Moltissime persone vivono tutti i giorni il sogno di diventare imprenditori di successo e dopo un inizio di carriera come dipendenti decidono di mettersi in proprio e avviare la loro attività indipendente.
Purtroppo i dati in Italia non sono proprio dei più incoraggianti: la gran parte delle imprese fallisce entro 3 o 5 anni e solo poche riescono a prosperare e ad avere vita lunga.
Questo accade perché moltissimi imprenditori commettono degli errori molto comuni e nelle prossime righe cercheremo di analizzare quelli più frequenti, in modo da mettervi in guardia nel caso in cui stiate facendo le opportune valutazioni per aprire la vostra azienda.
La mancanza di un posizionamento sul mercato
L’errore più comune che viene commesso è quello di lavorare per anni come dipendenti, acquisire capacità e poi aprire un’azienda che è l’esatta copia del vecchio posto di lavoro nel quale si era assunti.
Magari si avvia l’attività con la convinzione di portare via dei clienti al nostro vecchio titolare, ma spesso e volentieri questa scelta naufraga a causa di un errore concettuale che non permetterà mai all’azienda di prosperare.
Creando una copia di un’altra azienda, l’unico modo che abbiamo per far acquistare i clienti da noi è quello di ridurre i prezzi, con conseguenti danni alla nostra marginalità e ai nostri utili.
Un’azienda dovrebbe riuscire a fornire un motivo per acquistare che non sia solo legato ai prezzi e questo significa avere un posizionamento che porterà i clienti a sceglierla.
Per riuscire a creare un posizionamento per la nostra impresa dovremmo porci una domanda: esiste un motivo per il quale un cliente dovrebbe scegliere me piuttosto che un mio concorrente?
Se la risposta è affermativa e non include il concetto di “qualità” allora possiamo procedere e fare in modo che questo fattore distintivo si diffonda sul mercato, altrimenti sarebbe meglio riflettere sulla nostra scelta.
Il business model e il business plan
Altro fattore che porta un neo imprenditore a vivere enormi difficoltà nel medio periodo è quello relativo alla mancanza di un business model e un business plan.
L’apertura di un’azienda comporta spesso degli investimenti sostanziosi e la mancanza di una pianificazione per gestire il denaro, comprendere quando saranno effettuate le vendite, quando si incassa il denaro, quanto tempo si rimarrà esposti e quali siano le procedure di marketing e vendita porterà l’imprenditore a vivere enormi difficoltà.
È fondamentale avere un business model efficace e un business plan che possa fornire la mappa sulla quale fondare tutta l’azienda. A tal proposito ci sentiamo di suggerirvi di leggere questo articolo di approfondimento sui modelli di business dal sito web b-plannow.com.
Senza marketing è difficile vendere
Per stabilizzare l’azienda e vedere il rientro del proprio investimento è necessario incassare del denaro generando vendite.
All’apertura è quasi impossibile avere dei clienti sui quali basare la tecnica di marketing più vecchia del mondo, cioè il passaparola.
Per questo motivo è fondamentale conservare del budget per implementare delle efficienti strategie di marketing online e offline in modo da raggiungere molto velocemente i nostri potenziali clienti per generare le prime vendite.
Il marketing non è un concetto astratto utile solamente alle big company, ma anche alle piccole aziende e attività locali che vogliono acquisire clienti e fa parte del processo di vendita in quanto è fondamentale per comunicare il nostro posizionamento (di cui abbiamo parlato in precedenza) in modo che i clienti ci conoscano e non scelgano i nostri prodotti o servizi solamente sulla base del prezzo.