Guardandolo sembrerebbe quasi di avere a che fare con un estinto dodo, in realtà il Balaeniceps, o Becco a Scarpa, è l’unico vivente della famiglia dei Balaenicipitidae.
Facile capire il perché del nome, un grosso e disarmonico becco somigliante ad uno zoccolo olandese, che caratterizza questo uccello che popola le paludi dell’Africa orientale.
Si tratta di volatili veramente grossi: l’altezza può, in alcuni esemplari, superare i 150 cm ed il peso arrivare a 7 kg.
I piedi sono larghi, ma non palmati perché gli occorrono per farsi strada tra le piante palustri.
Solitamente il colore è tra il blu ed il grigio negli esemplari adulti, più scuro e tendente al marrone nei “cuccioli”, il grosso becco invece è di colore grigio, quasi argenteo e si sviluppa completamente nella sua grandezza quando il “pullo” raggiunge i 50 giorni.
Nonostante la mole sono assolutamente in grado di volare, tenendo però il collo retratto; preferiscono stanziare, vivere sul suolo dove si riproducono ed alimentano, ma in caso di pericolo sono pronti a volare e rifugiarsi sui rami.
Si tratta di una specie presente da lungo tempo sulla terra, ci sono fossili riconducibili all’Olocene inferiore. Nel 1850 Gould lo classificò come Balaeniceps, dal latino, testa di balena; inizialmente venne accomunato alle cicogne, invece recenti studi li collocano, grazie al DNA come “pelecaniformes”.
Si tratta di animali solitari e riservati che non amano essere disturbati e che tendono facilmente alla fuga, anche tra esemplari della stessa specie mantengono le distanze, nutrendosi di pesce e vertebrati di piccole dimensioni (rane, serpenti, lumache, tartarughe ecc).
Solitamente sono docili e difficilmente attaccano se minacciati.