Boreale, al secolo Alessandro Morini, ha pubblicato lo scorso 26 marzo il singolo Meraviglia, prodotto da Marta Venturini e lanciato dall’etichetta Rumore di Zona, registrato e mixato presso lo StudioNero di Roma. Questo è il quinto singolo del cantautore dal passato punk, mischiandolo ad un nuovo pop elettronico. A maggio del 2019 esce il singolo di debutto Maggio Novantasei, seguito dai singoli Maremoto (agosto 2019), Niente (settembre 2019), Kilometri (dicembre 2019) e Meraviglia (marzo 2020).
Un cantautore unico che sintetizza contrapposizioni mai contraddittorie e che racconta di un viaggio, non fisico ma immaginario, nei colori delle emozioni, colori tenui e forti allo stesso tempo, un viaggio all’interno di se stessi piuttosto che in un posto specifico: l’aurora come un nuovo inizio, una rinascita, che trova forza e motivazione dallo stesso senso di vivere.
«”Meraviglia” è il titolo di una canzone nuova, una storia vissuta intensamente tra malinconia e stupore, scritta di getto e con tanta pancia. Quando la notte non prendi sonno e non riesci a chiudere occhio, quando pensi a tutte quelle cose che hai perso e a tutte quelle che ancora hai, quando pensi a quella rivoluzione che avevi messo in piedi perché eri convinto che avresti cambiato davvero tutto, quando quei sogni appesi ad un filo cadono giù, quando alla fine comunque la meraviglia è la cosa più vera che ti rimane e capisci che una rivoluzione ha senso solo se a farla si è insieme».
Com’è nata la decisione di lasciare la band “Mary in June”? Quanto ti è pesata questa scelta?
Ricordo che tutto è nato durante la fine del tour con i Mary, era il tour del disco “Tuffo” e avevo iniziato a scrivere cose nuove e un po’ diverse, era cambiato il mio modo di scrivere, sentivo forse il bisogno di un nuovo percorso, stavo scrivendo testi molto più intimi e personali e l’approccio era sicuramente meno punk rispetto al passato, e da lì a poco è nato Boreale. Mi manca un po’ la realtà da band che vivevo prima, ci ho messo un po’ prima di decidere, ma dovevo prendere una scelta e forse questa era quella più giusta. Non è detto però che non faremo qualche altro concerto insieme
Sei al tuo quinto singolo. A quando l’uscita del disco?
Sarebbe dovuto uscire a gennaio/febbraio, ma causa emergenza coronavirus abbiamo dovuto slittare tutto, credo uscirà a settembre/ottobre, staremo a vedere.
Quali sono le tue influenze musicali? A quale artista ti ispiri maggiormente?
Diciamo che negli anni ci sono stati vari artisti che hanno caratterizzato il mio modo di scrivere o che comunque mi hanno sempre affascinato, uno su tutti è Lucio Dalla, che ascolto da quando ero bambino, ma anche tutto il resto di cantautori italiani quali Adriano Celentano, Gianni Morandi, Ligabue, Vasco Rossi, De Andrè, Rino Gaetano, Venditti, Gaber, e poi c’è tutto quel mondo più o meno elettronico e non come i Tame Impala, James Blake, Bon Iver, Coldplay, Lcd Soundsystem, Apparat, Drake, Kanye West, Salmo, Brunori etc etc
Qual è il messaggio che vuoi comunicare ai tuoi fans?
Posso dire loro di star tranquilli, perché il disco sarà molto bello e tra l’altro sto preparando alcune sorprese che usciranno nei prossimi giorni.
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