Di cosa si tratta?
Monster Energy Supercross 3 è il gioco ufficiale dello spettacolare campionato AMA Supercross, particolarmente popolare negli States. Questa versione videoludica del campionato a stelle e strisce è firmata, ancora una volta, dalla software house milanese Milestone specializzata da oltre un ventennio nella produzione di titoli motoristici. Rispetto allo scorso capitolo (recensito QUI) i passi in avanti sono notevoli e rendono questo gioco appetibile anche per chi ha giocato gli altri titoli della serie Iniziamo con una buona notizia: a partire da quest’anno, Monster Energy Supercross può contare sull’intero roster di piloti della stagione 2019. Avremo a nostra disposizione più di 100 piloti, divisi tra le categorie 450SX e 250SX con quest’ultima divisa nelle sottocategorie east e west. Il gioco ha mantenuto inalterato il suo feeling e le dinamiche di base, ma giocando ben presto le novità e le sfumature inedite si faranno apprezzare.
Unreal Engine 4: bigger, badder, better (cit.)
MXGP 2019 pubblicato circa sei mesi fa ( e recensito QUI) ha sicuramente rappresentato un punto di svolta per il team di sviluppo italiano, grazie all’utilizzo dell’Unreal Engine 4 che ha portato a dei miglioramenti grafici. a livello di fisica e soprattutto di IA. E’ stato un buon banco di prova per il team milanese che con Monster Energy Supercross 3 prosegue il cammino intrapreso realizzando un gioco divertente e accessibile , un titolo che resta volutamente lontano dalla simulazione pura e che cerca di interpretare al meglio la filosofia alla base del Supercross statunitense, e ci riesce piuttosto bene.
Si parte!
Milestone ha realizzato per Monster Energy Supercross 3 (da questo momento MES3 n.d.r.) un comparto single player completo, che offre diverse modalità di gioco piuttosto interessanti. Anche in questo capitolo la modalità principale resta la Carriera: partiremo da un boot camp e in base alle prestazioni ottenute otterremo un ingaggio con una delle case motociclistiche della classe 250 SX e, ovviamente, crediti dagli sponsor. Da questo momento sarà possibile personalizzare l’aspetto del proprio pilota e della propria moto aggiungendo, man mano che otterremo crediti, ricambi migliori. Potremo modificare diversi parametri riguardanti le gare: dal livello di IA alla fisica di gioco, ma potremo decidere di attivare o disattivare diversi tipi di penalità e molto altro.
Tante alternative
L’atmosfera dei crossodromi statunitensi e l’intensità e spettacolarità delle gare AMA sono state riprodotte con grande attenzione da Milestone, il tutto ha davvero un grande impatto. Per chi non vuole affrontare la carriera, le alternative sono tante: ci sono gli eventi come Triple Crown, East/West Showdown, i campionati singoli come 450/250 East e West Coast Showdown, il Time Attack, il Compound ed altro ancora. Non male neanche il comparto online, che oltre a vantare finalmente server dedicati con lobby personalizzate propone una serie di modalità/minigiochi interessanti. A chiudere il cerchio l’ottimo editor che, grazie alla modalità Direttore di Gara si possono organizzare delle gare scegliendo regole, visuali, penalità e altro ancora.
Differenze con i titoli precedenti e gameplay
Come ogni titolo che esce a cadenza annuale emerge sempre lo stesso, amletico, dubbio: vale la pena acquistare il gioco se si possiede il capitolo precedente? Possiamo dire che MES 3 è diverse spanne sopra rispetto al capitolo dello scorso anno, ma rispetto a MXGP 2019 conferma pregi e difetti: “impegnativo” se giocato con settaggi realistici, spensierato con tutti gli aiuti attivati. Milestone ha scelto, come detto, il compromesso tra arcade e simulazione che non penalizzi troppo i neofiti e non faccia arrabbiare più di tanto gli hardcore gamer. Trovare il giusto bilanciamento richiederà un po’ di impegno, la curva di apprendimento senza aiuti è impegnativa. L’IA è migliorata rispetto a quella di MXGP 2019, anche se gli avversari computerizzati non sembrano rendersi conto della nostra presenza. Rispetto al recente passato è difficile vedere i piloti avversari auto eliminarsi in gruppo, a non convincere resta la gestione dei danni . Nonostante un modello fisico rinnovato, è facile volare fuori dal tracciato, molto utile il Flow Aid, che aiuta il giocatore a trovare le traiettorie e mantenere il giusto ritmo nel saltare dune e a salvarsi da rovinose cadute. Presente il tasto Rewind: che non è per nulla realistico, ma aiuta davvero.
Atmosfera superba e tecnica
I tracciati di MES3 sono spettacolari e riescono a trasmettere l’atmosfera che si respira nei crossodromi americani. Lo sterrato e la fanghiglia non presentano la deformazione dinamica e il pubblico continua ad essere un troppo’ ingessato. Nel complesso, però, il lavoro di Milestone è più che apprezzabile. Come detto, grazie all’Unreal Engine 4 Il modello fisico è stato rinnovato, anche se alcuni aspretti come gli scontri con gli altri piloti sono ancora poco realistici. Gli effetti atmosferici sono migliorati, così come i modelli poligonali così come i visi dei piloti, anche se “l’effetto plastica” resta. I caricamenti sono più veloci rispetto a MXGP 2019. Anche il frame rate è migliorato e, a parte qualche calo fisiologico in situazioni particolarmente concitate, non ci sono grandi problemi di fluidità.
Concludendo
MES3 è da considerare una versione a stelle e strisce del recente MXGP 2019. Una versione però maggiormente rifinita, anche se nella sostanza il motore di gioco con relativi, pregi e difetti resta lo stesso. Era lecito aspettarsi qualcosa di più? Forse sì. Ma per un netto cambio di rotta bisognerà aspettare la potenza di calcolo delle nuove console. Se non avete giocato a MXGP 2019 e amate il motocross, il gioco potrebbe regalarvi ore di intrattenimento. Monster Energy Supercross 3 rimane comunque un titolo consigliato.
PRO
- La modalità carriera è ottima
- Diversi miglioramenti
- I server dedicati
CONTRO
- L’Unreal Engine 4 non ha fatto fare ancora il “salto di qualità” al franchise
- Qualche problema con le collisioni
- IA ancora incoerente