Napoli Fringe Festival e Teatro Bellini
presentano
OPERA IN TRANSIZIONE
anime pezzentelle dalla faccia sporca
Il 2025 è un anno speciale per Napoli, che celebra i suoi 2500 anni di storia con un ricco programma di eventi, mostre, spettacoli e iniziative culturali, pensate per raccontare l’identità profonda della città, intrecciando passato, presente e futuro.
Napoli 2500 è un viaggio lungo un anno, promosso dal Comune di Napoli in collaborazione con oltre 80 enti, istituzioni culturali, università e realtà del territorio, ma anche con importanti partner internazionali. Una grande festa partecipata che coinvolge tutto il territorio cittadino e metropolitano, con centinaia di appuntamenti tra spettacoli, rassegne, esposizioni e progetti speciali.
All’interno di questa cornice, il Napoli Fringe Festival rappresenta uno degli appuntamenti più dinamici e innovativi: una manifestazione multidisciplinare di arti performative ispirata al modello del Fringe di Edimburgo e in partnership con gli storici Fringe Festival di Milano e Torino.
Il festival, che accompagnerà le celebrazioni con eventi fino a dicembre, porta il teatro, la danza, la musica, la letteratura, la street art e le arti digitali in strada, nei parchi, nei cortili, nei teatri e in spazi non convenzionali, trasformando Napoli in un palcoscenico diffuso. Con una formula inclusiva e aperta, il Fringe valorizza la contaminazione tra generi e linguaggi, mettendo in dialogo artisti affermati e talenti emergenti, in un’esperienza immersiva che restituisce la vivacità culturale e la vocazione internazionale della città.
In questo contesto, di legame con la città, di luoghi non convenzionali e di avvicendamenti generazionali, si colloca la ripresa, nell’ambito della sezione Extra Fringe, di OPERA IN TRANSIZIONE, anime pezzentelle dalla faccia sporca, di Mimmo Borrelli, prodotto dal Teatro Bellini di Napoli.
Undici anni fa, dalla disponibilità dell’Opera Pia Purgatorio ad Arco, nacque un articolato progetto di ricerca, affidato a Mimmo Borrelli e pensato per un luogo molto speciale: il Complesso Monumentale di Purgatorio ad Arco, dove si perpetua il viaggio che accompagna le Anime Pezzentelle dal Purgatorio al Paradiso e si affronta uno dei più controversi aspetti dell’identità partenopea, ovvero il rapporto irrisolvibile con la morte. Oggi, quel viaggio prende il nome di Opera in Transizione, con gli attori della Bellini Teatro Factory che hanno concluso il loro percorso di formazione triennale, diretto dallo stesso che Borrelli.
Questa ripresa segna l’inizio di un nuovo percorso che vede la trasformazione della Bellini Teatro Factory ‘da classe a compagnia’, con un anno aggiuntivo di produzione teatrale continuativa che coinvolgerà tutti i neodiplomati in quattro spettacoli, diretti da registi diversi, nei palcoscenici del Piccolo Bellini e del Bellini.
Un’esperienza concreta e totalizzante fatta di repliche numerose, impegno costante, crescita reale, con il duplice obiettivo di offrire una possibilità unica di lavoro a giovani artisti formati e, al tempo stesso, di creare una nuova compagnia fluida, la Compagnia Bellini Teatro Factory, aperta anche ad altri talenti provenienti da altre accademie e scuole, in un processo dinamico e in continuo ascolto delle urgenze delle nuove generazioni.
Il primo atto di questo nuovo progetto è proprio il lavoro di Mìmmo Borrelli con Opera in transizione.
Nella tripla veste di autore, regista e maestro, Borrelli guida i giovani attori nel percorso di scoperta e assimilazione di questa tradizione tutta napoletana, in cui il popolo dialoga con la morte e patteggia favori, attraverso la cura (il refrisco) dei resti mortali di povere anime sconosciute in cerca di pace eterna. Un’occasione per raccontare questa condizione di limbo, il purgatorio, che accomuna i morti non ancora ascesi in paradiso con i vivi, che abitano una città destinata a non trovare mai, eternamente, la sua pace. La lingua tellurica di questa Opera ha il suo vibrante contraltare nelle musiche di Antonio Della Ragione; la musica quindi come seconda lingua della città di Napoli, con tutti i suoi umori e le sue tradizioni stratificate e in contraddizione, come un inafferrabile destino.
Il Purgatorio è ll’organo più democratico
creato da Dio con tutti i suoi errori.
Una volta spogli del ricordo, col viatico
di riconoscerli e riconoscersi al di fuori
di questi diventiamo teschi, tali
e quali a quelli colati di ricordi,
teschi e capuzzelle ca so’ tutte quante eguale,
’a stessa fine fanno, muti, diventano sordi.
Il teschio tu ’o vire n’haje menzione.
Il resto lo fa il sogno e l’immaginazione.
Dopo il primo contatto, chesta è ’a menzione:
t’affigure ’o cuorpo, ll’anema e ’o capucchione.
Al Purgatorio se perde l’identità
per riacquistare il fuoco dell’eternità.
Non c’è niente di più umano del Purgatorio,
di una chiesa pensata per un motivo:
dar dialettica alle aspettative di gloria
e certezze ca ’a morte te tene anco’ cchiù vivo.
OPERA IN TRANSIZIONE
anime pezzentelle dalla faccia sporca
un percorso di ricerca antropologia, testi, drammaturgia e creazione di Mimmo Borrelli
con la Compagnia Bellini Teatro Factory
Greta Bertani, Sofia Celentani Ungaro, Filippo D’Amato, Rossella De Martino, Daniela De Riso, Miriam Giacchetta, Cristoforo Iorio, Tarek Ismail, Valeria Martire, Gaia Napoletano, Matteo Ronconi, Giuseppina Ruggiero, Luigi Savinelli, Umberto Serra, Lucia Straccamore
assistenti alla regia Martina Abate, Antonio Basile
musiche a cura di Antonio Della Ragione
luci Salvatore Palladino
elementi scenografici, oggetti di scena e spazio scenico Luigi Ferrigno
costumi Enzo Pirozzi
maschere Gennaro Staiano
collaborazione al progetto Gianluca Catuogno
sound design Alessio Foglia
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini
si ringrazia Opera Pia Purgatorio ad Arco Onlus
Progetto “Purgatorio ad Arco: un Arco sul territorio”
Luogo di rappresentazione Complesso Monumentale di Purgatorio ad Arco (Vico Purgatorio ad Arco, 15 – Napoli)
Date di rappresentazione:
Per Napoli Fringe Festival, 1 e 2 luglio, h. 21:00 (repliche a ingresso gratuito fino ad esaurimento post)
Per Stagione Teatro Bellini, dal 3 al 13 luglio, h. 21:00