Sabato 26 ottobre ore 19.00 e 20.30, l’Associazione Culturale NarteA propone al Club55 (via Toledo 55), lo spettacolo musicale “Napoli Nobilissima: storie di musica e poesia”, rievocando le pagine della storia partenopea raccolte nell’omonima rivista fondata da Benedetto Croce e Salvatore Di Giacomo. Una sorta di guida che che unisce la storia artistica e topografica della città. Testi e regia di Febo Quercia, in scena, Marianita Carfora, Pietro Juliano, Francesco Viglietti e Marco D’Acunzo (arrangiamenti e chitarre). Costo del biglietto 15 euro. Per partecipare all’evento è necessaria la prenotazione ai numeri 339 7020849 o 333 3152415.
Nel 1892 molti fra storici, letterati, eruditi e soprattutto amanti di Napoli, sentirono la necessità di donare alla città un documento per delineare un volto lontano da quello dipinto dai luoghi comuni. Nacque così il mensile “Napoli Nobilissima”, vero e proprio omaggio di Benedetto Croce e Salvatore di Giacomo alla guida settecentesca scritta da Domenico Antonio Parrino. «Se mai la patria — vi si legge — non sarà stata migliorata, rimarrà documento questa rivista. Esso spronerà i nostri posteri perché più e meglio facciano, con ricordar loro che se, per avventura, in questo scorcio di secolo, la patria nostra dilettissima, fu abbandonata a molti de’ mali della noncuranza, vi fu pur qualcuno che gli additò per combatterli».
In un antico appartamento, sito in un palazzo storico di fine ‘600, per molti anni dimora dell’illustre famiglia dei Medici, NarteA fa rincontrare Di Giacomo e Croce, protagonisti di uno spettacolo teatrale e musicale che vuole rendere omaggio alla memoria storica partenopea e ai suoi illustri cantori. «“Napoli Nobilissima” — spiega Febo Quercia — è una fonte d’ispirazione importante per il lavoro di NarteA: in fondo Di Giacomo e Croce con questa rivista realizzano una vera e propria guida culturale di Napoli, dove le descrizioni dei luoghi si incrociano con poesie, i racconti e le canzoni ispirate dalla città. In questo modo di raccontare Napoli abbiamo individuato il nostro illustre predecessore. Ci forniscono uno spunto importante e per questo abbiamo voluto rendere omaggio al loro prezioso lavoro».