Dal 25 giugno è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “TU PER TU”, brano del duo MUSICA NUDA e nato dalla collaborazione tra PETRA MAGONI, FERRUCCIO SPINETTI e il Centro servizi volontariato Toscana – Cesvot.
«“Tu per Tu” è una celebrazione dell’incontro. Abbiamo pensato di chiedere all’arte, e alla musica in particolare, di cantare la rinascita»: queste le parole con cui Federico Gelli, presidente Cesvot, spiega come e perché l’associazione di volontariato toscana ha deciso di coinvolgere MUSICA NUDA in un’iniziativa che convoglia simbioticamente arte e volontariato in un’unica canzone dal titolo “TU PER TU”. Il testo del brano è stato scritto da Pacifico, uno dei più raffinati autori italiani.
Il videoclip ufficiale del brano, diretto da Angelo Trani, include una dinamica sequenza di immagini che alterna le riprese in studio di Musica Nuda a scene evocative realizzate da Studio Riprese Firenze che attingono dal mondo del volontariato e che ritraggono tanti, diversi protagonisti. Il cuore pulsante del video è il senso di rinascita che spinge e muove, oggi più che mai, il mondo della musica e quello del volontariato
INTERVISTA FERRUCCIO SPINETTI E PETRA MAGONI
Ciao Ferruccio!
CIAO SONO QUI CON PETRA, A DISPOSIZIONE!
Benvenuti a Senza Linea. Innanzitutto mi trovate emozionata perche’ sono una vostra fan! Vi faccio i complimenti e vi ringrazio per la vostra musica e per le emozioni che mi avete sempre dato. Siete protagonisti di questa iniziativa del CESVOT (Centro Servizi del Volontariato Toscana). Una bellissima iniziativa. Com’è nata questa collaborazione?
Ma molto semplicemente loro ci conoscevano come musica nuda e ci hanno invitato a scrivere una canzone a tema, che dovesse essere necessariamente un inedito che rappresentasse il concetto del volontariato. Come sai noi sono 18 anni che suoniamo insieme, ce ne sono capitate di tutti i colori in 18 anni, ma mai nessuno ci aveva chiesto di scrivere una canzone a tema in questo modo. Noi abbiamo accettato perché ci piaceva innanzitutto l’idea di fare una canzone con un taglio molto allegro, nonostante il tema fosse serio, perché molto spesso in Italia quando si parla di “inno” o canzoni impegnate nel sociale si parla sempre di canzoni molto lente, di ballad un po’ mielose. Quindi abbiamo deciso per un ritmo molto allegro, mi sono ispirato anche al mondo brasiliano, che amo da sempre, e quindi poi col testo ci siamo fatti aiutare da un grande autore che è Pacifico, che non ha bisogno di presentazioni, col quale avevamo già collaborato in questi 18 anni di Musica Nuda e secondo me Gino De Crescenzo (che è il vero nome di Pacifico), ha scritto un testo molto interessante che ha centrato a pieno ciò che ci aveva chiesto il CESVOT.
Il testo di “Tu per tu” è stato scritto da Pacifico, la canzone è molto orecchiabile e anche il video molto carino perche’ mette in mostra tutte le sfaccettature del volontariato. Quanto vi sentite vicini a questo mondo?
Io faccio parte di una generazione che quando avevo 18 anni a Caserta rifiutai di fare il servizio militare per fare il servizio civile (all’’epoca obbligatorio). Il destino mi portò in quest’associazione che si occupava di ragazzi affetti da distrofia muscolare ed è stata una delle esperienze più belle che ho fatto nella mia vita, umanamente parlando. Ed aggiungo che all’epoca questo servizio civile veniva visto come una punizione, infatti durò 18 mesi invece di 12. Poi anche nel nostro piccolo, si attraverso la musica, ma anche con le nostre piccole azioni, abbiamo collaborato con diverse associazioni, io appunto a Caserta quando ero adolescente frequentavo l’oratorio salesiano dove c’erano gruppi che aiutavano i ragazzi affetti da varie disabilità. Anche questo mi ha formato e mi ha aiutato a capire che spesso nella vita ci si lamenta del superfluo.
PETRA, so che hai tanti cani: ti sei rivolta a delle associazioni di volontariato per adottarli?
Si, ne avevo 8 ora qualcuno è deceduto. Gli ultimi due li ho presi 4 anni fa al canile, madre e figlia, poi purtroppo la figlia è morta per un problema allo stomaco.
Musica Nuda che programmi ha per i prossimi mesi?
Siamo in tour anche con i nostri progetti paralleli, io con Paolo Fresu con il progetto Heroes, tributo a David Bowie. Ferruccio ha il suo progetto su Morricone con Giovanni Ceccarelli. E quindi abbiamo un’estate super piena, piena di incastri su e giù per l’Italia e non solo, che devo dire dopo tanti mesi di stop da un lato siamo fuori allenamento, non tanto per i concerti quanto per i viaggi, dall’altro è piacevole essere così indaffarati, è comunque stimolante perché è come una nuova sfida, di riuscire ad arrivare a fare il concerto.
Adesso faccio una domanda interessata: verrete in Campania quest’estate?
In Campania quest’estate no, però ci fa sempre piacere perché poi come sai Ferruccio è Casertano e quindi ci sentiamo a casa, io di adozione. Stiamo preparando un disco per bambini perché quest’anno come musica nuda abbiamo compiuto 18 anni e quindi abbiamo voluto dedicare questo progetto ai più piccoli: una serie di inediti scritti da tanti autori da Max Simone Cristicchi, Francesco Cusumano, Giovanna Parigi, tante le abbiamo già registrate ne mancano un paio, appena sarà pronto questo lavoro vedrà la luce.
Ha già un nome?
No
Ok allora non anticipiamo niente!
Spero di sentirvi presto dal vivo!
Volevo aggiungere che il CESVOT era solito prima della pandemia fare tante attività di incontro anche tra le varie associazioni, anche scambi, anche stare insieme e questa cosa è venuta a mancare, la canzone vuole un po’ sopperire a queste mancanze, è una specie di inno in cui ciascun volontario si riconosce e li fa sentire fare di una comunità, la grande famiglia del volontariato pur essendo venute a mancare delle occasioni di incontro. E questa non solo è una cosa molto bella, ma dovrebbe anche essere il compito della musica.
INTERVISTA A FEDERICO GELLI CESVOT (Centro Servizi del Volontariato Toscana)
Ciao Federico, benvenuto a Senza Linea!
Ho visto il video, bellissimo, poiché coinvolge tutti i settori del volontariato. Com’è nata questa idea?
Nasce con la volontà di dare un segnale importante per la ripartenza, per il voler chiudere definitivamente una fase buia della nostra vita, delle nostre relazioni, delle situazioni che abbiamo vissuto con la pandemia, attraverso uno degli strumenti più potenti e universali che esistono: la musica. Ecco perché abbiamo pensato ad un brano musicale con dei grandi artisti e delle grandi parole. Il brano, come ben sai, è stato scritto da Pacifico che ha capito perfettamente il messaggio che volevamo mandare.
Come mai ha coinvolto proprio Musica Nuda?
Ma questo per una serie di eventi fortunati: Daniela Morozzi di Metaproduzioni ci ha messo in contatto con loro e con Pacifico, abbiamo capito che poteva essere vincente questo brano che canta la ritrovata modalità di incontrarsi di conoscersi di avvicinarsi di aiutarsi e forse anche di somigliarsi, che è l’elemento centrale dell’azione dei nostri volontari, lavorare ogni giorno accanto alle persone più fragili, più emarginate, più sofferenti, ma mai “un anello debole” ma punto e a capo per ripartire insieme verso un futuro migliore.
Quanto è stato difficile non poter aiutare chi ne aveva bisogno durante il lockdown?
Questo è stato un grosso problema: abbiamo assistito alla chiusura di tutti i nostri circoli ricreativi dei momenti di festa, delle iniziative pubbliche e anche dei sostegni. Circa il 40% degli 8000 enti che abbiamo in Toscana ha dichiarato di avere grossi problemi soprattutto economici, questo perché si sono interrotte sia attività che finanziamenti. A questo si è unita una condizione di disagio psichico, anche fino a forme di depressione che hanno colpito prevalentemente i giovani – questo lo abbiamo spiegato anche attraverso una serie di studi – e quindi la pandemia ha colpito non solo gli aspetti economici ma anche relazionali. “Tu per tu” è la celebrazione dell’incontro attraverso un brano pop, semplice, fruibile, ritmato, ballabile, un inno alla ripartenza e a una stagione nuova.
I proventi del brano “Tu per tu” andranno ad un’associazione specifica?
Questa è un’autoproduzione, la sosteniamo noi, se dovessero esserci dei ritorni economici pagheremo le spese. Se dovesse esserci un guadagno lo redistribuiremo tra le associazioni che sono vicine alle persone fragili. Purtroppo la stragrande maggioranze delle nostre associazioni ha bisogno di aiuto economico, perché la pandemia ha colpito fortemente non solo il tessuto produttivo ed economico della nostra società, ma anche il mondo del volontariato.
Soprattutto! Perché non ho visto sostegni da parte dello Stato alle associazioni culturali e di volontariato… Ci saranno altre iniziative di questo tipo?
Mah, perché no! L’idea di aver introdotto una modalità nuova anche di comunicare la mobilitazione del mondo del volontariato attraverso questo strumento potentissimo che è la musica, a mio avviso, è in linea perfettamente con la mission del Centro Servizi. Il Centro Servizi ha promosso nel 2020 una bellissima campagna di comunicazione attraverso immagini, social, comunicati stampa, tv, ecc… dove lanciava un appello alla richiesta di disponibilità da parte dei cittadini di passare all’azione, cioè a impegnarsi nel volontariato, perché un altro elemento che durante la pandemia, è stata la carenza di vocazione: i pensionati che tradizionalmente sono quelli che coprono tanti ruoli nel mondo del volontariato erano spaventati dal virus. E attraverso questa campagna 1500 persone si sono avvicinate per la prima volta al mondo del volontariato: ci hanno chiamato e si sono resi disponibili. Io credo che attraverso una campagna di comunicazione, che sta andando ancora molto bene sui social, e attraverso la musica che parla, ritma al cuore dei giovani questo messaggio credo che potremmo continuare su questa strada, perché il nostro compito è quello della valorizzazione del mondo del volontariato attraverso la ricerca di nuove disponibilità, di nuove energie, di nuovi volontari per arricchire questa grande famiglia. Penso di si, andremo avanti, penso proprio di si.
Bene allora io ti faccio i miei migliori auguri per queste iniziative, ma anche per il lavoro che svolgi che non è per niente semplice. Se vuoi aggiungere qualcosa…
Ma guarda, io credo che il messaggio che siamo riusciti a far passare è il combinato perfetto della musica (molto bella) con le immagini: il video clip alterna le immagini dei nostri artisti in studio con quella dei nostri volontari in azione negli anni.