Se ne va oggi uno dei padri nobili del fumetto moderno: a lui si devono, tra le tante altre cose, il look di Spider Man e l’esistenza di Doctor Strange. Il disegnatore è stato trovato privo di vita dalla Polizia di New York, nel suo appartamento di Manhattan. Aveva 90 anni.
Nato a Johnstown il 2 novembre 1927, a partire dal ’45 Ditko prestò servizio militare nella Germania del dopoguerra. In seguito, preparatosi alla Cartoonists and Illustrators School (poi School of Visual Arts), cominciò una serie di collaborazioni nel mondo del fumetto, anche con l’altro decano della Silver Age: Jack Kirby.
Cominciò a lavorare bel presto per la Marvel Comics, che allora era la Atlas, contribuendo a gettare le basi dei “Super eroi con super problemi”, che negli anni successivi avrebbero silenziosamente ma profondamente mutato il modo di scrivere e leggere il fumetto maistream americano. Sulle sceneggiature di Stan Lee infatti, Ditko elaborò il costume e il personaggio che ben conosciamo oggi, dando corpo e realismo all’idea dell’adolescente con super poteri. Nel 1963 venne invece pubblicato il suo Doctor Strange, alternativa icona pop di quegli anni che, con fortune alterne, conosce oggi una nuova giovinezza grazie al film del 2016, e al suo ruolo centrale nell’ultimo Avengers: Infinity War. A lui si devono gli scenari più astratti e del multiverso narrativo della Marvel, e personaggi come Eternità, divenuti poi protagonisti della marvel cosmica di Jim Starlin, negli anni a venire.
Ditko ha scritto anche per DC Comics (Blue Beetle, Question, Capitan Atom). Ritiratosi dal fumetto tradizionale nel 1998, nel 1992 aveva creato un ultimo personaggio Marvel: Squirrel Girl in Marvel Super-Heroes vol. 2, n. 8 (gennaio 1992).
«Quando faccio un lavoro, – dichiarò in una rara intervista – non è la mia personalità che sto offrendo ai lettori ma i miei disegni. Non è come sono io che conta: è quello che io ho fatto e quanto bene è stato fatto […] Io produco un prodotto, una storia con disegni a fumetti. Steve Ditko è il marchio».