Anche quest’anno nel Giardino di Palazzo Reale,ogni sera,prenderà il via la rassegna del dopo NTF (Napoli Teatro Festival) con una serie di appuntamenti musicali. Un susseguirsi di concerti e band dal vivo, renderanno con la loro musica, ancora più magico l’atmosfera di Palazzo Reale. Nomi noti del panorama nazionale e internazionale si alterneranno, promettendo di far trascorrere al pubblico serate suggestive ascoltando ottimo sound e sorseggiando un drink. L’organizzazione è stata affidata all’Associazione “Giano Bifronte”, che da anni gioca un ruolo importante per la promozione e al diffusione della cultura musicale a Napoli. Abbiamo avuto la possibilità di fare qualche domanda a Paolo Nappi, cuore e anima dell’Associazione ed a Massimiliano Sacchi, curatore della rassegna.
Massimiliano, iniziamo dal principio: come nasce il “Dopo Festival”?
Credo che fin dalla prima edizione del Festival ci sia stato uno spazio per ascoltare musica dal vivo e attardarsi un poco all’aperto, io come clarinettista della Uanema ho suonato diverse volte in queste occasioni. Dall’anno scorso però, si è pensato di farne una vera e propria rassegna, con un programma più pensato, vario ed organico, in cui dare spazio ai talenti musicali della città che sono tantissimi.
Lo scorso anno è stato un successo,qualche ricordo in particolare?
Prima di tutto la magia del luogo, quella terrazza affacciata sul Maschio Angioino e protetta dal Palazzo Reale e dal S. Carlo, con la Galleria di fronte si è scoperta all’improvviso essere uno dei luoghi più belli della città. E poi tante bellissime serate musicali, il concerto di Sandro Joyeux, dove tutti ballavano, o quello di Pietro Gallo, che ha affascinato tutti col suo virtuosismo lirico. E poi le canzoni struggenti di Canio Loguercio e di Nino Bruno e le 8tracce, i ritmi festosi della Terza Classe o della Uanema, il jazz di Andrea Bonioli (che quest’anno tornerà per un concerto nel Cortile d’onore con Javier Girotto come ospite). Tutte le serate hanno avuto una loro storia.
Leggendo alcuni appuntamenti musicali,anche quest’anno promette bene, cosa ti aspetti?
Che sia bello, che funzioni e la gente si diverta e si affascini.
Paolo, Napoli ha bisogno di più appuntamenti musicali o ce ne sono troppi e dispersivi?
Gli eventi sono sempre pochiJ, in generale gli eventi possono avere un carattere nazionale o locale, ma entrambi sono importanti, un evento nazionale fa marketing territoriale, arriva gente da fuori, bisogna misurarsi con attrezzature e nomi altolocati, grandi energie e grandi responsabilità, un evento locale invece si consuma più in sordina, alimenta il mercato interno, che a Napoli è cmq enorme, ed incentiva le energie locali, intellettuali, artistiche, concettuali, dà la possibilità a tanti di mettersi in mostra, a mio avviso, in generale, di appuntamenti ce ne sono pochi, altroché, non sarebbe bello avere un cartellone di eventi come quello di Barcellona?
Il sogno di ogni organizzatore,hai un budget illimitato per un evento musicale, che tipo di evento ti piacerebbe realizzare?
IL FESTIVAL DI NAPOLI, credo che i tempi siano maturi per rilanciare l’iniziativa e visto ciò che sta accadendo con l’auditorium novecento, che ha rivitalizzato degli spazi storici proiettandoli nel nuovo millennio, credo che più che sognare bisogna rimboccarsi le maniche!