Che sia il cambiamento climatico o una gestione incapace per far fronte al terrificante e devastante incendio che ha colpito Los Angeles lungo la West Coast degli Stati Uniti, sta di fatto che le scene che arrivano descrivono un inferno di fuoco che ha travolto numerose abitazioni, anche di lusso, completamente frantumate dal fuoco divampato e accentuato dal vento che non sembra arrestarsi.
Tra le prime immagini giunte in Italia da oltreoceano, quelle di Elisabetta Canalis, da anni abitante della Città degli Angeli, sono apparse subito nella loro gravità, si vedeva questa immensa colonna di fumo ed in lontananza le fiamme color fuoco che mangiavano la città, tempio di bellezza e ricchezza.
Ad oggi, ll numero delle vittime confermate degli incendi è di 16, seondo quanto confermato dalle autorità locali dello Stato della California. Cinque dei morti sono stati trovati nella zona dell’incendio di Palisades e 11 nella zona dell’incendio di Eaton.
Almeno tredici persone risultano tuttora disperse, secondo lo sceriffo della contea di Los Angeles Robert Luna.
Le fiamme iniziate martedì scorso hanno raso al suolo 15.000 ettari, con almeno 12.000 edifici danneggiati e oltre 153.000 cittadini coinvolti che hanno ricevuto dalle autorità l’ordine di evacuazione.
Finita la tregua dei venti di Santa Ana: un nuovo fronte di raffiche da 80 km l’ora è tornato a soffiare su parte delle contee di Los Angeles e Ventura. Un altro fronte di venti ancora più violento è atteso da lunedì a mercoledì. Intanto, “i venti si stanno rafforzando a Los Angeles, la situazione è ancora molto pericolosa“, ha detto Deanne Criswell, direttrice della Fema, la protezione civile americana, in un’intervista alla Cnn.
C’è poi l’emergenza fumo: con l’aria sempre più irrespirabile, è stata dichiarata un’emergenza per la salute. Secondo Carlos Gold, un esperto dell’Università di California a San Diego, il fumo potrebbe far salire i livelli di mortalità nella già inquinata Los Angeles del 5-15 per cento con particolari margini di rischio per persone immunodepresse, anziani e bambini.
E crescono la rabbia e le polemiche fra i residenti per la gestione dei roghi, che hanno distrutto oltre 10mila edifici non solo abitazioni ma anche capannoni, ristoranti e roulotte. causando danni per 150 miliardi. Le star si mobilitano. Sharon Stone e Halle Berry hanno donato abiti, Angelina Jolie sta accogliendo in casa amici sfollati. Messico e Canada inviano aiuti. Anche Zelensky ha offerto l’invio di pompieri ucraini per domare le fiamme inarrestabili.
Il governatore Newsom ha ordinato un’indagine sulla carenza di acqua e invitato Trump, che lo ha accusato di cattiva gestione, prendendosela con la politicia di difesa di una specie protetta di pesciolino del fiume, specie a rischio di estinzione che si ritrova solo in queste zone. Secondo il neo presidente degli Stati Uniti, la politica protezionista di questa specie sarebbe all’origine del disastroso incendio, per la cattiva gestione dell’uso delle acque del territorio che soprattutto in questa fase sono state carenti per quantità facendo degenerare velocemente la situazione.
Di ieri, la dichiarazione “Gl incendi stanno ancora bruciando a Los Angeles” e “i politici incompetenti non hanno idea di come spegnerli”. lo scrive su Truth Social. “Migliaia di magnifiche abitazioni sono andate e molte altre saranno presto perdute. C’è morte dappertutto. Questa è una delle peggiori catastrofi della storia del nostro Paese“, aggiunge Trump, “semplicemente loro non sono in grado di spegnere i roghi. Che cosa hanno di sbagliato?“.
Ai più, questa accusa sembra un pretesto trumpiano per colpire ulteriormente una terra già distrutta attraverso il mal governo di chi dovrebbe curarla e proteggerla.
In realtà, le cause sono molte e si intrecciano l’una con l’altra: ABC News parla di una “tempesta perfetta” tra meteo e condizioni climatiche. Rachel Cleetus, direttrice delle politiche per il Programma Clima ed Energia presso la Union of Concerned Scientists, ha spiegato che la situazione è precipitata a causa dell’intersezione tra venti di forza vicina a quella di un uragano (fino a 100 mph), bassi livelli di umidità e costanti condizioni di siccità. Così, “cercare di contenere l’incendio in condizioni di vento era insostenibile” e “mantenere le persone al sicuro era l’obiettivo numero uno”, aggiunge Lenya Quinn-Davidson, direttrice del team di esperti in ricerca sugli incendi dell’Università della California per l’Agricoltura e le Risorse Naturali.
La situazione continua di ora in ora ad essere drammatica, con migliaia di famiglie sfollate che hanno perso tutto, che hanno visto la propria casa bruciare e radere al suolo, sbriciolata sotto le fiamme.
Secondo i media americani, le grandi compagnie assicurative, coinvolte nei procedimenti risarcitori, si preparano a perdere 20 miliardi di dollari per gli incendi di Los Angeles con considerevoli problemi di solidità finanziaria per molte di esse. L’incendio che costerà di più sarà quello di Palisades, secondo le stime di JP Morgan, una zona benestante dove il costo medio di una casa è di circa 3 milioni di dollari e i proprietari pagano fino a 40 mila dollari all’anno per assicurare le loro proprietà.
A tutto questo si aggiunge, come purtroppo nelle peggiori disgrazie, la presenza assurda degli sciacalli in azione tra le macerie alla ricerca di ricchezze e possibili bottini, soprattutto in luoghi come questi ritenuti prestigiosi per la presenza di personaggi, appartenenti alla schiera dei ricchi e famosi.
Secondo il capitano Mike Lorenz del dipartimento di polizia di Los Angeles, infatti, gli agenti stanno individuando saccheggiatori nelle aree di evacuazione obbligatoria, con sette arresti effettuati negli ultimi giorni. “Il saccheggio è un problema, il numero degli arresti è in continua crescita” – queste le dichiarazioni – “Stiamo catturando i saccheggiatori all’interno della zona, ma stiamo proteggendo l’area sempre meglio ogni singolo giorno. Abbiamo anche arrestato due persone che in realtà si spacciavano per vigili del fuoco mentre entravano e uscivano dalle case”, ha precisato.
Alcuni residenti che sono dovuti scappare per la paura hanno assunto guardie di sicurezza private per proteggere ciò che restava delle loro case.
Opera tuttora il coprifuoco in tutte le zone di evacuazione obbligatoria, per proteggere la proprietà e prevenire furti con scasso o saccheggi, spiegano le autorità. I trasgressori del coprifuoco saranno soggetti all’arresto e la condanna potrebbe comportare una multa fino a 1000 dollari o il carcere.
Quale che sia stata la causa concatenante di una tragedia simile che continua a non arrestarsi che sia incapacità politica come denunciato da Trump, cambiamento climatico come accusano le autorità locali, forte siccità per gli esperti o addirittura piromani in azione come serpeggia in alcune dichiarazioni di denuncia degli abitanti del posto, la situazione non è ancora rientrata e non si conosce ancora la possibile evoluzione.
Tutto dipenderà dalle condizioni climatiche e dalla furia dei venti dei prossimi giorni.
Inimmaginabile il dolore di chi ha perso tutto, di chi ritrova solo macerie al posto della sua casa o della sua azienda, una vera e propria strage in diretta mondiale di bellezza, paesaggio, ricchezza e umanità…anche perchè nonostante la sua nomea prestigiosa e patinata, gran parte delle vittime e delle famiglie danneggiate appartengono – ironia della sorte – alla classe media. Diversi italiani sono stati coinvolti nei roghi, distruggendo il sogno hollywoodiano che avevano inseguito; e c’è anche chi ha aperto le proprie case o i propri ristoranti – come un noto ristoratore italiano – che sta preparando pasti per chi non ha più nulla.
Vediamo il meteo cosa porterà e se l’incendio sarà definitivamente domato.
Nel frattempo, il governatore della California, Gavin Newsom, ha firmato un ordine esecutivo per sospendere le leggi ambientali al fine di facilitare la ricostruzione nelle aree devastate dagli incendi. “Una volta domati gli incendi, coloro che hanno perso le loro case e le loro attività devono essere in grado di ricostruire rapidamente e senza ostacoli. L’ordine esecutivo che ho firmato oggi contribuirà a ridurre i ritardi legati alle autorizzazioni, un primo passo importante per consentire alle nostre comunità di riprendersi più velocemente e con maggiore forza“, ha annunciato il governatore che ha anche assicurato che estenderà le tutele contro le truffe sui prezzi dei materiali da costruzione, dei servizi di stoccaggio, dell’edilizia e di altri beni e servizi essenziali fino al 7 gennaio 2026 in tutta la contea di Los Angeles.
Ora è tutto nelle mani di un soffio di vento!