Inizia con una doppia goleada nelle prime due amichevoli la stagione del Napoli, impegnato in ritiro a Castel di Sangro: gli azzurri di Rino Gattuso hanno rifilato 21 gol, in totale, ai padroni di casa ed all’Aquila nel triangolare (con partite da 45 minuti ciascuna) organizzato per testare lo stato di forma della rosa dopo 5 giorni dall’inizio della preparazione.
Davanti, finalmente, ad una sparuta ma entusiasta rappresentanza di tifosi azzurri, desiderosi di vedere dal vivo i propri beniamini dopo 6 mesi di partite a porte chiuse, ad aprire il torneo è stato il derby abruzzese, che ha visto la formazione aquilana imporsi con un larghissimo punteggio (12-0 il finale) su un Castel di Sangro imbottito di riserve e ragazzini per utilizzare i titolari contro il Napoli.
Gli azzurri (in campo con la nuova maglia, oggetto di numerose polemiche via web ma decisamente più bella dal vivo) hanno esordito quindi contro i giallorossi, perdenti nel primo incontro: mister Gattuso dava spazio soprattutto alle seconde linee ed ai probabili partenti, schierando i soli Zielinski e Di Lorenzo tra i probabili titolari (oltre a Meret), e proponendo un 4-3-3 con Koulibaly capitano, Demme in regia, e Politano e Younes a supportare Milik in attacco.
Il polacco timbrava il cartellino mettendo a segno una doppietta (bello il primo gol con un diagonale di destro), ma falliva diverse altre occasioni (clamoroso un palo a porta vuota di testa), venendo beccato dal pubblico ed applaudendo ironicamente ai fischi dei tifosi al momento della sostituzione con Llorente.
E’ a questo punto auspicabile che Milik, chiaramente con la testa altrove ed ormai fuori dal progetto tecnico, venga ceduto al più presto (si parla di trattativa con la Roma in stato avanzato) e comunque accantonato in occasione delle prossime amichevoli per non peggiorare ulteriormente il modo in cui si sta consumando il suo addio al Napoli dopo 4 anni.
Tra gli altri azzurri impegnati nel primo match si sono distinti anche Politano (autore di una tripletta e della prima rete ufficiale della stagione) e Di Lorenzo; menzione meritata anche per…Romito, giovane portiere giallorosso autore di diversi pregevoli interventi e capace addirittura di parare un rigore a Younes.
Finiva quindi 10-0 per il “Napoli 2”, con le altre reti firmate da Di Lorenzo, Koulibaly (bella sforbiciata dopo una traversa colta dagli azzurri su corner), Gaetano e Younes (doppietta anche per lui).
Spazio quindi, per l’incontro finale tra gli azzurri e l’Aquila, ai titolari, e soprattutto all’attesissimo nuovo acquisto, il nigeriano Viktor Osimhen, schierato da Gattuso come riferimento avanzato in un 4-2-3-1 con Manolas e l’altro nuovo acquisto Rahmani al centro della difesa, Lobotka ed Elmas in mediana e Lozano, Mertens ed Insigne trequartisti.
Il nuovo attaccante partenopeo ci metteva meno di un minuto a mandare in visibilio i tifosi presenti: lancio lungo, accelerazione impressionante e diagonale preciso; il bis arrivava dopo soli due minuti, con una sassata sotto la traversa dopo un’altro scatto bruciante, ed all’ottavo minuto era già tripletta per l’ex Lille, che stavolta scartava anche il portiere prima di depositare in rete, facendo letteralmente impazzire il pubblico incredulo.
In mezzo, una perla di Mertens, con un imprendibile tiro a giro dei suoi: il folletto belga si sarebbe ripetuto più tardi, firmando con una conclusione identica il decimo gol della partita.
Molto bene anche Insigne, autore di una tripletta, e Lozano, che ha già mostrato una buona intesa con Osimhen (due gli assist del nigeriano per il messicano), con il quale potrebbe formare una coppia di velocisti imprendibili per i difensori avversari.
L’unico gol non firmato dall’attacco azzurro lo metteva a segno, di testa, Faouzi Ghoulam, schierato a sinistra con Malcuit a completare il quartetto difensivo: 11-0 il finale, quindi, e indicazioni confortanti soprattutto per ciò che riguarda la fase offensiva, con il quartetto di attaccanti (ben supportato da Lobotka ma soprattutto dall’onnipresente Elmas) in grado di abbinare alla velocità ed alla qualità nelle giocate la necessaria lucidità sotto porta.
Ovviamente questo Napoli così offensivo non sarà sempre proponibile, soprattutto con avversari di livello meno modesto, ed è probabile che già nei prossimi impegni uno dei due esterni offensivi venga rimpiazzato da Zielinski o Fabiàn: Gattuso ha già parlato, infatti, di un equilibrio ancora tutto da trovare.
Il tecnico calabrese ha poi più volte invitato a moderare l’entusiasmo generato dal fulminante (in tutti i sensi) esordio di Osimhen, che ovviamente andrà rivisto contro difese ben più arcigne.
Resta però l’impressione di trovarsi di fronte ad un talento autentico, dotato di mezzi fisici fuori dalla norma, oltre che della necessaria cattiveria nell’area avversaria, dote clamorosamente mancata al Napoli nell’ultima stagione.
Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, tra i tifosi azzurri ed il velocissimo Osimhen è già scattato il colpo di…fulmine.