Purtroppo, come ormai noto a tutti, siamo costretti anche noi a riportare la notizia di un ennesimo e gravissimo episodio di violenza criminale che si è registrato per le strade della città. Sembra dunque non destinata a trovare un arginare l’escalation di sangue e orrore che, sempre più spesso, coinvolge i giovanissimi, poco più che maggiorenni o, addirittura, minorenni. Nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle 2.40, nel Rione Sanità di Napoli, in via Arena della Sanità, angolo via Sanità, infatti, due giovani di 18 e 19 anni, entrambi incensurati, sono stati feriti in un agguato a colpi di arma da fuoco. A sparare – ben otto colpi di pistola, a riprova della volontà omicida – sono state quattro persone, non meglio identificate, a bordo di due scooter. A seguito della segnalazione di colpi d’arma da fuoco, sul posto è intervenuta la polizia con la scientifica che ha effettivamente trovato otto bossoli calibro 9×21 e tracce di sangue. Le due vittime dell’agguato, fortunatamente, o forse è meglio dire miracolosamente, non sono in pericolo di vita e sono state trasportate all’ospedale Vecchio Pellegrini. Un ragazzo è stato ferito alla nuca con due colpi, uno di striscio e l’altro entrato ed uscito; l’altro, invece, è stato colpito al braccio e al torace.
Ora, ovviamente, gli organi inquirenti stanno indagando sulla vita dei due giovani – che, ripetiamo, sono incensurati – per capire quale possa essere il movente alla base dell’agguato che pare essere stato espletato in pieno stile camorristico. Del resto, ancora non è chiaro se i due amici fossero l’obiettivo del raid o se sono stati colpiti per errore, anche se la principale pista è che si tratti di una vendetta tra baby-gang che, già ad aprile, aveva portato al ferimento di due minorenni, figli di pregiudicati, a colpi di pistola. Come appreso da tutte le testate giornalistiche che hanno riportato il caso, uno dei due ragazzi feriti è Ciro Vecchione, ovvero l’attore esordiante, nel ruolo di ‘O russo, del premiato film di Claudio Giovannesi “La paranza dei bambini”, tratto dal romanzo di Roberto Saviano, il quale, quasi per paradosso, è incentrato proprio sui feroci giovani camorristi del centro storico di Napoli.
A prescindere dal preciso motivo che ha originato questo episodio, tuttavia, è certo che, purtroppo, esso è comunque il frutto di un ambiente degradato, intriso di criminalità organizzata, nel quale ancora troppi nostri ragazzi si trovano a crescere e sul quale la strada da percorrere è ancora molto lunga.