Una ragazza gioviale, serena e sempre sorridente; ecco chi è Micaela Tempesta. Altro gradito ospite ai nostri microfoni durante la kermesse musicale del Discodays. Non è sempre facile entrare in sintonia con la musica, ma con la giusta chiave tutto diventa possibile, ed ecco quindi come divenire tutt’uno con l’idea di creazione assoluta.
Buona Lettura
Giuseppe
- La prima domanda è un po’ emblematica: “Scrivo canzoni per non picchiare la gente”…meno male; cosa cela questo monito? Diciamo che non ho un bellissimo carattere; sono molto irascibile e questo paradossalmente mi aiuta a scrivere meglio. Non amo creare problemi, e quindi, quando sento di star per scoppiare, mi metto lì a scrivere. Questa cosa paradossalmente aiuta il mio processo compositivo.
- “La musica è un lavoro, rispettateci”… Oggi esiste la gratuità della musica, nel senso che se apri Spotify o Youtube hai un infinità di possibilità di ascoltare musica gratuitamente, e questo è anche un po’ il concetto che portano avanti i giovani; per loro la musica non merita di essere pagata.
- Ho notato in te, un grande animo…è come se nelle tue parole ci fosse molto più di quello che effettivamente dici; come riesci a inserire queste sensazioni nelle canzoni? Le canzoni sono come un colpo di tosse; un gesto improvviso che non si può fermare…questa cosa ti arriva e tu la esterni, ecco. Dopo, ovviamente, questo processo si evolve in una stesura più accurata; si lavora, si aggiusta e si aggiorna il contenuto.
- Oggi ci hai presentato un po’ del tuo primo e nuovo lavoro; cosa ci puoi raccontare in merito? Beh come hai potuto ascoltare, è un lavoro molto variegato nella musica. Il tema che si mostra in gran parte è “l’amore”, che ho trattato attraverso ritmi in alcuni punti più lenti, in altri più veloci; dipende dal messaggio che vuoi lanciare…quando vuoi parlare, per esempio di Napoli, il ritmo non può che essere energico, no? Di sicuro è un melting pot improntato al nero; ci siamo ispirati alla musica americana black…al R’n’B, al hip hop mantenendo comunque l’impronta napoletana che ci contraddistingue sempre.
- Volendo allargare un attimo il discorso; come credi sia cambiata la musica? Beh la musica è cambiata in tanti sensi; ti basti pensare che prima dovevi imparare a suonare uno strumento, mentre oggi esistono delle piccole macchine che ti danno la possibilità di ricreare tutto anche senza effettivamente saper suonare. La cosa necessaria non è più conoscere lo strumento, ma essere versatile in quanto poi con la pratica riesci ad acquisire le dovute competenze. Esiste quindi una dualità di creazione della musica, o la crei suonando, o la crei programmando.
- Domanda di rito: Discodays, festa del vinile; che rapporto ha Micaela con il vinile? Mi piace affermare di “venire dal futuro” nel senso che, pur amando il vinile per la sua storia, e per la sua importanza, se ho un vagone di musica racchiusa in un quadratino sono più contenta. A me piace viaggiare leggera, e ho una visione meno materialistica della musica. C’è chi ama tornare a casa, mettere su il vinile e sedersi in poltrona ad ascoltarlo e ci sono io, che amo avere musica sempre in ogni momento. Credo che avere la possibilità di sedersi ad ascoltare musica sia un po’ come un lusso ecco; hai un lasso considerevole di tempo da poter dedicare a questo. Io invece sono sempre in movimento quindi non ho questa possibilità, e prediligo un altro tipo di supporto.In tema di musica posso dirti che mi ritrovo molto legata a “Miseducation of Lauryn Hill” per il semplicissimo motivo che quando lo ascolto sento di vivere delle buone vibrazioni, è, diciamo, il disco che mi appacia col mondo.
- Ultima domanda; cosa dobbiamo aspettarci da Micaela per il futuro…che progetti ci sono e dove sarà possibile sentirla? Di progetti futuri ne ho due; il primo ovviamente è quello di portare in giro questo mio album d’esordio; stiamo organizzando delle serate e degli eventi per poterlo promuovere. Il secondo progetto, invece, è un po’ più complesso, in quanto vorrei iniziare a produrre artisti. Io amo la musica, ed amo i giovani che vi si affacciano quindi sto cercando di lanciarmi nel campo della produzione al fine di poter scoprire e promuovere nuovi talenti.
Credo che Micaela sia una degli artisti, delle persone, che più mi hanno impressionato per il modo complesso e al contempo lineare che ha di fare musica. L’esibizione è stata accattivante e al contempo serena…era come essere in balia dei cambiamenti, sapete? La musica andava, e la mia testa viaggiava in vari orizzonti dietro la sua voce.
Potrete ascoltare questo suo disco sulla piattaforma digitale di Spotify, anche se alla prima occasione utile vi consiglio di comprarlo in quanto davvero merita, avere quel pezzo. Invece per seguire Micaela vi fornisco il link alla Pagina Ufficiale Facebook sempre aggiornato su eventi, date e tutto il resto. Ah e soprattutto seguitela perché la bellezza, in lei, non è solo nelle canzoni…ma anche nelle cose che pensa quotidianamente…potreste ritrovarvi sorpresi, fidatevi