Stupisce ancora Carlo Ancelotti: nella gara del dopo-Anfield si presenta nell’ “accogliente” Sardegna Arena privandosi contemporaneamente di Mertens, Insigne, Hamsik e Callejon. Le vedove di Sarri si sarebbero stracciate le vesti se gli azzurri non avessero colto una vittoria meritata seppur arrivata solo allo scadere. A loro comunichiamo, inoltre, che, dal raffronto degli ultimi due campionati, il Napoli ha solo un punto in meno rispetto allo scorso anno. Certo la classifica è diversa a causa dello strapotere Juve che continua a macinare (?) vittorie seppur con i soliti e indiscutibili aiuti dall’alto: mai come quest’anno il Var (o la Var) sta decidendo le sorti del torneo: interviene per annullare gol per fuorigioco di un centimetro (magari in azioni precedenti), sorvola come se nulla fosse su falli da rigore solari come quello di Alex Sandro su Zaza, Matuidi su Belotti o Florenzi su Pandev. Non sappiamo come sarebbe la classifica con un uso proprio della tecnologia, la Juve sarebbe avanti, certo, ma probabilmente gli otto punti attuali sarebbero almeno dimezzati. Ma tant’è.
Dicevamo del turnover: davanti a Ospina ci sono, da destra a sinistra, Ghoulam, Maksimovic, Koulibaly (capitano) e Malcuit, in mezzo Ounas, Diawara, Zielinski, Allan e Fabian che appoggia Milik. Il primo tempo è brutto, nessuna occasione, giropalla lento e nessuno sbocco offensivo per il povero Milik che vaga solitario tra le strette maglie degli isolani.
Ma nel secondo tempo gli azzurri si scuotono: nei primi dieci minuti tre occasioni del Napoli, con Fabian protagonista che prima con una grande giocata pesca Milik (anticipato), poi sbaglia il piattone su assist di Malcuit. La terza occasione è per Milik che spara fuori dopo una bellissima azione rifinita da Zielinski.
Il Cagliari resiste con tutti i mezzi a propria disposizione, comprese delle assurde e infinite perdite di tempo che fanno arrabbiare Maksimovic e Insigne (ammoniti). Già perché intanto la girandola dei cambi ha visto entrate Mertens (per lo spento Diawara), Insigne (per Ounas, vivace ma troppo impreciso) e Callejon (per Malcuit). Le speranze di vittoria del Napoli sembrano morire sulla traversa colpita da Milik su cross di Mertens. Ed invece, proprio il polacco, con una magnifica punizione all’alba dei sette minuti di recupero concessi, realizza il gol vittoria scatenando la gioia dei tifosi azzurri presenti.