Equilibrio, è la parola d’ordine di questo strano inizio di campionato. Cinque squadre in pochissimi punti, media vittorie altissime, formazioni così diverse tra loro eppure con un denominatore comune: la vittoria. La migliore delle cinque, ad oggi, è ancora il super Napoli di Mister Sarri, alla decima vittoria in undici gare: vittima di turno è il Sassuolo dell’amatissimo ex capitano Paolo Cannavaro a cui il San Paolo dedica uno striscione e e tanti cori, allenato dall’altro ex Cristian Bucchi. In vista della decisiva gara di Champions contro il City, Maurizio Sarri opera un moderato turnover schierando in difesa il sempre affidabilissimo Cristian Maggio in luogo di Hjsay e confermando Chiriches (lievemente sciagurato ieri in alcune circostanze) stavolta al posto dell’insostituibile Koulibaly. E’ il solito Napoli, padrone del campo e della palla (73% di possesso alla fine), devastante a sinistra e insolitamente insistente anche dall’altro lato. Dopo una estemporanea traversa colpita da Sensi su punizione, inizia il bombardamento alla porta di Consigli che, dopo essersi salvato su Hamsik prima e per l’imprecisione degli avanti azzurri poi, capitola al minuto 22: il furioso pressing di Allan, migliore in campo per distacco, porta il brasiliano a tu per tu con il portiere neroverde e al vantaggio, meritatissimo, degli azzurri. Il Sassuolo appare tramortito e le occasioni si susseguono: il raddoppio appare cosa fatta quando Ghoulam, su azione d’angolo, quasi frantuma il palo con un tiro di destro. Come spesso accade nel calcio basta un attimo per buttare all’aria il lavoro di un tempo intero: maldestro rinvio di Reina, cross di Politano e Falcinelli fa 1-1 anticipando Albiol. E’ il minuto 41, passano tre minuti e Callejon ritrova prima il vantaggio direttamente dal corner e poi manca il tre a uno salvato dal solito Consigli.
Nella ripresa arriva subito il tre a uno di Mertens su assit di Albiol, dopo che Consigli si era salvato un paio di volte su Hamsik prima (una maledizione il gol n. 115 in maglia azzurra per il capitano) e Ghoulam poi. A questo punto il Napoli prova a gestirla ma rischia di subire il gol del tre a due e deve ringraziare la Var che corregge la decisione del mediocre arbitro Pairetto che aveva segnalato un rigore per un intervento sciagurato di Chiriches che era avvenuto fuori area: dalla punizione che ne scaturisce i neroverdi colpiscono il secondo palo di giornata. Iniziano i cambi, fuori Hamsik 8in netta crescita il capitano) per Zielinski e Callejon per Rog: entra malissimo in partita il polacco ma comunque riprende quota il Napoli che chiude in crescendo, sfiorando il quarto gol ripetutamente e in particolare proprio con Zielinski che con un bolide da fuori area colpiesce entrambi i paili della porta emiliana. Prende fiato anche Insigne (entra l’ottimo Giaccherini) e la gara scivola via tranquilla nel possesso palla azzurrro accompagnato dai cori del numerosissmo pubblico di casa felice e festante.
Primo posto confermato, dunque, ma classifica cortissima in vetta. La sensazione è che saranno decisivi gli scontri diretti in quanto saranno ben pochi i punti che le squadre di seconda fascia riusciranno a strappare via alle cinque big. Manca all’appello solo l’Inter impegnato stasera a Verona in una gara dall’esito, apparentemente, scontato.