Il Napoli vola con “Air Victor”: gli azzurri battono lo Spezia a domicilio e proseguono nella loro fuga solitaria, mantenendo 13 punti di vantaggio sull’Inter vittoriosa nel derby e allungando ancora su un ormai lontanissimo Milan.
Mattatore del match, tanto per cambiare, Osimhen, autore già durante il riscaldamento di un bellissimo gesto: dopo aver involontariamente colpito una ragazza della curva spezzina con una pallonata, Victor si è infilato in gradinata per scusarsi, tra gli applausi dei tifosi avversari.
Sul campo il centravanti nigeriano, insieme a Kvaratskhelia, ha annientato la resistenza ligure nella ripresa, dopo un primo tempo in cui gli azzurri, pur premendo, non erano riusciti a creare grossi pericoli per Dragowski.
La costante pressione dei ragazzi di Spalletti ha dato frutti immediati dopo l’intervallo: l’inconcepibile fallo di mano di Reca ed il conseguente, inevitabile rigore trasformato da Kvara, hanno messo il match dei partenopei definitivamente in discesa.
Osimhen è salito in cattedra poco dopo, anzi per la precisione è…decollato: su un apparentemente innocuo pallone a campanile, l’ex Lille, saltando da fermo a piedi pari, ha raggiunto l’incredibile quota di 2,58 m di altezza, anticipando anche il portiere inutilmente a braccia protese, e depositando il pallone nella porta sguarnita.
Osimhen ha firmato la sua personale doppietta a una ventina di minuti dalla fine, sfruttando il regalo di Kvaratskhelia, innescato dall’ennesimo errore di una difesa spezzina ormai allo sbando: 3-0 e tutti a casa, con buona pace del plotone all’inseguimento degli azzurri, sempre più lontano e sempre più sfiduciato.
La marcia trionfale del Napoli sembra non conoscere soste: quinta vittoria consecutiva (16 nelle ultime 17), miglior attacco e miglior difesa in Italia, miglior media punti nei 5 più importanti campionati europei, e una sensazione di dominio che l’abissale distacco dalle varie rivali racconta solo in parte.
Ad ogni modo, non bisogna staccare il piede dall’acceleratore, e in tal senso l’occasione per proseguire il filotto sembra ghiotta: al “Maradona” stasera (ore 20:45) arriva la Cremonese di Ballardini, fanalino di coda ancora a caccia della prima vittoria in campionato.
L’impegno non va però sottovalutato, come insegna il recentissimo precedente in Coppa Italia, quando i grigiorossi hanno eliminato, a sorpresa, i favoritissimi avversari ai calci di rigore.
Spalletti dovrebbe poter contare ancora una volta sull’intera rosa, con in dubbio il solo Demme, che ha svolto lavoro personalizzato in settimana.
Il tecnico di Certaldo dovrebbe riproporre per la terza settimana di seguito la stessa formazione, con Mario Rui e Lozano favoriti su Olivera e Politano nei consueti ballottaggi in difesa e in attacco.
E’ probabile che le rotazioni inizieranno la prossima settimana, in vista della ripartenza della Champions League, con gli azzurri attesi dalla difficile trasferta di Francoforte il prossimo 21 Febbraio.
Azzurri e grigiorossi non si sfidano in Serie A da quasi trent’anni: il 29 Ottobre 1995 i lombardi, allenati dal compianto Gigi Simoni, ottennero l’unico risultato positivo a Fuorigrotta della loro storia, un pareggio a reti bianche.
L’ultima vittoria casalinga degli azzurri risale a pochi mesi prima: il 12 Febbraio 1995, esattamente 28 anni fa, fu Fredy Rincòn, anch’egli scomparso prematuramente, a regalare il successo alla squadra di Boskov.
Il Napoli ha quindi vinto 6 dei 7 precedenti disputati in casa nel massimo campionato: il primo di questi, in un campionato a girone unico, risale addirittura all’8 Dicembre 1929, e vide gli azzurri imporsi con un netto 3-0 grazie alle reti di Buscaglia, Mihalic e Vojak.
La beffarda eliminazione subita dalla Cremonese in Coppa Italia dovrebbe spingere Osimhen e compagni a cercare il riscatto, e c’è dunque da attendersi che i partenopei affrontino l’impegno con la giusta concentrazione.
Serve dunque un’altra vittoria, per dimenticare l’unica macchia di una stagione fin qui perfetta, e fare un altro passo verso un sogno sempre più concreto.