“Mungi da me”, titolo dell’ultimo libro di Francesco Paolantoni, si annuncia come uno dei nuovi tormentoni del prossimo Natale.
Francesco Paolantoni, conosciuto al gran pubblico come attore e comico esilarante, in questo nuovo originale percorso letterario si diverte a giocare con le parole, a illustrarle, a modularle in significati e doppi sensi, a mostrarle, a destrutturarle anche attraverso le voci e le vesti dei suoi molteplici personaggi e a regalare, in modo dissacrante e sorprendente (nel senso di “effetto sorpresa”), la scoperta di un nuovo genere “multimediale” che permette di coniugare in modo perfetto la scrittura con la recitazione.
Inseriti nel corso del libro, QRcode che permettono con un gesto istantaneo dello smartphone di vedere l’attore nelle sue varie incursioni sui social coi suoi monologhi divertenti, le sue riflessioni sul covid e non solo, e di assistere ad una sorta di spettacolo teatrale, che rende unico nel suo genere il libro.
É questo il tocco di originalità dell’artista che si offre al lettore o ai suo fan nella doppia veste di attore e scrittore regalando un po’ un illusorio e tanto desiderato viaggio dinanzi ad un sipario rosso che si apre e di cui in questo momento si sente il bisogno più che mai.
Un bisogno condiviso tra chi vive dietro quel sipario, esibendosi e scoprendosi e chi seduto ad una poltrona desidera immergersi nel sogno di una evasione e di una sana sonora risata.
Il libro è molto surre”n”ale, come lo definisce lo stesso Paolantoni, si entra in una dimensione fantastica dove l’autore svela il suo desiderio di scrivere un thriller e, nel tentativo di farlo, innesca le sue battute e i suoi interrogativi esistenziali, come il passaggio divertentissimo in cui delinea l’incompatibilità genetica tra uomo e donna, destinati a non comprendersi mai, tanto da definirsi fiero “single per legittima difesa”.
E non finisce qui.
Il libro si caratterizza per il suo volo goliardico nel mondo della scuola attraverso la doppia veste di docente, prof. Paolantoni che tormenta il bidello malcapitato e di “esaminando” impreparato ad affrontare gli esami di maturità in piena epoca covid-19 nelle parole, nei gesti e nei vezzi dei suoi cavalli di battaglia: quindi, risate a crepapelle e un bel biglietto per assistere ad un inaspettato spettacolo!
Poi spazio alla dimensione della “quarantenna” e alla sua interpretazione di comportamenti ed eventi degli italiani da clausura del lockdown totale, con qualche sguardo rivolto anche all’estero; una sublimazione della vittoria in Coppa Italia del Napoli attraverso le sue cronache in una miscela esplosiva tra il “grammelot” sportivo e il suo tipico linguaggio comico.
Spunti di riflessioni sull’essere napoletano o, per dirlo a modo suo, essere nativo napoletano in contrapposizione a tutti i cliché e ai pregiudizi nei confronti della città partenopea e dei vizi e vezzi del suo popolo!
C’è, inoltre, una splendida insolita sorpresa che ritroviamo, pagina dopo pagina nel suo libro, la sua dimensione da artista contemporaneo, massimo esponente del cubettismo in Italia.
Coi suoi quadri e i suoi cubetti artistici, specchio della sua dinamica e vivace personalità, Paolantoni regala se stesso e la sua arte riproponendo alcune delle sue opere più famose, in chiave originale e tutta da scoprire, inserite qua e là all’interno delle vignette di Gianluca Musca che accompagnano divertendo tutto il libro.
L’illustratore Gianluca Musca, in un empatico sodalizio con l’autore, regala un ulteriore taglio umoristico, divertente e mai banale, accompagnando con le sue vignette, in perfetta sintonia col viaggio letterario, il percorso surreale, creativo e artistico del libro.
Siamo vicinissimi al Natale e siamo stanchi di sentire parlare di coronavirus, restrizioni, zona gialla, arancione, rossa, lockdown, distanziamento, mascherine…abbiamo bisogno di evadere e quale modo migliore se non regalare o, perché no, regalarsi una via di fuga con un volo pindarico tra video dissacranti e parole esilaranti e scegliere un libro che ha con sé il doppio valore inedito di potersi vedere e leggere allo stesso tempo, un vero “libro spettacolo” come lo ha definito il suo stesso autore.