Non c’è niente da fare, questo 2020 ha deciso davvero di essere un anno sfortunato fino alla fine. Il Coronavirus, in tutti questi mesi, ha sconvolto le nostre vite, generando un impatto negativo enorme, non solo ovviamente sul sistema sanitario che è andato in affanno, ma anche sul tessuto economico. Tra le categorie maggiormente colpite dalle restrizioni, resesi necessarie per limitare la diffusione del virus, ovviamente ci sono tutte le attività a diretto contatto con il pubblico, come i ristoratori. Non bastava, dunque, la pandemia ad abbattersi sulla produzione, nella notte di lunedì, come sappiamo, per i ristoranti e le pizzerie del lungomare di Napoli è arrivata anche una fortissima mareggiata a complicare le cose. Molti esercizi, infatti, per i danni subiti, non riusciranno a riaprire per il 7 gennaio, ovvero la data prevista per le riaperture in tutta Italia. L’acqua, con la sua irruenza, è arrivata fin dentro i locali distruggendo gli interni, oltre che le installazioni esterne. Problemi consistenti, inoltre, si sono avuti pure per stabilimenti balneari di via Partenope e Posillipo.
”Abbiamo avuto l’ultima mazzata sulla testa, il mare ha distrutto tutti i gazebo dei ristoranti che si trovano sul lungomare Caracciolo e in particolare di quelli nel tratto tra le scale di via Chiatamone e la sede del Centro congressi dell’ ‘Università Federico II, in via Partenope. Qui le onde hanno rotto il muretto, eliminando ogni barriera tra il mare, la strada e i ristoranti. Nulla è rimasto in piedi. L’acqua è entrata fin dentro i locali danneggiando arredi, attrezzature e cucine. Parliamo di centinaia di migliaia di euro di danni”. Queste le parole di Antonino Della Notte, presidente di Aicast, nonché ristoratore.
Oltre alle attività ricettive e commerciali, sono stati seriamente compromessi, come fatto sapere anche da una nota del Comune, pure i parapetti dei marciapiedi nel tratto da Piazza Vittoria alla sede universitaria, le auto e le strade. Basti pensare che sono stati oltre 70 gli interventi dei vigili del fuoco. Via Partenope è restata chiusa anche nelle prime ore di ieri mattina, per consentire la rilevazione dei danni e il ripristino della viabilità dopo aver rimosso tutti i detriti.
Nelle scorse ore, sui social sono stati pubblicati numerosi video impressionanti in cui si vede come la potenza devastante del mare abbia in più punti invaso la carreggiata, portando sull’asfalto molti detriti e creando grandi problemi alle auto in transito.
La Natura ancora una volta, ci ha rivelato quanto possa essere dura. Eventi di questo tipo, a quanto pare, stanno diventando sempre più frequenti nell’area del Mediterraneo, per via degli sconvolgimenti climatici che interessano il pianeta e sui quali ricade pure la responsabilità dei comportamenti irrispettosi e scellerati degli uomini nei confronti dell’ambiente. Auguriamo agli operatori economici del lungomare di poter ripristinare al più presto i loro spazi e lanciamo anche noi un appello affinché in tal senso siano, come è giusto che sia, pienamente sostenuti dalle istituzioni.