Pubblicato da Olisterno Editore per la collana “Il Personaggio” di Autorinediti e stampato da Grafica Elettronica, il libro è finalmente disponibile nelle librerie e negli store online, tra cui Amazon e il sito ufficiale di Autorinediti.
Conosciuto al grande pubblico come “L’Uomo elastico”, attore e personaggio TV, Nunzio Bellino convive con la Sindrome di Ehlers-Danlos, una rara patologia genetica che rende la sua pelle estremamente estensibile. Una condizione che, da un lato, lo ha reso vittima di pregiudizi e bullismo, ma dall’altro gli ha permesso di emergere come simbolo di resilienza e determinazione.
Nel libro, Bellino racconta senza filtri la propria infanzia, i momenti di sconforto, l’isolamento vissuto a causa della sua condizione, ma anche la rinascita personale e professionale. Dalle aule scolastiche segnate dalla crudeltà dei compagni, fino al successo nel mondo dello spettacolo e del cinema. A impreziosire il volume, l’introduzione è a cura del giornalista Sante Cossentino, mentre la prefazione porta la firma del giornalista Giuseppe Nappa.
“La fragilità può trasformarsi in una forza straordinaria”: questo il messaggio che Bellino lancia con forza, accompagnando il lettore in un viaggio tra sofferenza, sogni infranti e rinascita.
- Per chi non conoscesse ancora la Sindrome di Ehlers-Danlos, ce ne volete parlare?
Nunzio Bellino:
La Sindrome di Ehlers-Danlos è una malattia genetica rara del tessuto connettivo. Significa vivere ogni giorno con dolori, lussazioni frequenti, pelle fragile, fatica cronica. È una battaglia silenziosa, costante, che però non deve spegnere la voglia di vivere e lottare.
Giuseppe Cossentino:
Quando ho incontrato Nunzio, non conoscevo questa sindrome. Scrivere con lui mi ha permesso di entrare in una realtà poco raccontata. La Sindrome di Ehlers-Danlos è una malattia invisibile, ma devastante. Ed è anche per questo che abbiamo deciso di portarla alla luce inizialmente attraverso un’opera cinematografica Elastic heart ed ora attraverso un romanzo autobiografico che dà ampio respiro a questa tematica medica.
- In che modo questa patologia ti condiziona?
Nunzio Bellino:
Condiziona ogni gesto, ogni scelta. Il corpo ti limita, ma la mente e il cuore devono restare liberi. Ogni giorno faccio i conti con dolori, instabilità, stanchezza, ma continuo a costruire il mio percorso con dignità e forza.
- Come nasce e si compone un libro a quattro mani?
Nunzio Bellino:
Nasce dall’incontro tra due visioni e due sensibilità. Io ho portato la mia storia, le emozioni vere, i ricordi. Giuseppe ha saputo ascoltare e trasformare tutto questo in un racconto strutturato, toccante e universale. Scrivere a quattro mani ha significato per me anche fidarmi, aprirmi e mettere a nudo la mia anima con la certezza di essere accolto.
Giuseppe Cossentino:
Scrivere con Nunzio è stata un’esperienza umana e professionale intensa. “Cuore elastico” ha un’anima narrativa, ma anche giornalistica: il libro ha un taglio cronachistico perché nasce dall’osservazione e dalla ricostruzione fedele di una storia vera.
Ringrazio di cuore Olisterno Editore per aver creduto nel progetto, e i giornalisti Sante Cossentino, autore dell’introduzione, e Giuseppe Nappa, che ha firmato la prefazione con grande sensibilità e competenza.
Il romanzo autobiografico di Nunzio nasce anche come naturale approfondimento del cortometraggio “Elastic heart”, ispirato alla sua storia, oggi disponibile su Amazon Prime Video nella rassegna nazionale cinematografica The Ticket Show.
Infine, è fondamentale ricordare che Cuore elastico è un progetto solidale: i proventi saranno devoluti alla ricerca sulle malattie rare, per trasformare la testimonianza in aiuto concreto.
- Senza raccontare troppo, com’è stata la tua adolescenza?
Nunzio Bellino:
Un periodo molto duro. Ho vissuto il bullismo, l’isolamento, la difficoltà di spiegare una malattia che non si vede. Ma è anche in quel dolore che è nata la mia voglia di riscatto, di testimonianza, di rinascita.
- Il complimento più bello che ti hanno fatto?
Nunzio Bellino:
“Mi hai dato forza.” Quando qualcuno mi dice che grazie al mio racconto è riuscito a reagire, allora so che tutto il mio dolore non è stato vano.
- Cos’è la resilienza per te?
Nunzio Bellino:
La capacità di piegarsi senza spezzarsi. È cadere cento volte e rialzarsi cento e una. È sapere che la fragilità non è debolezza, ma una forma di forza diversa, più profonda.
- Il capitolo più difficile da “buttare giù”?
Nunzio Bellino:
Il più duro è stato raccontare gli episodi più intimi e dolorosi: l’abuso, il senso di solitudine, l’impotenza. Scriverli è stato come riattraversarli, ma era necessario per liberarmi e per aiutare chi legge a non sentirsi solo.
Giuseppe Cossentino:
Da autore, il capitolo più difficile è stato proprio quello in cui ho dovuto raccontare il trauma vissuto da Nunzio. Tradurre in parole un dolore così profondo, senza tradirlo, senza renderlo troppo crudo ma nemmeno edulcorato, è stato un equilibrio delicato. Ho scritto con rispetto, con empatia e col cuore.
- Chi è oggi Nunzio?
Nunzio Bellino:
Sono un uomo consapevole del proprio percorso, delle cicatrici e della forza che ne è nata. Sono oggi un attore ed un personaggio pubblico, ma prima di tutto una persona che non si è lasciata definire dalla malattia. Combatto ogni giorno, non solo per me ma per tutti coloro che, soffrono di patologie rare ed hanno subito atti di violenza, discriminazione e bullismo.
- A chi dedichi questo volume?
Nunzio Bellino:
A chi lotta nel silenzio, a chi è stato emarginato per la propria diversità, a chi ha sentito il dolore ma non ha mai smesso di cercare luce. A chi, come me, ha un cuore elastico: si piega ma non si spezza.