto tutto quanto e spero che seguirete i miei lavori, grazie mille ancora! -Juni
Senzalinea vi ricorda infine i link social di Diletta:
Le foto di Diletta sono di: